Giovedì, 16 dicembre 1999

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Capitolo 16- Giovedi, 16 dicembre 1999

"E' andata..." bisbigliò Susan, chiudendosi la porta della camera di Hermione alle spalle.
"Andata in ogni senso." Rispose Calì, lasciandosi cadere su una sedia.
"Come sei cattiva!"
"Insomma Susan, l'hai vista no? Ubriaca marcia a blaterare di Draco Malfoy! Hermione
Granger, l'eroina del Mondo Magico conciata peggio di una adolescente alla sua prima cotta! Per Draco Malfoy! Ancora non riesco a crederci. E tu, Luna? Cosa ne pensi?"
"Che sarebbero una bella coppia."
Calì sgranò gli occhi.
"Non guardarmi così! Hermione ha tutto il diritto di sbronzarsi e piangere e sorridere. Io la trovo adorabile!" Fece Luna convinta.
"Adorabile?" Calì era sbigottita.
"Sì. Meno impostata, meno rigida nelle sue certezze, meno incastrata in quella sua logica che non ha mai lasciato spazio all'impossibile."
"Come i Nargilli?" Ridacchiò Susan.
"Esatto! I Nargilli potrebbero non esistere, ma potrebbero anche essere reali! E anche Draco Malfoy potrebbe essere cambiato e essersi trasformato da sadico bastardo in Uomo Perfetto per Hermione Granger!" Si esaltò Luna.
"Ma non stiamo parlando di Nargilli, Luna! Stiamo parlando di amare Draco Malfoy! Hai presente cosa accadrebbe nel Mondo Magico se questa storia dovesse venir fuori? Hermione ne uscirebbe a pezzi e non se lo merita, affatto! E comunque le mie orecchie non possono credere di aver sentito le parole sadico bastardo uscire dalle tue labbra!" Rispose Calì, fingendo indignazione.
Luna e Susan risero e poi quest'ultima disse: "Luna ha ragione. Hermione è libera di amare chi vuole! Non deve niente a nessuno, al Mondo Magico men che meno!"
"Ma certo che è libera di amare chi vuole, ma chi ci dice che quella di Malfoy non sia una trappola..."
"Hermione è innamorata, non completamente rincretinita!" Disse Susan irritata. "Non è una donna facile da raggirare. Io credo che dovremmo sostenerla senza che i nostri pregiudizi nel confronti di Draco ci facciamo dubitare del suo discernimento!"
Calì alzò un sopracciglio: "Da quand'è che è diventato Draco?"
Luna rise.
"Comunque hai ragione" proseguì Calì con un sospiro " si tratta della sua vita e merita tutto il nostro sostegno e solo Godric Grifondoro sa quanto ne avrà bisogno."
"Brava Calì, questo è lo spirito giusto!" Disse Luna battendo le mani.
"Dai, schiodiamoci da qua che domani si lavora." E così dicendo Susan si rimise il cappotto.
"Sei sicura che non soffocherà nel sonno?" Chiese Calì apprensiva.
"No, russa come un Gargoyle."
"Allora smaterializziamoci. Buonanotte ragazze e che Merlino ce la mandi buona!"
"Buonanotte!" Fecero le altre due, prima di sparire.

Hermione però non dormiva affatto e non era neanche così sbronza come aveva voluto far credere loro. Distesa nel letto aveva ascoltato tutta la conversazione con un misto di tenerezza e irritazione nello stomaco.
Le paure di Calì erano comprensibili e non gliene faceva affatto una colpa: l'amica le voleva bene ed era in pensiero per lei. Tuttavia se le sue stesse amiche erano sfiduciate, la reazione degli estranei sarebbe stata simile ad un uragano.
Ma ciò nonostante lei rimaneva ferma nelle sue idee: chi amava o con chi andava a letto erano solo affari suoi e tali dovevano rimanere.
L'idea che essere innamorata di Draco fosse paragonabile ad un Nargillo la faceva sogghignare, così come le facce sconvolte delle amiche quando aveva raccontato loro di come si fossero dichiarati l'un l'altra. Sebbene ne avessero parlato nel loro ultimo incontro, il fatto che la cosa fosse divenuta realtà così in fretta le aveva scombussolate. Tutte tranne Luna che sembrava aver accolto la notizia con la stessa felicità che avrebbe provato se le avesse detto di aver scoperto la tana del Ricciocorno Schiattoso.
Harry aveva sempre affermato che Luna sapeva cogliere cose che altri non vedevano. Cosa aveva visto Luna in loro due? Si appuntò mentalmente di chiederglielo alla prima occasione.
Si rigirò nel letto, inquieta. Forse in fondo aveva esagerato con tutti quei White Russian.
Ma chi se ne frega!
Chiuse gli occhi e poco a poco scivolò nel sonno, inspiegabilmente felice...

To:JaneAusten1980
From:Dragon1980
H: 1:00 a.m.
Date: 16.12.1999

Vedo che nessuno dei miei articolati argomenti ha saputo toccare le giuste corde, constato che rimani la solita strega cocciuta e ostinata di sempre. Se la freccia indica la strada da percorrere per salvarsi la pelle si può stare certi che Hermione Granger andrà dalla parte opposta! Inizio a sospettare che tu lo faccia di proposito, per irritarmi.
Non starò a sperticarmi in scuse promettendoti che non mi lascerò mai più andare allo sconforto e alla paura: sai benissimo anche tu che sarebbero promesse vuote.
Voglio però raccontarti una storia.
Sono tornato ora.
Da dove? Ti starai chiedendo. Dall'Inferno? In un certo senso...
Mettiti comoda Mezzosangue, perché sobbalzerai sulla sedia, ne sono sicuro.
Voglio raccontarti di me che questa sera sono salito su una metropolitana babbana insieme a Lucilla e mi sono trovato in un Inferno in terra, un inferno fatto di uomini e donne che vivono ai margini della società. Mi sono lasciato convincere a presenziare ad una riunione organizzativa per la grande cena dei poveri della Vigilia di Natale presso la Chiesa di Saint George.
Respira Granger, non stare in apnea.
So che quello che ti dirò non ti impressionerà per nulla, perché tu non hai vissuto con gli occhi chiusi fino ad ora e vivi consapevolmente la realtà che ti circonda. Io no, almeno fino ad oggi.
Ci crederesti? Mi sono trovato catapultato nella miseria materiale, forse morale. Ho visto visi sfatti dall'alcool, dalla droga, dalla vita stessa. Mani bruciate dal gelo, occhi grandi come la fame o bui come la più fosca delle notti senza stelle. Ma ho incontrato anche persone immensamente buone e generose, disposte a sacrificare qualcosa di sé per tentare di distribuire dignità. Disposte a cucinare, cucire, distribuire coperte e abiti puliti, cure mediche. Una goccia nel mare, ma importante, credo.
E io, Hermione, io non ne ho mai saputo nulla. Chiuso nella mia gabbia dorata non mi sono mai fermato a pensare agli "altri". Ma la vita me li ha messi davanti lo stesso e sai una cosa? Mi sono vergognato, una vergogna bruciante e soffocante. Lucilla dice che anche nel Mondo Magico ci sono persone in difficoltà estrema: io non posso neanche immaginarlo. Dice che ogni Ministero della Magia ha degli enti preposti ad aiutare streghe e maghi in miseria. Stento a crederci. Quelli che io ho incontrato sono Babbani e la mia mente limitata può arrivare a comprendere le loro fragilità, ma quelli come... come noi?
Quello che mi divora è la certezza di essermi salvato dall' ignominia di questo destino solo grazie al fatto di essere immensamente ricco. Potevo esserci io al loro posto.
Voglio fare qualcosa Granger, qualcosa di concreto per aiutare, per espiare. Voglio rendere agli altri quello che il destino mi ha dato. Lo trovi stupido? Patetico?
La sera della Vigilia anche io sarò tra i volontari che serviranno i pasti a quelle anime.
Sei morta alla notizia, Granger?
Anche Lucilla presterà servizio come volontaria. I suoi sono in Antartide e lei sarà sola come me. Non lo trovi un bel modo per passare il tempo? Per non sprecarlo?

MILLENNIUM BUG - From New York to London and BackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora