XII

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Grazie al maggiore tornai in classe, dove subito il professore mi prese da parte e mi chiese come stessi, non era da tutti i giorni essere picchiati in mezzo a tanta gente.

Andai a sedermi e arrivò l'ora di biologia, dove Innie sarebbe stato interrogato, assieme a qualcun'altro in fondo al registro.
Guardai come il mio vicino si segnasse tutte le domande del professore, provando a rispondervi... non dovevo distrarlo, anche se per la prima volta si abbassò verso il suo zaino e mi passò una bustina di oki... so che me l'ha data per il mio bene, ma probabilmente era lì per colpa dei tagli che ho curato sulla schiena quella stessa mattina. Non ci credo ancora, il suo corpo è così sottile, così fragile.
Non sono un'intenditore in questo campo, perché non ho mai visto un corpo femminile senza nulla, ma a volte, quando le ragazze si vestono con un top, o qualcosa che scopra la pancia, noto come i loro lineamenti siano davvero simili.
Felix è in pericolo. Felix è cresciuto in modo completamente errato, perché davvero io non penso che un gatto gli possa fare quel genere di tagli profondi su tutta la schiena.

Guardai il mio migliore amico, mentre rispondeva sicuro alle prime domande. Ammetto che lui è una persona che se vuole studia, ma allo stesso tempo che mi ascolta particolarmente. Anche io, quando lo devo far studiare, gli metto via il telefono, ma questa volta, lo ha fatto direttamente il professore. E poi penso che non gli sia servito il mio aiuto per studiare anche perché non voleva disturbare me e Felix... dopotutto gli sto facendo recuperare tutto il programma.
Però c'è una cosa che mi tormenta.
Domani abbiamo ginnastica. Lui come farà a saltarla? Il professore non è di certo "mr.bontà" con tutti. Posso provare a chiederglielo io, ma allo stesso tempo ho paura di poterlo mettere in imbarazzo o far arrabbiare il docente.

<<Hwang, sai dirmelo tu?>> chiese mentre ero avvolto nei miei pensieri.

<<La risoluzione dovrà avere una quantità maggiore>> lui sorrise orgoglioso tornando a guardare i tre interrogati.

<<Visto, anche se dorme sa rispondere, forza, continua Kang>> il ragazzo interpellato iniziò a prepararsi un discorso mentre Innie sembrava più tranquillo.
Fortunatamente per lui, la fine dell'ora arrivò praticamente subito e anche il suono della campanella.
<<Allora, le valutazioni le saprete una volta che il giro sarà finito, martedì interrogo, Kim, Lee e la signorina, arrivederci>> notai l'espressione di Seungmin, mutare, da divertita e spensierata, a terrorizzata e disgustata.
Felix restò tranquillo, mentre Yeji si mise la mano nei capelli alzandosi dopo l'uscita del docente. Corse verso di me piena di paura e io la guardai tranquillo.

<<Come stai hyung?>> le sorrisi leggermente sperando che non si preoccupasse ulteriormente.

<<Va tutto bene, lo hyung mi ha aiutato e ora sto bene, se non lo avessi curato a dovere mi hanno detto che avrebbe anche potuto sanguinare ma ora va molto meglio>> lei mi sorrise serena tornandosene poi al posto.

<<Hyung se non fossi interrogato martedì ti prenderei a cazzotti, perché sei uscito da solo nel loro territorio? E secondo mi aiuti a studiare?>> Felix si spaventò mentre io ero cosciente di questo possibile attacco di Seungmin.
Appoggiai la mia penna davanti a lui e lui la prese per tranquillizzarsi.

<<Nessun problema per le ripetizioni, almeno così le faccio a tutti e due, mentre per quanto riguarda quello che è successo per fortuna uno è andato in presidenza, mentre un'altro ha dovuto aiutarmi, ma è l'amante della nostra principessa quindi sono stato più tranquillo>> mi spaventai sentendo la risata del mio vicino di banco mentre guardava il più piccolo con la bocca spalancata.

<<Non è il mio amante>> impuntò il castano scuro con uno sguardo offeso e serio.

<<Amore, vorrei averti qui; mi manchi anche tu; domani ci vediamo piccolino?; sì ti prego non ce la faccio più>> all'appellativo "piccolino" Felix assunse un leggero rossore sulle guance, mentre Seungmin alla fine scoppiò a ridere guardando anche la reazione del più piccolo. <<Quindi? State insieme adesso?>> lui ci guardò strizzando gli occhi.

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