Capitolo 9

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Perlopiù delle volte le persone scambiano l'essere innamorati e l'amore per passione, per sesso o semplicemente per affetto. Solitamente quelle persone siamo noi donne molto probabilmente è a causa del nostro innato romanticismo o forse sarà il nostro essere sognatrici costanti.. insomma ci immaginiamo in situazioni inesistenti e perfette con quella persona che segretamente crediamo di amare e che al 90% dei casi dall'altro lato c'è solo un qualcuno che conosce il tuo nome e che, state certe, continua a vivere la sua vita senza considerarci minimamente. Ma voi continuate inesorabili a sperare che improvvisamente quel lui/lei finalmente vi noti e questo è dannatamente deprimente.
Beh... personalmente ho smesso di credere a quella favoletta del cazzo. Il principe non esiste e non esisterà mai. Se vi piace qualcuno diteglielo, vi rifiuta? Fatevene una ragione e passate al prossimo. E se credete di sentire le farfalle nello stomaco, beh sappiate che siete solo maledettamente eccitate o molto più probabile, non vi siete coperti abbastanza la notte prima e vi sta per venire un cagotto da paura.

Cheril

Non riesco a calcolare la gravità della situazione, sono eccessivamente ubriaca per comprendere realmente le mie decisioni.

L'unica cosa che in questo momento rivivo in loop è lo sguardo di Scott sul mio corpo, il suo respiro sulle labbra e quella maledetta fossetta che mi devasta ogni volta che sfodera un sorrisetto, al solo pensiero un fuoco mi invade il ventre arrivando alle guance che colorano violentemente il viso.

Voglio lui e ora solo lui.

Faccio pipi e tento di farmi il bidet evitando di cadere ma senza successo, perché per rialzarmi cado con il culo a terra:

-"Ahi, che dolore"- Scoppio a ridere senza freni finché Scott irrompe nel bagno con un espressione preoccupata che però ai miei occhi si rivela al quanto buffa e rido ancora più di gusto.

-"Shhh! Fai piano che Eric si è addormentato"- Sbotta Scott tra il divertito e lo scocciato.

Provo ad alzarmi ma riesco solo a ridere, ringrazio l'alcool per attutire il dolore al sedere, mi sento sollevare da dietro di peso e barcollo contro il petto di Scott. -"Ma quanto cavolo pesi"-

-"Eii.. Ritienimi offesa.."- gli rispondo puntando i miei occhi nei suoi e metto un broncetto da bambina indispettita mentre incrocio le braccia al petto.

-"Direi che è ora delle ninne bambolina, vieni che ti faccio vedere dov'è la camera"-

Lo seguo lungo il corridoio ed entriamo nell'ultima porta. Difronte all'ingresso c'è un letto da una piazza e mezza bianco e rosso, una porta finestra prende tutta la parete di destra che porta su un terrazzino che affaccia sulla piscina. Non posso fare a meno di avvicinarmi per sbirciare fuori, adoro il cielo di notte, ha un non so che di speciale.

-"Tu dove dormi?"- Mi volto a guardare Scott che nel mentre si è diretto nel bagno, notandolo solo ora, accanto alla porta c'è un piccolo divano e un armadio a specchio che lo segue.

-"Qui."- Risponde tranquillamente

-"Cosa?! Perché?"- questo non lo avevo previsto.

-"Perché è l'unica camera degli ospiti e qui di solito dormo io, e poi le altre stanze sono off limits. I genitori di Eric sono... particolari. Lo sai. Se preferisci però ti porto nella camera di Eric, tanto si sveglierà domani conoscendolo."- Si avvicina a me con solo i boxer in dosso, non riesco a non guardarlo, finché il mio sguardo si punta al suo sorrisino e le mie guance si infiammano.

-"NO. Non è un problema, tu puoi tranquillamente dormire sul divanetto."- Non voglio rischiare  di dover dormire con Eric, russa come pochi. Mi siedo sul letto e solo ora mi rendo conto di non indossare le mutandine... Merda. Alzo le lenzuola ficcandomici sotto, so che mi ha vista nuda fino a prima, ma questa situazione mi crea leggero disagio.

L'ultima voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora