Capitolo 19

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Buon lunedì lettoriii

Quando mi salta un lunedì mi sento fuori dal mondo,

non ricordavo nemmeno a che capitolo fossi e quale sto scrivendo.

Nel mezzo di quest'assenza, abbiamo saputo che mancano 87 giorni alla morte e va bene così.

Farà caldo e le lacrime ci rinfrescheranno.

Inutile dire ogni volta le stesse cose, ma le dico.


GRAZIE

Ai vecchi lettori,

ai nuovi.

A chi in silenzio mi da il suo sostegno. A chi lo fa commentando.

A chi c'era prima.

A chi arriverà a sclerare con noi.

Grazie a tutti,

vi voglio bene.

Buona lettura,

Vale. ♥

Capitolo 19

Charlie stava riuscendo a farla funzionare.

O meglio. Sperava fortemente che fosse così.

O almeno... si stava impegnando per farla funzionare, con tutto se stesso.

Voleva mantenere il suo lavoro, non lasciare i suoi alunni, ma più di tutto...

Voleva che Nick fosse felice.

Che non avesse quel flash negli occhi quando ogni volta che lo invitava ad una serata alla quale non poteva non partecipare, fosse visibile in un istante, facendolo scomparire in un meraviglioso sorriso che a volte non riusciva a raggiungere i suoi occhi.

E quando tornava, Charlie si faceva perdonare.

Non andava via.

Oramai, raramente andava via.

Sarah e Nicole si erano abituate ad avercelo intorno, Tori aveva iniziato i suoi corsi e con Charlie lì era tutto più facile con Nicole.

E Nick...

Nick avrebbe voluto che Charlie restasse lì a tempo indefinito.

E Charlie? Charlie non riusciva a dirgli di no e tornare a casa sua.

In fondo...

Addormentarsi al suo fianco, spesso dormire con Nicole tra loro - se si svegliava nel mezzo della notte - svegliarsi tutti e tre con Nicole che dava baci sulle guance all'uno e all'altro, cane e gatto entrambi oramai fissi ai loro piedi del letto, vederla correre giù per giocare con loro prima di scuola, sorridere in un bacio quando Nick lo baciava subito propriamente quando restavano quei pochi istanti da soli e innamorarsi ogni volta che apriva gli occhi e lo vedeva più meraviglioso del giorno prima...

Come poteva Charlie Spring dire di no a qualcosa di così incredibile?

Era come svegliarsi, ma non svegliarsi sul serio.

Come continuare a sognare persino preparando la colazione, con Nick che arrivava di corsa, appena docciato e profumato, dietro di lui e lo abbracciava e gli solleticava il fianco, facendolo ridere e girarlo nelle braccia per baciarlo, con Nicole che ogni volta si copriva gli occhi, ma sbirciava tra le dita.

Last First Kiss - HeartstopperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora