VIII

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Ma cosa... come... perché è successo...
I suoi occhi sono socchiusi, ancora poco distanti da me...

Qualche ora prima

Tornai a casa per pranzo, visto che Felix sarebbe dovuto arrivare per le 14 mi preparai giusto un paio di tramezzini. Non avevo molto appetito, ma mi sarebbero servite forze per questa seconda giornata di ripetizioni.
Oggi è il 15 settembre, ovvero mercoledì e sia Seungmin che Jeonjin si comportavano in maniera molto vaga e ambigua... anche se non ne capivo il motivo. 
Però ho anche una domanda che mi viaggia in testa da quando Seungmin disse esplicitamente a Felix che non lo avrebbe chiamato hyung per così poco.

Quando fa gli anni Felix?

In quel momento suonò il citofono e dovetti dare un ultimo morso al mio tramezzino guardando l'ora, ero così immerso nei miei pensieri che si fecero le 14.05... era tutto così strano.
Forse troppo.
Aprii il cancello dall'interno e aprii la porta aspettando il mio ospite.
Buttai il piatto nel lavello e tirai fuori tutto il necessario per studiare.

<<Permesso>> lo disse bussando ed entrando all'interno della casa.

<<Hey, entra tranquillo>> sorrisi cercando gli appunti nell'armadio <<Vedi mi sono perso a pensare e non ho preparato nulla>> lui annuì mettendosi allo stesso posto di ieri. Era molto rilassato, si era cambiato i vestiti, aveva una tuta completamente verde scura addosso, accompagnata dalle scarpe totalmente nere che aveva spesso.

<<Ho provato a fare qualcosa ieri sera... mi dici se è corretto?>> mi allungò un quaderno, solitamente usava un quaderno per prendere gli appunti per tutte le materie, questo non lo avevo mai visto.
Non so come fosse riuscito a continuare a studiare dopo ieri pomeriggio, lo avevo praticamente riempito di conoscenza generale. Forse lo sto solo sottovalutando.
Iniziai a sfogliare il quaderno notando gli appunti di biologia, iniziavano da quando io spiegai a tutti il programma.
C'era un foglio volante con quasi tutte le parole che avevo detto, assieme ad un'altro con tutti gli schemi e i valori che avevo trascritto alla lavagna. Lo guardai socchiudendo la bocca per poi continuare a leggere quello che avevo detto.
Le parole scritte in bella copia e anche gli schemi, sistemati e scritti meglio, le pagine erano doppie, con a destra la parte coreana e a sinistra quella inglese, forse per una traduzione più rapida e precisa delle parole della lingua in cui faceva difficoltà.

Lo guardai incredulo.
Mi aveva davvero ascoltato con così tanta precisione?

<<Io non so cosa dire>> continuavo a sfogliare quelle pagine con gli occhi spalancati, era davvero una sensazione così appagante e strana che mi dovetti ricredere su tante prime impressioni che mi ero fatto su di lui.

<<Per studiare meglio, provo a scrivermi tutte le parole che dicono i professori, e a ricopiare quello che scrivono alla lavagna... li ho tradotti e trascritti, non ci sono errori vero?>> io lo guardai sorridendo, neanche fosse il messia.

<<Ma scherzi? Penso che se tu abbia capito queste cose in così poco non cioè, non ho neanche parole per dirti nulla, mi hai sorpreso>> lui abbassò lo sguardo con fare imbarazzato e le gote arrossate.
Seungmin una volta mi disse che da felice io tendo a contagiare le persone con la mia gioia e il mio modo di essere, che sia per questo?
<<Davvero, sono senza parole, i miei complimenti>> lui sorrise leggermente alzando gli angoli della bocca.

<<Grazie...>> gli passai il quaderno, che mise gelosamente nello zaino tirando nuovamente fuori il quaderno che conoscevo e una penna.

<<Allora vediamo un po'...hai sfogliato il libro di educazione civica qualche volta?>> lui mi guardò come se fossi un estraneo. <<Educazione civica?>> provai a domandare sperando avesse capito quello che stessi dicendo.

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