II

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L'ora di matematica finì esattamente com'era iniziata.
Io che spiegavo al mio nuovo compagno di classe delle cose che io sapevo fare ad occhi chiusi e la professoressa che mi incitava a continuare.
Iniziarono pure le due ore di fisica, e se l'ora di matematica per lui fu un incubo queste furono il biglietto per l'ingresso all'inferno.
Come direbbe Seungmin, sarebbe andato a salutare il diavolo e a stringergli la mano o magari anche avere una cenetta con lui.
Dovette subirsi un'ora di spiegazione del professore e una buona mezz'ora di spiegazione mia.
Poi ad un certo punto mi alzai chiedendo di andare in bagno, in realtà andai alle macchinette a prendere una bottiglia d'acqua per via della spiegazione infinita.
La nascosi all'interno della tasca della felpa e, dopo aver afferrato fintamente la mia borsa la tirai fuori tornando a bere.

<<Dopo abbiamo ginnastica...dimmi che non devo spiegarti pure quella>> quasi quasi lo implorai ma lui mi fece un mezzo sorriso. Io mi spaventai leggermente.

<<N-no tranquillo>> sventolò le mani in segno di negazione.

<<Piuttosto...>> presi un altro sorso d'acqua dopo aver notato il segnale da parte di Jeonjin, era letteralmente un cartello con su scritto "chiedigli se vuole ripetizioni!" dopotutto non avendo un telefono non mi sorpresi così tanto da farne un dramma.
<<Dopo scuola...vorresti delle ripetizioni?>> tirai fuori la mia agenda dalla borsa cercando delle giornate buone a partire dalla prossima settimana.

<<Mi servirebbero...ma non voglio esserti d'intralcio>> sorrisi leggermente a quella affermazione.

<<Stai tranquillo, non disturbi, quali giorni ti vanno bene?>> lui guardò il calendario dal suo telefono, che gelosamente, teneva nella sua felpa bianca.

<<Il 14, il 15 e il 18, della prossima settimana>> sentii la sua voce abbassarsi al secondo numero.
Presi un leggero spavento ma tirai un respiro dopo aver segnato la parola "Ripetizioni" sul calendario.

<<Per l'orario? Hai preferenze?>> chiesi indifferente, per il 18 non ci sarebbe stato nessun problema, sarebbe stato di domenica e avrei avuto comunque la possibilità di non lavorare. Mentre il 14 e il 15 sono un mercoledì e un giovedì, non giornate piene, ma neanche vuote, spero che con la scusa dello studio mi daranno quei pomeriggi liberi.

<<Dalle 14 alle 18>> rispose in soprappensiero chiudendosi nelle sue braccia.

<<Hai freddo?>> analizzai facendolo sobbalzare per poi negare immediatamente in risposta.
Segnai anche i vari orari e poi andai dietro a strappare un bigliettino per scriverci il mio indirizzo.
<<Basta che suoni dove vedi scritto il mio nome>> glielo passai, lui mi guardò interrogativo, solo che poi scosse la testa ringraziandomi e mettendo il bigliettino all'interno della sua cover.

Questa era di un nero opaco, lucente ma non troppo.
A prova di qualsiasi macchia.
Ricordo che Innie me la descrisse in questa esatta maniera, perché ne voleva una identica, ma alla fine gli regalammo la versione rosa che lo fece imbestialire.

<<Vorresti continuare con la spiegazione o è troppo il carico? Oggi abbiamo anche ginnastica quindi ti va bene>> lui sembrò tornare molto più disorientato, guardò l'ora e sospirò rimettendosi il telefono in tasca.

<<N-no>> io annuì leggermente iniziando a preparargli ugualmente degli schemi per favorirgli un recupero più leggero ma allo stesso tempo completo.
Ero arrivato a farne la maggior parte quando suonò la campanella della ricreazione, in tempo zero arrivò Jeonjin dietro di me, pronto a spaventarmi.

<<Ciao Innie>> attirai l'attenzione del mio vicino di banco che si spaventò alla vista del più piccolo che aveva l'intento di spaventarmi.

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