Prima di iniziare la lettura di questo capitolo... Ricordo a tutte che io scrivo storie per adulti, quindi se qualcuno/a dovesse sentirsene turbato... Può passare oltre...
Dopo le parole di Tae
Cerco di calmarmi... Vederlo sorridere a Mark in acqua mi ha fatto impazzire.
Il sorriso di Jimin è mio come tutto il resto... prima lo capirà meglio sarà, siamo predestinati lui mi deve rispetto io sono il suo Alpha.
La sua maglietta bagnata attaccata alla pelle... niente shorts... E soprattutto lo sguardo di Mark addosso mi ha fatto uscire di senno.
Mark lo conosco so di cosa è capace... A lui piace sempre ciò che non gli appartiene.
Anche ai tempi della scuola eravamo in competizione continua.
Quando gli ho presentato Jin all'epoca l'ha corteggiato vergognosamente, ma mai Jin si è sognato di comportarsi come Jimin.
Ma sono due caratteri diversi.
Ho sbagliato dovevo farlo mio subito prima di partire, dovevo farlo quando ho capito che era il mio Omega.
Sono un Alpha al quale è stato destinato un'omega debole insicuro... leggero nei comportamenti evidentemente... Scoprire questa cosa non mi piace.
Voglio che l'omega portatore dei miei figli sia irreprensibile e che loro non debbano mai vergognarsi della loro madre.
Il mio modo di trattare Jimin da ora in poi cambierà, sarò più autoritario e gli lascerò poca libertà.
Raggiungo Mark per chiarire la situazione.
-JK! Ti aspettavo... Sei un grande sopravvissuto pure a Barataz! Raccontami tutto.
-ho poco da dire se non ho che ho combattuto ogni giorno per venire a riprendermi il mio Omega. Ne ho i segni sulla pelle e nell'anima. A Barataz ho imparato a non esitare ad uccidere subito chi ho di fronte se rappresenta un pericolo per me e per chi amo.
-immagino quanto fossi preoccupato Jimin è di una tale bellezza, ... in molti ci hanno provato... Solo io sono riuscito ad avere con lui un po' di confidenza... Sempre nel massimo rispetto ovviamente.
-voglio partire... Presto. Probabilmente alla fine della settimana, Jimin perciò non lavorerà più sarà impegnato a preparare le nostre cose per la partenza.
-vuoi già ripartire... Ma sei appena arrivato!
-da quando sei il capo qui Mark?
-due anni.
-e in due anni non sei stato capace di trovarti un Omega tuo?
-JK sarà Jimin a decidere.
-no. Non te l'ha detto? Siamo predestinati...
-non me ne ha parlato... Non mi ha detto che vi siete riconosciuti come compagni di vita.
-forse non sono cose di cui parlare con un estraneo.Quindi non farti strane idee Jimin è il mio compagno.
-ok. Ok...
Risponde Mark.
Nel tardo pomeriggio ritorno alla tenda Jimin è seduto su una coperta leggendo un libro.
Appena mi vede lo chiude ansioso guardandomi.
-procura qualcosa per cena e ritorna subito qui.
Gli ordino perentorio.
Annuisce andando veloce verso la mensa...per poi tornare con due contenitori. Mangiamo silenziosamente.
-ho incontrato Jin e Tae andavano a mangiare...
Prova a dirmi.
Non gli rispondo e lui è sempre più a disagio.
Mangiamo in silenzio.
-riordina e poi raggiungimi nella tenda che abbiamo qualcosa da finire.
Quindici minuti dopo Jimin mi raggiunge dentro.
È visibilmente preoccupato
Sono già comodo nel nostro giaciglio e sono chiare le mie intenzioni... Lo capisce fissando il mio petto nudo.
-partiamo fra due giorni, domani inizierai a preparare le nostre cose. Tae e Jin se vorranno verranno con noi altrimenti partiremo da soli.
-perché tanta fretta? Sei appena tornato...
Cerca di obiettare.
-ho deciso così... Ti ricordo che sono il tuo Alpha e mi devi obbedienza...approposito di questo vieni a rendermi il tuo Alpha una volta per tutte.
Jimin deglutisce rumorosamente non se l'aspettava timoroso ubbidisce.
Fatica ad abituarsi a questo nuovo me... che non considera la sua opinione.
Non può non eseguire i miei ordini la sente la pressione del mio pensiero su di lui.
La sua natura di Omega è obbligata ad accondiscendere... Non ha altra alternativa sebbene il suo pensiero possa essere differente.
Questo non è il momento di rispettare le sue idee ma è il momento di ripristinare l'ordine più antico dei tempi, in cui l'omega è nato per compiacere l'alpha.
Si toglie la tshirt e la salopette rimanendo in maglietta e boxer e si infila nel giaciglio accanto a me. Rimanendo immobile.
Gli poggio la mano sul cuore... Il suo battito è accelerato è pieno di paura... Paura che non fa che eccitarmi di più.
-accarezzami...
Gli dico prendendo le sue piccole mani e poggiandomele su petto.
Jimin fa scorrere le sue dita obbediente mentre io trattengo il respiro
-baciami...
-Jungkook forse dovremmo parlare.
Tenta ancora di dire.
-zitto e baciami.
Cede e appoggia timido le sue labbra carnose sulle mie.
Dopo qualche minuto assaporando il suo bacio incerto mi infiammo e gli sono addosso intenzionato a prendermi quello che mi spetta, assaporo la sua bocca affondando la mia lingua battagliando rendendo innocua la sua.
Mentre lo attiro a me... Il suo profumo mi investe quanto mi è mancato... Quanto ci ho pensato fra le mura di Barataz... Quando ero ai lavori forzati...
-togliti tutto...
Gli sussurro mentre gli bacio il collo.
Sospira piano ed esegue senza protestare.
-lo sai che non ti ho mai visto così... Completamente nudo...
Sei bellissimo, la tua pelle è morbida così diversa dalla mia, sto per prenderti Jimin... Ho bisogno di certezze. Ho bisogno di sapere che niente è cambiato...
Lo sento arrendevole forse anche lui vuol farmi capire che tutto è rimasto come prima.
Lascio una scia di baci fino a raggiungere il suo petto tormentando quei boccioli rosa piccoli e ormai irti come spilli. Baciando il suo addome lasciandogli segni d'appartenenza, accarezzo la curva dei suoi fianchi attirandolo a me ancora di più.
-sei mio...solo mio...
Non ti opporre Jimin... Lo sai anche tu che dev'essere così dal primo giorno in cui i tuoi occhi hanno incontrato i miei.
Le mie mani scendono sulle sue natiche stringendole e attirandolo a me facendogli capire la mia urgenza, mi punta le mani sul petto e allora lo tocco intimamente convincendolo finalmente a lasciarsi andare, e molto eccitato e viene quasi subito fra mie mani... Ne approfitto allora con le dita umide di cercare la sua entrata per dare un senso anche al mio di piacere.
Urla sorpreso e forse un po' dolorante mentre io continuo ad invaderlo con più dita, ansima fortemente e il suo è come un miagolio sommesso.
Fino a quando tocco quel punto che so lo farà impazzire.
Vedere quella bocca formare un "ohhh" di stupito ed eccitato mi fomenta... Nel pretendere di più.
Approfitto di quel momento di suo smarrimento per penetrarlo.
Allargandogli di più le gambe con un ginocchio.
Trovando la sua apertura pulsante ormai pronta per la mia invasione.
È stretto... puro per me una sensazione incredibile, soprattutto il mio primo affondo credo che non lo dimenticherò mai... Un godimento indescrivibile, continuo poi con un ritmo costante in un crescendo cercando quell'attimo di non ritorno... Sento la schiena bruciare per i graffi di Jimin... Anche il suo piacere è forte tanto da non essersi reso conto di aver affondato le unghie nella mia pelle.
Veniamo insieme e in quell'attimo la mia mente confusa non si capacita del perché Jimin sta urlando... Lo sto mordendo inconsapevolmente mentre qualcosa ci trattiene ancora...in quel barlume di razionalità rimastami capisco che è il knot... Il nodo... L'unione eterna...ora la sua anima è nella mia e la mia nella sua... niente ci potrà mai separare se non la morte.
Restiamo abbandonati l'uno fra le braccia dell'altro nell'attesa che il knot si allenti...i suoi occhi persi nei miei come se esistessimo solo noi in questo momento. Non serve dire niente questa è la spiegazione di tutto.La mattina dopo...
Ci svegliamo stravolti e non ci parliamo. Io esco con la scusa della doccia per dargli il tempo di ricomporsi.
Quando rientro trovo Jimin intento a guardarsi la spalla con un specchio è già viola e i segni dei miei denti sono rosso porpora, con un cotone imbevuto di disinfettante tenta di sanare la ferita, deve fargli molto male perché ha le lacrime agli occhi.
Mi avvicino togliendogli il cotone di mano continuando io.
-non volevo farti così male...dico soltanto.
Non mi risponde asciugandosi gli occhi e tirando su il naso.
-è stato bellissimo ti ho desiderato tanto...ora sei mio.
Lo sento sospirare... E segue un momento di silenzio come se pensasse attentamente prima di parlare
-il mio corpo è tuo... Ti ricordo che esiste anche il cuore...
Poche parole che traffiggono il mio essere lasciandomi sconfitto.
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Sangue
Hayran Kurgu... È legge i sangue misto sono condannati a morte. Jimin è un Omega figlio di un Alpha e una Beta la sua vita è stravolta dalla nuova legge emanata dal governo Alpha. La sua è una fuga, tenterà di arrivare all'isola di Mink e raggiungere i suoi non...