Capitolo 8

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Buon lunedì lettori.

Oggi non dico niente,

solo... Grazie @fraisreading perché ti basta capirmi, senza avermi capito e i nostri pensieri si incrociano. Tu crei arte, io ci scrivo sopra.

Ci vediamo alla fine.

Grazie sempre, a tutti voi,

buona lettura.

Vale ♥

Capitolo 8

"Hey... Stavo scherzando sul fatto di farmi ibernare, ma giuro che se non scendi subito, dovrai portarmi nel camino per farmi scongelar- Woah."

La vita di Charlie Spring non era mai stata davvero... emozionante.

Aveva dovuto combattere con demoni invisibili e... non che cercavano di farlo sentire la persona che non era.

Invisibile proprio come quei demoni.

Invece, crescendo, era riuscito a vincere persino contro se stesso e finalmente... era riuscito ad uscire fuori.

Le persone, soprattutto i bambini, riuscivano a vederlo e apprezzavano ciò che era.

Ma era andato avanti, cercando di essere qualcuno per gli altri e non aveva mai cercato quel qualcuno... per se stesso.

Non credeva di averne le capacità.

Non credeva di essere abbastanza.

E invece eccolo lì a guardarsi nello specchio, pronto ad uscire da quella stanza, dove uno dei giocatori di rugby più famosi (e incredibilmente belli) al mondo... lo stava aspettando.

E per lui era visibile.

Anzi. Per Nick, Charlie sembrava molto di più.

Nick non sembrava solo vederlo.

Nick sembrava... volerlo.

E sperò di non starsi illudendo. Che Nick non si rivelasse come... Ben. L'unico uomo che gli era realmente piaciuto, l'unico che sembrava riuscire a vederlo sul serio, ma alla fine non sceglieva mai lui e vedeva... altro.

Ciò che doveva vedere. Le apparenze.

Sperò che Nick fosse vero. Che fosse autentico come sembrava.

Sperò che Nick fosse davvero quel ragazzo incredibile che aveva bussato alla sua porta e che, quando aveva aperto, ancora in accappatoio, non avendo idea di cosa diavolo indossare, gli aveva fatto trovare un completo nuovo di zecca, nero con bottoni a borchie, le stesse che la giacca portava sulle spalle e una camicia bianca, per terra, fuori la stanza degli ospiti sopra il tappeto.

Charlie aveva riso.

Sopra di esso c'era un fiore rosa... giocattolo.

Nick ovviamente non era potuto uscire, nè aveva avuto il tempo di prendergli dei fiori e gli aveva messo quel fiore peluche che tra l'altro, quando Charlie l'aveva preso, si era illuminato e aveva iniziato a canticchiare la ninna nanna, muovendosi di qua e di là nelle sue mani.

Doveva essere di Nicole.

Un bigliettino era sopra di esso e Charlie si era reso conto che era la prima volta che leggeva la scrittura di Nick.

O meglio, decifrava.

Abituato agli autografi veloci, Nick sembrava aver scritto... arabo.

Si era guardato intorno nel corridoio e non c'era.

Last First Kiss - HeartstopperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora