18.Fuga da Barataz

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Sono dieci giorni ormai che sono a Barataz, una fortezza costruita nei pressi di una cava di marmo.
Ogni mattina vengono a prenderci per condurci ai lavori.
Lavoriamo tutto il giorno strappando alla natura meravigliosi massi di marmo che verranno raffinati in preziose lastre che arricchiranno le case degli aderenti al governo.
E' pieno di Alpha puri come me... che hanno aiutato a fuggire il loro omega sangue misto oppure che sono stati catturati mentre cercavano di fuggire e il loro Omega è stato prima violentato e poi ucciso.
Mille storie tutte diverse tutte dolorose.
Gli Alpha del governo che sono di guardia sono particolarmente duri, ci picchiano spesso insultandoci. È incredibile come esseri che sono della nostra stessa specie possano essere tanto crudeli.
Sono preoccupato per Jimin, lui è molto fragile e pure anche per me.... Davvero non so come uscirò da questa situazione.
Con me dividono la cella due Alpha entrambi sono considerati assassini hanno ucciso altri Alpha come ho fatto io... Non ha importanza se la causa era giusta rivoltosi ecco come siamo considerati. Da qui siamo destinati a non uscire mai.
Uno è Glaser e l'altro Finsen sono sue fratelli svedesi biondi con occhi di ghiaccio ma dal cuore buono.
La sera in cui sono arrivato non mi hanno dato il pasto e loro l'hanno subito diviso con me.
E' una vita tremenda lavoro durissimo e poi cella... Cella e lavoro... Mangiamo un panino sul lavoro e un piatto caldo la sera in cella.
Ogni tanto qualche Alpha anziano muore ed è terribile per noi. La fatica è troppa per un giovane figurarsi per un anziano.
Penso spesso a fuggire ma non ci sono possibilità le guardie sono troppe.
Finché una sera nasce una piccola speranza.
In cella mentre stiamo cenando  Finsen tira fuori da uno dei suoi calzetti un piccolo cacciavite.
Glaser ed io lo guardiamo con un sorriso aperto nessuno di noi si è arreso.
Parliamo piano.
-come l'hai preso?
Chiedo curioso.
-non l'ho preso. È passato uno degli anziani Julius credo l'abbia fatto cadere apposta dal carretto con gli attrezzi che stava spostando.
Mi ha guardato come a dirmi... Eccola la vostra occasione.
-fuggiremo domani attaccherò le guardie...
Dice Glaser entusiasta
-no.
Rispondo io secco.
-perché no?
Mi chiede Finsen.
-abbiamo una sola possibilità dobbiamo sfruttarla bene... Essere organizzati. Se ce la giochiamo da idioti non si ripresenterà più.
Intanto con quello cerchiamo di aprirci le serrature delle catene.
Mentre Finsen sta di guardia alla porta Glaser ed io proviamo a forzarle. Dobbiamo fare un buon lavoro perché poi dovranno richiudersi sennò domani se ne accorgeranno.
Mentre sono sul materasso di sopra del letto a castello tutto tace... I respiri di Glaser e Finsen sono regolari dormono nonostante l'eccitazione del momento, io non posso non pensare a Jimin.
Chiudo gli occhi e lo rivedo biondo sorridente, quegli occhi meravigliosi... con quella bocca da favola... Devo riuscire a fuggire... Devo mantenere la promessa fattagli di portarlo sull'isola di Mink dove avremo una vita migliore... Voglio fare l'amore con lui... voglio che sia mio... voglio dei figli belli come lui... Voglio vivere... devo vivere.

Ci alleniamo ogni sera ad aprirle e chiudere le serrature delle nostre catene.
Julius ci ha fatto un altro regalo... L'altro giorno passandomi accanto mi ha fatto cadere nel secchio dell'acqua, con cui raffreddo la mazza con la quale colpisco la pietra, un taglierino anche quello minuscolo ma affilatissimo...un.perfetto tagliagole.
Lo guardo Julius dicono che ormai è 4 anni che è qui, lui è troppo vecchio per fuggire e per fare lavori pesanti e allora sposta il carretto degli attrezzi... Avrà pensato che era una cosa bella dare una possibilità a noi giovani.
L'altro giorno ancora ha dato a Glaser un foglietto... Sembra una piccola mappa per raggiungere i condotti dell'aria condizionata della fortezza... Uno di questi porta fuori...
Sono eccitatissimo ormai sono due mesi che sono qui dentro.
Abbiamo saputo che presto qui a Barataz passerà un alto ufficiale del governo, quindi il comandante del carcere ha predisposto un'accoglienza adeguata, l'attenzione su di noi si allentera' saranno tutti presi da questo evento è il momento giusto.
Attendiamo di rientrare dai lavori e la cena della sera.
Poi è un attimo e apriamo le serrature lasciandoci però le catene addosso.
Glaser chiama una delle guardie dicendo che Finsen, che nel frattempo si è sdraiato sul letto, si sente male.
Io sono in piedi vicino al lavello in una manica ho nascosto il taglierino.
La guardia arriva guarda dentro vede che siamo a distanza di sicurezza dallo sportellino e chiama un'altra guardia
Quando entrano una va diretta da Finsen l 'altra verso di me con il fucile puntato, è un momento Finsen si gira e lo tira giù sul letto  mentre Glaser lo strozza con il lenzuolo, l' altro si distrae una frazione di secondo tanto quanto basta a me per impugnare la canna del fucile e puntarla verso l'alto, dargli una ginocchiata e... sgozzarlo sono solo altri 5 secondi.
Non abbiamo fatto troppo rumore.
Guardiamo fuori. Non c'è nessuno... Gli altri carcerati dormono... Con la mappa alla mano, due pistole e un fucile iniziamo la nostra fuga.
Il corridoio è lungo... Sappiamo che oltre quella porta ci sono altre due guardie.
Finsen comincia a fischiettare... Aprono la porta ingenuamente pensando siano le altre due guardie è facile e ci lasciamo altri due morti alle spalle... L'entrata del condotto dell'aria e poco più avanti... Facciamo appena in tempo ad infilarcisi che suona la sirena d'allarme.
Per fortuna il condotto è in pendenza e ci lasciamo scivolare abbastanza velocemente.
Il tutto dura una quindicina di minuti e siamo fuori.
Rubiamo una vecchia jeep parcheggiata sul retro.
Glaser guida a tutta velocità finché costeggiamo il bosco...
-fermati lasciami qui... io non proseguo...
Gli dico chiaro
-dove vai?
-al campo 2 il mio Omega è là... Forse è pure meglio se ci separiamo. Ed è giusto che voi fratelli stiate insieme...
-grazie JK di lasciarci l'auto noi ne abbiamo di strada da fare...
-buona fortuna ragazzi....
-buona fortuna anche a te JK...
Corro libero nel bosco... Non mi sembra vero... Dopo una prima fase di eccitazione mi rendo conto che comunque dovrò fare attenzione non farmi prendere né dagli Alpha del governo né dai cacciatori di taglie.

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