19.

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Hopper era un eroe, aveva salvato tutta Hawkins, era un personaggio pubblico, era preso come esempio ed era di ispirazione per tutti i novellini del corpo di polizia. Non sarebbe durata molto. L'avrebbero preso per pazzo ma Robin aveva ragione, non potevano fare tutto da soli. Non era giusto tenere all'oscuro i cittadini di un pericolo del genere.

Tutte le settimane, il comune organizzava una riunione al municipio per riorganizzare le risorse e contare i decessi. La riunione era in pieno svolgimento quando Hoppper, Joice, Steve, Robin, Nancy e Johnatan fecero irruzione. All'istante si voltarono tutti. Jim Hopper era morto. Sembrava avessero visto un fantasma. Come potevano dubitare dell'esistenza dei fantasmi? Come potevano quando l'inferno era la loro casa?
I poliziotti fecero per dire qualcosa ma lo sceriffo li zittì con un gesto. I sei salirono sul palco. Tra il pubblico vi erano persone di ogni età, vecchi compagni di scuola, colleghi e ragazzi dell'età di Mike e gli altri. Robin individuò immediatamente Vikie, vide subito i suoi capelli rossi, le sorrideva e quel suo splendido sorriso stonava con lo sfondo di tristezza.

Hopper inspirò profondamente, strinse la mano a Joice e cominciò a parlare.
<<Per prima cosa, sì, sono vivo. Sono vivo per miracolo e devo tutto alla splendida donna accanto a me. Sono successe così tante cose che non so nenache da dove iniziare ma so che se vogliamo anche solo una possibilità di vincere questa guerra dobbiamo smettere di far finta di credere cosa esiste e cosa no. Credetemi questa è roba che vi brucia i neuroni se state troppo a pensarci ma è tutto vero. Si dice che Hawkins sia l'inferno e io non credo che ci sia molta differenza. Ma sapete cos'è che cambia? Noi. Noi siamo vivi. Noi siamo puri. Noi abbiamo ancora speranza. Abbiamo ancora una possibilità se solo accettiamo l'incredibile.>>
<<Dunque è vero? Siamo maledetti?>> chiese una signora dal pubblico.
<<No. Hawkins lo è. Hawkins è un portale, che voi ci crediate o no, per una realtà parallela alla nostra, casa di mostri. Le ultime morti sospette sono state causate dal re di questo regno. Lui ha poteri telecinetici e controlla la mente delle persone.>> Hopper si aspettava che tutti ridessero a questo punto, invece non rise nessuno, non vi era alcun suono.
<<Barb, Bob, Chrissy, Fred, Eddie, tutti loro sono morti per colpa del sottosopra e dei suoi mostri, farò qualsiasi cosa per permettere che nessun altro muoia per questo, ma non posso agire da sola.>> disse Nacy.
<<Tu hai visto uno di questi mostri?>> chiese qualcuno dal pubblico.
<<Sì. Più di uno è più di una volta. Non sono tutti uguali. Ma sono tutti comandati da lui. Lo chiamiamo Vecna.>> le persone cominciarono a bisbigliare tra di loro per confrontarsi.
<<So che sembra assurdo, ma che altre opportunità avete?>> Johnatan intervenne. Parlò anche Steve << Possiamo aiutarvi, insegnarvi come funzionano queste cose e come proteggervi a meglio da queste creature, finora abbiamo combattuto da soli, ma ora il problema è troppo grosso, abbiamo bisogno dell'aiuto di ognuno di voi.>>
<<Pensateci>> disse Hopper <<Chiunque volesse ricevere più informazioni e fosse disposto a combattere, domani saremo qui>> poi scesero dal palco.

Vikie intercettò Robin prima che lei uscisse. <<È tutto vero?>> Robin annuì. <<hai visto uno di quei mostri? Hai affrontato tutto questo?>> Robin si grattò la testa. <<Già>> Vikie ci pensò un po' su e poi disse <<voglio combattere. Ti credo e voglio aiutarti, cioè...aiutare>> Robin non disse niente, rimase a fissarla senza avere la più pallida idea di come fare a parlare. Steve le venne in soccorso. <<Significa tanto, grazie, abbiamo bisogno di persone come te>> Lei sorrise. <<A domani>> riuscì a dire a Vicky, poi uscirono.
<<Se si innamora di te ti uccido>> Steve rise.

***

<<Stai da favola Max>> fece Dustin. La ragazza lo guardò male.
<<Cosa è successo?>>
I ragazzi si guardarono indecisi se parlargliene o meno.
<<Ditemelo>>
<<Vecna sta costruendo un esercito. Un esercito di Will. E noi vogliamo riuscire a trattenerlo da questa parte durante la battaglia per distruggere il cuore dall'altra parte.>>
<<Certo! Così i mostri collasseranno>> il viso le si illuminò, stava molto meglio.
<<Ho chiesto al dottore, dice che è un miracolo e che possono dimetterti tra due giorni>>
<<Fantastico, non vedo l'ora di vedere quel bastardo sciogliersi>>
<<Riposati>>

Tornando a casa si imbatterono per caso in un vecchio deposito, era il destino, era perforza il destino. Era pieno di attrezzi e tante altre cose utili per combattere. Dovevano dirlo agli altri.

***

<<Mi sento così inutile>> disse Will a Mike mentre stava a testa in giù, con le gambe ancorate al braciolo del divano e lo sguardo rivolto al soffitto. Mike era seduto accanto a lui, la testa abbandonata alla spalliera e le gambe che si muovevano incontrollatamente. Guardò il ragazzo. I capelli che toccavano il pavimento e il lieve rossore del troppo sangue alla testa. Gli tese le mani e lo aiutò ad alzarsi <<Hai fatto più di chiunque altro, ti meriti un po' di riposo>>. Will incrociò le gambe e guardo dritto verso Mike <<non quando il mondo sta per finire>>
<<Va bene, vedila così allora. Puoi stare un po' con me>> gli fece gli occhi dolci e Will si sciolse.
<<Pensavo di dirlo a mia madre. Non di noi...di te...non che ci sia qualcosa da dire...cioè...>> Mike rise e abbracciò l'altro.
<<Ho capito Will! Non ti preoccupare è tua madre, dovresti dirglielo. Tua madre è sempre così gentile e disponibile. Non c'è bisogno che sia io a dirti che capirà no?>>
<<Certo, non è dell'approvazione che mi proccupo, l'ha sempre saputo, credo. Non le è mai importato. Però parlarle...è...ecco è diverso.>>
<<Certo capisco.>>
<<La lista si allarga>> Will sospirò <<Non mi dispiace sai?>>
<<Lucas, manca lui. E Max. Poi tutte le persone importanti lo sanno.>> continuò.
<<Di te, almeno.>> disse Mike triste.
<<Scherzi? Ne hai parlato a tua sorella e con Steve e bhe...Undi lo sa. Se pensi che io lo so da tutta la vita e ancora non l'ho detto a mia madre>> Mike sorrise leggermente. Si sdraiò con la testa sulle gambe di Will.
<<Undi mi piaceva veramente. Non credo fosse tutto finto io...io non ci capisco niente Will. Forse mi sei sempre piaciuto ma quella con Undici, se anche fosse una parentesi, era reale.>>
<<Non farsi domande su chi si ama. È una cosa che ho dovuto imparare per non impazzire completamente. Luke ti direbbe qualcosa del tipo "ogni amore è giusto se è amore">>
<<Certo. Ma cosa sono?>> Era distrutto, era da giorni e giorni che non pensava ad altro, sentiva il bisogno di classificarsi, di dare un nome a quello che sentiva, pensava che sarebbe stato più facile affrontare tutto quanto.
<<Se è così importante per te... potresti essere bisessuale. Provare attrazione per sia per i maschi che per le femmine>> Mike ci pensò.
<<Sì, sì può darsi.>>
<<Potresti sposarti, avere una famiglia senza tradire te stesso.>>
<<Che importanza ha? Tradirei me stesso a prescindere se sposassi qualcuno che non amo>>
Il più piccolo si mise a giocerellare con i boccoli di Mike.
<<Sai che c'è? Non ha importanza. Probabilmente il mondo finirà tra poco. Sono Willsessuale. Questo basta?>>
<<Per me sì>> lo baciò. Mike si mise bene a sedere e approfondì il bacio. Will sussultò quando le mani dell'altro si appoggiarono sulla sua vita e Mike accorgendosene le porto tra i suoi capelli, accarezzandogli i collo. Entrambi sorridevano tra i baci.

La porta si aprì.
<<Oh cazzo>> suonò più "o casso" Era Dustin. Lucas aveva la bocca spalancata.
<<Porca puttana. Santo dio>>
<<E tutti i santi>> concluse Undici alzando gli occhi al cielo.
<<Lo sapevi?>> le chiese.
<<Non mi ha certo lasciata lui.>>
<<Cavolo. Lo sapevate anche voi?>>chiese rivolto a Dustin Erica e Luke.
<<Più o meno>> risposero. Luke fece l'occhiolino a Will.
<<Già. Bhe sono sempre l'ultimo a sapere le cose.>>
Will e Mike ancora non si erano mossi. Will era pietrificato, invece Mike prese in mano la situazione
<<Va bene, noi...>>si voltò verso Will. Cosa erano? Una coppia? Amici che limonavano?
<<Si piacciono>>concluse Undici al posto suo. Mike la ringraziò con lo sguardo.
<<Wow. Cioè, sapevo che Will ti sbava dietro da quando avevamo 6 anni ma...>>
<<fanculo.>> fece Will, Dustin, Luke e anche Undici si misero a ridere.

Dovete rassegnarvi al fatto che aggiornerò ogni morte di papa.

Ci Sei Sempre Stato Solo Tu ~ BylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora