Capitolo 33

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But I'm here in your doorway

I just wanted you to know

That this is me trying

This is me trying, Taylor Swift

A Teseo piaceva vestirsi elegante. Adorava il modo in cui il tessuto fresco della camicia gli sfiorava la pelle e come la giacca frusciasse ad ogni suo passo.

Non aveva avuto alcun dubbio, quindi, su cosa mettersi quella sera.

In quel momento, però, nei suoi abiti eleganti ci stava stretto. Non aveva mai immaginato che una cosa così potesse succedere, ma di fronte a quella folla di persone comode nelle loro tute si sentiva stranamente fuoriluogo.

Sia chiaro, non era la prima volta che si vestiva diversamente dagli altri (al liceo succedeva spesso perché pochi ragazzi preferivano i pantaloni eleganti o i jeans alla tuta), però era la prima volta che si sentiva strano per questo.

Forse perché in quella massa di persone conosciute ed estranee c'era anche suo figlio, e Teseo bramava ardentemente avere la sua approvazione. Nemmeno conoscerlo aveva frenato quel suo desiderio, anzi andava solo peggiorando.

Ma, quando Zef lo vide in mezzo al salotto dell'appartamento, sembrò che la luce del sole fosse riflessa nei suoi occhi, anche se era già sera e il sole era calato da un pezzo.

«Teseo, sei arrivato!», esclamò felice.

Non corse ad abbracciarlo, non erano ancora arrivati a quel punto, ma Teseo sapeva che non avrebbe aspettato ancora molto.

Era una persona molto affettuosa e non si faceva problemi ad abbracciare chi ne aveva voglia. Credeva che fosse essenziale che gli altri sapessero quanto li riteneva importanti ed un abbraccio era proprio il modo perfetto per dimostrarlo.

Ancora si chiedeva come fosse riuscito a conquistare Miki quando erano così diversi l'uno dall'altro, persino sotto quel punto di vista.

Teseo batté il cinque a suo figlio, che ricambiò con entusiasmo.

«Come va, campione?»

«La nonna ha fatto la lasagna!», fu l'unica cosa che disse, ma in quella frase si percepí tutta la sua contentezza.

«Wow, davvero? Da quanto mi ricordo, sono squisite!»

«È così! Sono la cosa più buona del mondo», concordò Zef.

Sentendo lo scambio avvenuto tra Teseo e suo figlio, Miki alzò lo sguardo dal piatto che stava ponendo sulla tavola. Al suo fianco Luca, che le stava parlando, rivolse al nuovo arrivato una lunga occhiata. Non sembrava molto felice di vedere Teseo a quella riunione di famiglia.

Paura di restare in panchina?, pensò Teseo, regalandogli un sorriso sghembo dall'altra parte del salotto.

L'unica reazione di Luca fu quella di stringere le labbra in una linea dura.

«Cos'hai lì?», gli chiese Zef, cercando di guardare oltre le sue spalle.

Teseo portò avanti la mano che teneva dietro la schiena, mostrando ciò che aveva portato.

«Tulipani arancioni, i preferiti di tua madre».

Miki stava preparando la tavola, che occupava quasi tutto il salotto, ma sorrise vedendo ciò che Teseo gli porgeva. Mise giù l'ultimo piatto e superò il lungo tavolo rettangolare per raggiungerlo.

Gli prese il mazzo di fiori dalle mani e se lo portò vicino al viso, respirando il loro profumo.

Era una scena che Teseo si era sognato molte volte in quei lunghi dodici anni. A volte, solo perché era un uomo particolarmente masochista, si ritrovava a comprare un bouquet di tulipani arancioni solo per poterli lasciare in una vaso sul comodino e svegliarsi vedendo i fiori che gli ricordavano il suo primo amore.

How to charm Micol Esposito [Trilogia How To #1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora