Capitolo14

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Quando la vita fa schifo più del solito l'unica soluzione plausibile è la tequila che accompagnata da sale e limone rende tutto più sopportabile.

Scott

Daniel continua a parlare di sé stesso e la cosa non mi stupisce affatto, l'unico motivo per cui non me la sono ancora data a gambe sono Rachel e Cherry che continuano a bere pur di sopportare le chiacchiere di quel coglione. C'è da dire che nel mentre Eric mi manda dei messaggi ad ogni cazzata che spara Daniel e le sue gif sono esilaranti.

-"... e così sono rimasto fuori, vi rendete conto?! Uh scusate, devo rispondere"- per fortuna si allontana grazie allo squillo del suo telefono.

-"Negli anni è diventato sempre più fastidioso e logorroico"- interviene Eric per risvegliarci dalla tortura

-"Meglio il suo lato logorroico che infame, mi spiegate perché diavolo non lo avete ancora cacciato?"- mi rivolgo a Cheril e Rachel che si scambiano un occhiata strana -"Fidati non vuoi sapere, storia lunga. Magari possiamo fare finta di voler andare via e noi quattro andiamo in un altro locale... magari a ballare?"- interviene Rachel, la cosa non mi entusiasma particolarmente ma qualsiasi cosa va bene pur di allontanarmi dallo stronzo.

-"Si, per me va bene. Anche perché dal parlare potrebbe passare alle domande e conoscendolo non è il caso"- dice Eric guardandomi -"Già... deciso allora"- dico battendo le mani.

Terminiamo di bere velocemente e nel mentre Daniel torna verso di noi

-"Dove eravamo rimasti..."- alzo gli occhi al cielo e gli rispondo -"Noi stiamo andando via, io ed Eric lavoriamo domani"-

-"Noi invece siamo un po' stanche sai, il viaggio... il Jet lag..."- dice Rachel sfuggente, Cheril continua ad annuire dispersa chissà dove. Da quando si è seduta al tavolo l'ho vista distante e poco presente, ma soprattutto evita di guardarmi.  Sospetto che sia successo qualcosa con Eric e se è così non mi frega un cazzo che è un mio amico. Il culo glielo spacco.

-"woh capito, comunque ho anche io delle cose da fare..."- dice Daniel mandando un occhiata seria verso di me e quando mi fa un sorrisino capisco che si deve vedere con Becka. Testa di cazzo. Sento il nervoso salire -"Non ci frega un cazzo di quello che devi fare, anzi per quanto riguarda i tuoi impegni, potevi raggiungerli anche prima"- se non mi do una calmata gli spacco quel sorrisino che sta continuando a mettere su, ci prova gusto nel provocarmi -"Cosa c'è il magnifico Scott ha qualche problemino? Strano da quello che ricordo eri quello più divertente nel gruppo. Non sai più stare al gioco?"- scatto in avanti, so bene a cosa si riferisce -"Vaffanculo coglione"- mi piazzo ad un palmo dal suo viso ma Eric mi prende per un braccio e mi ricompongo -"Cosa c'è ancora ti brucia? Eppure sei tu ad averla lasciata"- continua con le sue provocazioni, non capisco mai dove vuole andare a parare -"Non sono affari che ti riguardano, infame del cazzo"- faccio uscire le parole con tutta la rabbia che ho

-"Okay la situazione si sta facendo pesante, andiamo via"- Eric mi prende per le spalle e mi tira leggermente dietro, le ragazze sono ammutolite e solo in quel momento mi rendo conto della scenata che stavamo facendo, le persone ci stanno fissando e sparlano tra loro ai loro tavoli. Guardo le ragazze soffermandomi su Cheril che ha messo su una faccia bronzea è immobile.

Cheril

Sto provando un miscuglio di emozioni che non vorrei  rabbia, fastidio e senso di colpa. Daniel continua ad uscire con Becka e Betsy ed io sono stata una stupida a credere che avesse chiuso con loro. Ricordo quando mi ha scritto all'inizio per vederci e passare un po' di tempo insieme, abbiamo preso un caffè e chiacchierato del più e del meno.

Era il mio migliore amico ai tempi del liceo, poi quando il gruppo si è sfaldato lui ha preferito altre compagnie ... Ma non voglio pensarci in questo momento.

L'ultima voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora