Capitolo 35

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All of this silence and patience, pining and desperately waiting

My hands are shaking from holding back from all this (ha, ha, ha, ha)

Say my name and everything just stops

I don't want you like a best friend

Only bought this dress so you could take it off

Dress, Taylor Swift

Teseo faticava a dormire da giorni.

Si girava e si rigirava nel letto fin da quando era tornato a casa, quel giovedì sera.

Si sentiva elettrico, come se il suo cuore fosse stato riattivato dopo anni, tramite una scossa di defibrillatore. Si sentiva vivo.

Era impossibile per lui prendere sonno perché l'unica cosa a cui pensava era quanto la sua pelle fosse sensibile, a quanto le sue labbra necessitassero di un altro bacio.

Sapeva che Miki non avrebbe ceduto facilmente una seconda volta, ma ciò non gli impediva di sognarlo ogni notte nell'oscurità della sua stanza.

Nei suoi sogni, lui e Miki avevano di nuovo diciannove e diciassette anni e nessuno dei due negava all'altro il proprio tocco; Teseo poteva venerare Miki per tutto il tempo che voleva, senza che lei lo interrompesse.

Svegliarsi, però, era doloroso. Ogni mattina sentiva il freddo sul lato del letto in cui non aveva dormito e si chiedeva come fosse possibile, perché Miki era stata accanto a lui per tutta la notte.

Quindi, Teseo se ne stava sdraiato sul materasso a fissare il soffitto nella speranza di vedere la figura del suo primo amore comparire sulla soglia con addosso la sua camicia azzurra. Purtroppo, Miki non compariva mai e lui alla fine realizzava che era tutto frutto della sua mente perversa, che cercava di far felice il suo cuore inviandogli incubi travestiti da sogni.

Allora, si alzava e si preparava per andare a lavoro, cercando di ricordare la reale sensazione della pelle di Miki contro la sua, la reale forza del suo abbraccio e la reale morbidezza delle sue labbra, affinché il giorno successivo sapesse riconoscere la verità dalla finzione.

Non funzionava mai.

Puntualmente, il giorno dopo, si ritrovava a cercare Miki nel suo letto e poi nel suo appartamento fino a che non si arrendeva. A quel punto, rievocava i ricordi del loro ultimo bacio per non dimenticarseli la mattina successiva.

E così Teseo era costretto a rivivere lo stesso dannato momento da una settimana a questa parte.

Quel giorno, il trillo del cellulare lo destò dal suo stato confusionale, mentre guidava la sua decappottabile, diretto all'ospedale.

Si mise il telefono all'orecchio e rispose mentre faceva una svolta a sinistra.

«Pronto?»

«Teseo?» La voce di suo figlio lo risvegliò completamente.

«Zef? Stai bene?»

«Sì, sì, sto bene. Non preoccuparti», disse. «Mi stavo solamente chiedendo se avessi voglia di passare a prendermi a scuola oggi... è da tanto che non ci vediamo».

Merda. Zef aveva ragione. Si era allontanato.

Ma lo aveva fatto pensando che Miki avesse bisogno di tempo per superare quello che era successo... o forse perché lui non era così certo di riuscire a dimenticarlo.

How to charm Micol Esposito [Trilogia How To #1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora