Capitolo 21

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Buon lunedì cari lettoriii.

Vorrei ogni lunedì avere qualcosa di divertente da dire, ma so solo che mi vorrete ammazzare presto, quindi prima che qualcuno mi trova e lo faccia sul serio...

Vi voglio bene e un giorno mi perdonerete e vi pagherò (ci pagherò) lo psicologo.

A presto.

Buona lettura.

Vi adoro.

Vale

Capitolo 21

"Che diavolo... Ch-Che vi siete detti?"

Charlie aveva il fiatone, dopo uno stranissimo momento passato al fianco del suo ragazzo che parlava in modo davvero criptico ad un suo amico di vecchia data, Nick lo aveva trascinato per le scale fino a casa sua.

Harry li aveva invitati a bere qualcosa e Nick lo aveva rifiutato e - da quello che diceva Harry- per la seconda volta in due giorni.

Nick chiuse la porta e allontanò Charlie da essa, come se avesse paura che dietro ci fosse Harry che origliava.

Anche se da quello che aveva capito viveva al palazzo di fianco.

Charlie, che era appena tornato da una corsa rigenerante, aveva visto un ragazzo pieno di scatoli in difficoltà e da buon crocerossino che era lo aveva aiutato.

Harry si era presentato e Charlie non aveva collegato il nome ad un nuovo vicino.

Sì ricordava del nuovo arrivo in squadra di un vecchio "amico" di Nick, ma quante probabilità c'erano che fosse... lui?

Sì. Da come Nick era impazzito era decisamente lui.

Guardò sconvolto verso la porta, ripercorrendo la breve conversazione con quel ragazzo che sembrava così totalmente affabile, anche.... troppo e Nick gli prese le spalle, portandolo alla realtà.

"Charlie?! Che cazzo vi siete detti??"

Charlie guardò Nick spaventato. Aveva il viso rosso e una vena evidente al lato del collo e la fronte corrucciata.

Provò a respirare e si riscosse, solo quando Ronnie venne a infilzare le sue unghiette nella sua gamba.

Lo prese e si strinse nelle spalle.

"I-Io... niente. Cercavo di essere gentile. E' un nuovo vicino, sembrava avesse bisogno d'aiuto e..."

Nick lo guardò e chiuse gli occhi.

"E io gli ho raccontato dove ci piace andare, come...io... " Sospirò, cercando di capire cosa avesse detto e soprattutto perché. "Poco-P-Poco prima che tu arrivassi, gli ho detto, indicandogli i posti dove mangiamo, che il mio ragazzo preferisce un ristorante italiano."

Nick si portò le mani agli occhi.

"Cazzo." Sussurrò. "Dio, Charlie!" Imprecò a voce bassa, sprofondando nel divano.

Charlie rimase in piedi e non seppe perché si arrabbiò.

Nick rimase nelle sue mani a imprecare a voce bassa, non capendo che stesse succedendo e la rabbia di Charlie arrivò alla sua bocca, che si aprì, insieme alle sue braccia arrese.

"Che c'è?!" Chiese e Nick spostò le mani perché Charlie sembrò incazzato. "Vuoi-" Iniziò con voce troppo alta e poi la abbassò, cercando di calmarsi. "Vuoi che io sia più sciolto, vuoi che siamo una coppia normale e per una cazzo di volta, che senza nemmeno pensare, ho parlato di te ad una persona, ora sei arrabbiato?" Chiese. "Che ho fatto adesso, Nick?"

Last First Kiss - HeartstopperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora