Capitolo 18

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My love will laugh with me

Before the morning comes

Paint it, black, The Rolling Stones

La mattina successiva al grande bacio, mi svegliai stranamente felice, bevvi il caffè, che avevo preparato personalmente, dalla mia solita tazza e mi parve troppo amaro per un giorno così splendido. Passai tutta la giornata con un sorriso perenne sul volto, i clienti del bar si stupirono persino della mia insolita gentilezza e mi chiesero se stessi bene.

Lunedì, andai a scuola con le guance costantemente tirate e lo sguardo sdolcinato fisso sulla chat tra me e Teseo, dove lui mi stava mandando messaggi fin dalle sette di mattina.

Mi sedetti al mio banco, sospirando allegra. Niente poteva turbare la mia gioia.

Poi Rob scostò la sedia, producendo un rumore stridulo, e sprofondò su di essa come se fosse finito al patibolo, e non in un'aula di liceo.

Non si era ancora ripreso dalla sua uscita dalla band, ma speravo che Phoenix sarebbe andato a parlargli e risolvere la situazione quanto prima.

«Come va?», chiesi, appoggiando un gomito sul banco e sorreggendomi lo zigomo con la mano.

In tutta risposta, Rob grugní.

«Lo prenderò come un sì, Miki, le cose stanno andando meglio, grazie per l'interesse», gli dissi sorridente.

«Invece del solito caffè nero, ti sei scolata arcobaleni stamattina?», brontolò.

Chiusi e riaprii la bocca.

«Cosa... io no... cazzo, una persona non può essere felice oggi giorno?»

Rob si appoggiò allo schienale della sedia, incrociando le braccia sul petto.

«Dì la verità, tu e Teseo vi siete fidanzati... non è vero?»

Fu in quel momento che realizzai di non saper cosa eravamo diventati. Sabato sera, infatti, dopo il bacio, non avevamo parlato molto. Ci eravamo fissati negli occhi come due stupidi innamorati, poi io gli avevo promesso che gli avrei scritto appena arrivata a casa e lui mi aveva baciato ancora una volta, solo perché ne aveva voglia e poteva farlo. Quando ero tornata in auto, mio padre aveva riso felice notando il mio sorriso, talmente luminoso da far invidia alle stelle.

E, quella notte, prima di addormentarmi, gli avevo mandato io il primo messaggio: Buonanotte <3. Lui mi aveva risposto con Buonanotte, mia dolce Miki <3 e il mio cuore si era sciolto come un ghiacciolo al sole.

Ma in tutto quel tempo, durante tutti quei baci e quei messaggi continui, non avevamo definito la nostra relazione.

Cazzo, cosa eravamo io e Teseo?

Aprii la bocca, ma non una parola venne pronunciata.

«No? Siete amici di letto, allora?»

Non risposi nemmeno a quello.

«Vi siete dati l'esclusiva?»

Qual era la risposta? Non la sapevo.

Solo una cosa era certa: non ero un'esperta in relazioni... Non capivo nemmeno se ne stavo iniziando una.

***

Quel pomeriggio, Teseo non potè venire a prendermi a scuola. Quindi, tornai a casa in fretta, mangiai alla velocità della luce un piatto di spaghetti al ragù, poi gli mandai un messaggio.

All'inizio, pensai di scrivergli un semplice Tutto bene?, poi riflettei sul fatto che sarebbe stato sospetto chiederlo quando glielo avevo domandato la mattina stessa. Dopo numerosi tentativi e correzioni automatiche del tutto fuori luogo, scrissi: Ti andrebbe di passare da me oggi pomeriggio?

How to charm Micol Esposito [Trilogia How To #1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora