Capitolo 12

1.4K 52 307
                                    

Buon lunedì che è martedì lettori.

Ovviamente chiedo scusa per la disertazione di una settimana ma purtroppo, visto che a qualcuno è sfuggito devo ridirlo.
Sono un'adulta e ho un bambino e lavoro 9 ore al giorno.

Mi sono ammalata e subito dopo di me mio figlio che da martedì ha la febbre, spesso altissima.

Sospettiamo di avere qualche virus o la mononucleosi e quindi è stata davvero una settimana del cazzo, che non è finita finchè non avrà lui le risposte e di conseguenza dovrò anche io fare le analisi.

Il capitolo era pronto ma non avevo nemmeno tempo, né forza di rileggerlo. L'ho fatto oggi velocemente da lavoro.

E' lungo e pieno. Spero sia valsa la pena aspettare.

Volevo davvero, davvero ringraziarvi.

Vi siete preoccupati e mi avete scritto, alcuni di voi anche più volte. Mi avete fatto sentire speciale. Quasi mi dispiace cancellare quel finto capitolo 12 e il vostro supporto.

Sono davvero fortunata ad avere ancora la forza di scrivere, riuscendo a trovare voi che mi rendete la vita più leggera. Davvero.

Ci vediamo la settimana prossima (se tutto va bene) grazie per essere rimasti e per essere qui.

E infine devo dirlo e devo farlo.

Un anno fa, mancavano pochi giorni e ti avrei "conosciuto" tramite il trailer che mi ha sconvolto l'esistenza dopo tanti anni di "assenza."
Eri un ragazzino timido e dolce. E avevi solo 17 anni. Domani ne compi 19.

Buon compleanno Kit Connor. Hai fatto innamorare il mondo intero, ma io ho il sospetto che tu avrai la forza e il coraggio di CAMBIARE il mondo intero.

Ovunque tu sia. Questo momento è il tuo momento.

E lo meriti tutto.

Buona lettura.

Vale

Capitolo 12

"P-Pronto?"

"Hey piccolo. Sono appena arrivato in hotel... stai be-... Che succede?!"

Nick non aveva sentito Charlie tutto il giorno. Si erano scambiati un buongiorno veloce e Charlie era andato a scuola e Nick alla riunione pre-partenza.

Si era seduto nell'ala privata della BritishAirways come qualche giorno prima con Charlie e non aveva fatto altro che pensare a lui. A quel giorno, in cui erano volati a Parigi e al ritorno, dopo che finalmente aveva trovato il modo di baciarlo e dirgli di volere lui.

Charlie tirò su col naso e Nick lo sentì respirare appena.

"N-Niente." Balbettò. "Sono tornato da poco a casa. Nicole oggi ha quasi finito il suo lavoretto di Natale. E' stata bravissim-"

"Charlie." Lo fermò Nick perché sentiva persino da lì che qualcosa non andasse. "Che è successo."

Non era una domanda. Era una sicurezza.

Charlie non rispose. A stento lo sentì respirare.

Nick iniziò ad iperventilare.

"È stato Hope? Ti ha toccato?!"

Last First Kiss - HeartstopperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora