Capitolo 21

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2 settimane dopo

Scott

Queste settimane sono volate. Dopo aver lasciato Cheril a casa, ho cercato di distrarmi col lavoro. -"Mi spieghi per quale motivo mangi, ti fai la doccia e dormi qui? Quando hai il tuo appartamento sopra VUOTO?"- guardo Eric mentre si asciuga i capelli con il mio asciugamano. -"Fra è molto semplice. Casa tua ha la spesa. E poi devi ammetterlo, senza di me la tua vita è noiosa!!"- sospiro scuotendo leggermente la testa, -"Ci rinuncio"- alzo le mani sconsolato. Così, inizio a prepararmi per la sera, dato che devo andare a lavoro.

Tinn

Un messaggio mi distrae, afferro il telefono. Rebecca.

-"Mi spieghi perché sei sparito? L'altra sera eri strano. Non mi importa se ti sei scopato altre. Io voglio solo il tuo bene e so che infondo lo fai per andare oltre. Tu mi ami ancora"-

Continuo a rileggere il messaggio di Rebecca incredulo. Ma che diavolo si è fumata quest'altra?!  Devo smettere di correre ogni volta che ha un problema. Alla fine riesce sempre a rigirarsi la situazione, non possiamo essere amici. Ed ora devo risolvere la questione:

-"Prendiamoci un caffè. Ti aspetto al solito bar tra 1 ora"- invio il messaggio ed inizio a prepararmi.

***

Sono seduto già da venti minuti e di Rebecca non ce n'è ancora neanche l'ombra. Sono un vero coglione, per questo l'ansia mi mangia vivo.

Al secondo caffè, la vedo in lontananza avvicinarsi a me. -"Era ora cazzo. Possibile che non riesci a rispettare un fottuto orario?"- sbotto innervosito -"Stai calmo. Sei tu ad avermi avvisata tardi. Comunque di cosa vuoi parlare? Ti sei reso conto di aver fatto una cazzata ad avermi lasciata?"- Prendo un brusco respiro -"Becka... dammi tregua. In questi giorni, ti sono stato vicino solo perché so che quel pezzo di merda, con cui ti frequentavi, ha iniziato ad essere... "- non finisco la frase che si butta tra le mie braccia e mi bacia. Gelo su due piedi, scansandola di getto. -"Ma che cazzo fai? Rebecca smettila di fare così. L'altra sera è stato un errore"- dico con la tachicardia, sento il nervoso salire -"Chi ti scopi? E' la seconda volta che mi scansi in questo modo. Mi sembra che la mia vagina ti piaceva fino a qualche mese fa"- spalanco le narici sperando che l'aria fluisca in modo corretto -"Non ti deve interessare di quello che faccio. Ho provato ad esserti amico, ma così non può continuare. Rebecca smetti di scrivermi. Smetti di chiamarmi. Cancella il mio numero e il mio nome. Il bacio dell'altra sera... mi hai preso in contropiede. Ma non voglio tornare con te. Ficcatelo in quella dannata testa"- stringo i denti per evitare di urlare. Possibile che sia così bipolare, sono disponibile fino ad un certo punto. Ma non sono coglione.

Mi alzo lanciando una banconota sul tavolo, per pagare la mia consumazione. La guardo sperando che per l'ennesima volta, questa storia si chiuda davvero.

Sono un vero deficiente, non so neanche se questo tipo sia esistito davvero. In queste settimane ho creduto davvero che avesse bisogno di un amico. Le sono stato accanto per anni, ma effettivamente non è cambiata per un cazzo. Mi avvio verso la macchina per andare a lavoro e mi auguro di riuscire a passare oltre. Questa storia mi ha stufato. Non vedo la bambolina da settimane, dopo quella sera sono sparito nel nulla. E con me anche lei. Rachele dovrebbe essere già partita, chissà lei cosa starà facendo.

L'ultima voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora