Capitolo 13

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Everyone needs love

You know that it's true

Someday you'll find someone

That'll fall in love with you

But oh the time it takes

When you're all alone

Someday you'll find someone

That you can call your own

But till then ya better...

My Michelle, Guns N' Roses

Sia chiaro, non ero un'esperta in amore, ma qualche bacio lo avevo dato anch'io.

Eppure, il primo dato a Teseo non l'avrei mai dimenticato. Ci avrei ripensato nelle notti di solitudine, quando la tristezza prendeva il sopravvento. Quando restavo sveglia fino a tardi perché avevo paura, paura di perdere anche lui. Quando mi svegliavo di soprassalto, convinta di avere ancora diciassette anni e che quel pomeriggio Teseo sarebbe venuto a prendermi dopo la scuola, come sempre.

In quel momento, non lo capivo. Non capivo perché quel bacio mi sembrasse diverso da tutti gli altri. Perché quelle labbra mi sembrassero più morbide a dispetto di tutte le altre, perché il suo profumo sembrasse avvolgermi come una coperta. Perché sentissi tuoni e lampi dentro lo stomaco e farfalle attorno al cuore. Perché tutto mi sembrasse più luminoso tra le sue braccia.

Non riuscivo a pensare: il sapore di Teseo mi dava alla testa.

Non sentivo più niente: ogni cosa attorno a me era ovattata, annullata.

Potevo concentrarmi solamente sulle sue labbra, sul modo in cui lambivano le mie, sulla sua mano sulla mia guancia.

Se all'inizio era insicuro di aver fatto la scelta giusta, non me ne accorsi.

Teseo baciava come viveva: con sicurezza, con determinazione, con arroganza. Leccava, mordeva, assaporava. E prendeva, prendeva e prendeva finché dovetti staccarmi per respirare.

Rilasciai un piccolo sospiro contro le sue labbra. Avevo ancora gli occhi chiusi, ma sentí la bocca di Teseo distendersi in un sorriso. Non riuscii a frenarmi: sorrisi anch'io.

«Wow», sussurrò.

Annuii, mordendomi il labbro inferiore. Non avevo niente di intelligente da dire.

Teseo mi accarezzò lo zigomo con il pollice, strofinandolo sotto il mio occhio con movimenti circolari.

«Mia dolce Miki, grazie di avermi regalato il bacio più magico della mia vita. Te ne sarò eternamente grato».

Sentii le mie guance tirare per quanto sorrisi. E non era da me. La Miki di un tempo non avrebbe mai reagito così ad un bacio.

Avrebbe dato la pacca sulla spalla al ragazzo che aveva rimorchiato ad una festa, gli avrebbe fatto un cenno di saluto e se ne sarebbe andata, spensierata.

In quel momento, invece? La Miki di quel momento sentiva lo stomaco attorcigliarsi all'idea di allontanarsi da Teseo, di non essere più avvolta dal suo calore.

Purtroppo, dovette farlo.

«Teseo! Amico!», gridò qualcuno alle mie spalle.

Teseo lanciò uno sguardo dietro di me e salutò con un cenno del capo la persona che lo aveva chiamato.

How to charm Micol Esposito [Trilogia How To #1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora