10. Non è una buona idea

131 15 1
                                    

Jk non se lo fa ripetere due volte, ma la sua bocca dapprima leggera e delicata sulla mia, diventa sempre più esigente e da mezz'ora che mi stringe spasmodicamente a lui e le sue mani vagano.
All'improvviso si  alza bruscamente andando all'apertura della tenda.
-abbiamo un problema...
Dice soltanto.
Sento Tae in lontananza ridere e rispondere.
-ok ok... Ho portato un telo di emergenza per stanotte Jin ed io ci arrangeremo. Metti fuori i nostri sacchi a pelo e una lampada.
Sento JK chiudere la zip della tenda.
-che vergogna chissà cosa penseranno
Dico sottovoce.
-penseranno quello che vogliono.
Baciami ancora.
-mmmhhh ancora...
-JK...
-JK?
-Si...?
-la tua mano...
-la tua... Quella che mi è entrata nei pantaloni e mi sta strizzando il sedere.
-ah quella...
-non credo sia una buona idea...
-ti voglio. Jiminshi sto impazzendo... E hai preso i sopressori. Se non li avessi presi non so.... Ti sarei sarei saltato addosso mentre camminavi.
-si ma... Non facciamolo qui.
-ok ma allora toccami... Ne ho bisogno accidenti... Sono il tuo Alpha e mi sto trattenendo da settimane ormai.
Ha ragione, ha i suoi diritti che non fa valere perché mi rispetta, ha detto che vuole che io sia in calore la prima volta così tutto sarà meno doloroso per me.
Allora guardandolo in quegli occhi neri profondi supplichevoli di attenzione...  mi faccio coraggio e con le mie piccole mani inizio a sbottonargli la camicia. Non so se sono bravo in quello che sto facendo...ma desidero farlo stare meglio... E allora lo accarezzo delicatamente per poi chinarmi a baciargli il petto.
Dapprima piccoli tocchi leggeri ma poi nel passare le labbra a tratti rapito dal suo odore faccio sentire anche i miei denti graffiandolo un po'.
-si... si così...
È pare piacergli.
il suo corpo è così diverso dal mio, ben definito i muscoli evidenti e perfetti.
Impavido faccio scorrere la lingua intorno ad un suo capezzolo succhiandolo poi leggermente. Sento che la sua pelle rabbrividisce, gli faccio effetto davvero.
Questo mi incoraggia e con una mano gli sciolgo la cintura dei pantaloni. Lo sento sospirare mentre la mia mano si fa strada accarezzandolo sopra la biancheria intima.
In quel momento JK non capisce più niente mi prende per la nuca e mi tira su rapendo la mia bocca in un bacio selvaggio, mentre con l'altra mano scopre la sua dura intimità prendendo poi la mia mano ad avvolgerla.
È lui che guida il movimento tenendo la sua sulla mia.
-vedi cosa mi fai... Il minimo che puoi fare per togliermi da questa perenne situazione è questo... Almeno baciami e toccarmi sono tuo... tutto tuo.
Mi sussurra con voce roca in un orecchio.
Continua il movimento spasmodicamente alla ricerca di soddisfazione... sento il suo pene ingrossarsi sotto la mia mano, le sue dimensioni mi preoccupano pensando a quando dovrò affrontarlo in altro modo.
I suoi versi di piacere aumentano, il suo viso si arrossa leggermente... mentre un leggero languore sale anche a me dalle mie parti delicate.
Quando JK raggiunge il piacere e straordinario per me vedere il suo viso  stravolto con gli occhi chiusi la bocca sconciamente e leggermente aperta.
Mi rendo conto che abbiamo vissuto un momento di intimità incredibile.
Quando JK si calma mi guarda serio... Accarezzandomi dolcemente il volto.
-ora dobbiamo pensare a te Jiminshi...
-no... Non serve...
-Come non serve? Sei sicuro?Io vorrei toccarti Jiminshi...desidero toccarti... sentirti...non faccio che pensarci da quel giorno nel magazzino.
Lo dice alzando leggermente il tono della voce stupito dal mio rifiuto.
-no stasera no...shhhhhh shhhh ci sono loro sentono... Io mi vergogno. Nel magazzino eravamo soli...
-io penso che tu ne abbia bisogno quanto me... Ma non voglio insistere se pensi che questo non sia il momento.
È la prima discussione fra noi.
Abbasso il volto sentendomi un po' in colpa, mentre lui si alza per ripulirsi.
Quando rientra nel sacco a pelo mi dà le spalle offeso dal mio rifiuto. Allora per farmi perdonare gliele accarezzo leggermente stringendomi a lui.
-non essere arrabbiato.
Provo a dirgli ingenuamente mentre lo sento sospirare.
-arriverà quel momento Jiminshi...in cui urlerai il mio nome e non potrai fare a meno di me. Il tuo desiderio sarà talmente forte che capirai solo quello io non posso che aspettare. La mia guancia è schiacciata contro la sua schiena, nel tentativo di trarne sollievo di sentirmi meno in colpa...sento quelle parole e non nascondo che mi fanno paura.

SangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora