Last First Kiss - Heartstopper

Capitolo 20

Buon lunedì lettori.

In questo lunedì di maggio, dove l'anno scorso qui facevano 28 gradi e oggi piove a dirotto, vi lascio qualcosa da fare, se anche da voi piove.

E anche se non piove...

Buona lettura comunque.

Grazie per esserci, sempre.

Se non ci foste voi, tutti questi capitoli non sarebbero stati scritti.

E' un onore per me essere un pezzo del vostro lunedì.

Buona lettura,

vostra sempre

Vale ♥

Capitolo 20

"C-Che?"

Charlie sorrise.

Avete presente quando hai paura per tutta la vita e basta capire che la paura stessa è più forte che la paura di perdere?

Era questo che aveva capito Charlie.

Aveva una paura fottuta, certo.

Ma era un insieme di paure che stavano cercando di togliere l'attenzione su ciò che importava davvero.

Nick.

Nick che ora quasi sembrava fosse in apnea, guardando davanti a sé.

Charlie quasi sorrise per ciò che avesse fatto in una notte insonne.

Ogni volta che chiudeva gli occhi, quelli tristi, delusi e persi di Nick, prima di lasciare casa sua, lo tormentavano, non dandogli modo di dormire, per finire a fare l'incubo peggiore che avesse mai avuto.

Chiamare Nick, urlando ripetutamente il suo nome e lui nemmeno si girava, sapendo esattamente che era stato Charlie a chiamarlo.

Nick era andato via in quel sogno e anche nel sogno, come nella realtà, era stata colpa di Charlie.

Se erano lontani, quando non c'era possibilità di nascondersi... vicini, era solo colpa di Charlie.

Nick avrebbe lottato contro il mondo intero, pur di non passare un singolo giorno lontano da chi amava davvero.

Charlie lo sapeva. Lo aveva capito.

Ma la paura a volta è forte quanto l'amore.

Ti annebbia la vista. Ti ferma quando hai sempre voluto correre. Ti lascia pensare quando non lo dovresti fare.

Ma un amore così, così come quello che Charlie Spring provava, riesce a far vincere il cuore.

Ed eccolo lì, guardando lo spettacolo più bello che avesse mai visto.

Non le luci davanti a sé.

Ma Nick.

Nick che incredulo, guardava quel posto, senza nemmeno credere di essere lì con Charlie sul serio.

E le luci?

Dio, quelle luci, rischiavano di rendere quegli occhi dorati più belli di quel posto stesso.

Non brillavano solo d'oro. Brillavano di vita pura.

E due occhi così erano destinati a vivere... sempre.