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<<Quindi voi...mmm...state insieme? Da quanto?>>
<<Lucas!>> fece Dustin, a dirla tutta anche lui era curioso, ma non voleva pressare i suoi amici .
<<Cosa c'è di male? Pensavo fossimo migliori amici e invece sono l'ultimo a saperlo! Come se fosse qualcosa di poco conto poi.>>
<<Non puoi incazzarti con me!>>
<<Possiamo parlare? In privato.>> fece Lucas.
Will lo guardò, sembrava arrabbiato, ma non era l'aggettivo che più si adattava allo stato d'animo di Lucas. Luke dietro rideva.
<<Va bene>> rispose Mike.

Entrarono nella stanza di Undici.
<<Mi spieghi cosa cazzo ti salta in mente?>> Mike lo guardò basito.
<<Io...io sto cercando di capire. Non avrei mai pensato che...sì insomma...>>
<<Non me ne fotte un cazzo della tua crisi d'identità sessuale! Stiamo parlando di Will! Il nostro Will>>
<<lo so...>>
<<No, non credo. Non riesci nemmeno a dirlo. Non scherzavo prima. Lui è innamorato di te da tipo sempre. Ci ho messo un po' a capirlo ma è così. Ha sofferto. Ogni istante con te era una tortura e per quanto mi dispiacesse pensavo che la California fosse una cosa buona per lui.>>
<<Non lo sto prendendo in giro>> sibilò Mike a denti stretti.
<<È Will>>
<<Già, è Will. È sempre stato lui. C'è sempre stato. Ci sarà sempre. Mi rende una persona migliore>>
<<Su questo concordo>>
<<È sempre stato il mio posto sicuro. L'unica cosa che valeva la pena proteggere. Non sto giocando Lucas>>
<<Cazzo>>
<<Sì cazzo. Non avevo mai collegato tutto quanto. Ora sembra così chiaro>>
<<Bhe, ora che lui è tipo il tuo ragazzo, sono io il tuo migliore amico?>>
<<Nell'ultimo anno Dustin ha guadagnato parecchi punti.>>
<<Se lo fai soffrire ti spello vivo.>>
<<Undi? Come la vedi? Non ci parliamo molto. Come sta?>>
<<Lei...reagisce. È sempre stata una combattente e anche se ci soffre penso che sia più incazzata che triste.>> Lucas giocava nervosamente con le dita delle mani.
<<Lucas?>>
<<Cosa?>>
<<Cosa non mi stai dicendo?>>
<<I...io>>
<<Dillo!>>
<<Ci siamo baciati!>>
<<Voi due cosa?! Quando?>>
<<In quei 5 giorni. Stavate ancora insieme, mi sento uno schifo. Sia chiaro, io amo Max. Questa cosa con Undici è...è successa e basta>>
<<La ami.>>
<<Cosa? Chi?>>
<<Max. Hai detto che la ami. Non l'avevi mai detto.>>
<<Oh si bhe, è così. Non sei arrabbiato?>>
<<Non sono nella posizione di essere arrabbiato non credi? Non la biasimo per aver baciato qualcun'altro>>
<<È tutto apposto quindi?>>
<<Non so. È tutto apposto?>>
<<Sì. Certo.>>
Uscirono dalla stanza. Dustin origliava.
<<Congratulazioni amico>>
<<Ci stavi spiando?>>
<<Può darsi>>
Si misero a ridere tutti e tre.

<<Grazie>> disse Luke a Will, lui lo guardò interrogativo. <<non ho mai avuto degli amici, delle persone con cui sperimentare questi drammi adolescenziali. È come se fossi la mia guidia nella vita che non ho mai avuto>> Will sorrise.
<<In pratica mancano Hopper e tua madre e poi potrete sbaciucchiarvi in piena libertà.>> fece Erica.
<<Lo farò. Insomma lo dirò a mia madre. Devo farlo no? Anche se so che sa già. Per quanto riguarda Hop, bhe lui mi fa un pò paura>>
<<Non preoccuparti>>

Proprio in quel momento la porta si aprì ed entrarono gli altri.
<<Cos'è avete litigato?>>fece Hopper vedendoli separati.
<<No, noi ecco, parlavamo>> rispose Mike.
<<Va bene, sentite non mi interessa. Domani servirà la testimonianza di ognuno di voi. Dovrete spiegare a chiunque si presenti la minaccia che ci aspetta. Qualcuno sembrava determinato, qualcun'altro no. Domani vedremo. Max?>>
<<La dimettono tra due giorni. Sta benone. Abbiamo trovato un vecchio magazzino sulla strada. Ci sono molte cose utili>>
<<Bel lavoro>>

Will approfittò della pausa sigaretta di sua madre per andare a parlarle.
<<Ciao tesoro. Come stai?>>
<<Bene>>
<<Io...ci sono delle novità...e pensavo che...>> Will prese un respiro. Non sapeva esattamente cosa dire. Nessuno di quelli che lo sapevano l'avevano appreso direttamente dalle labbra di Will.
<<Tesoro, è tutto ok. Puoi dirlo>>
<<n...non è solo quello>>
<<no?>>
<<No, ecco...>>
La porta si aprì e Mike uscì fuori.
<<O cazzo!>> fece. <<Tu stavi per...non pensavo che...>> Disse Mike balbettando imbarazzato Will rise e Joice capì. Gli occhi le divennero lucidi alla vista di suo figlio così felice. Sorrise nel vedere negl'occhi di Mike lo stesso affetto che vedeve negl'occhi di Will.
<<Mamma?>> la richiamò Will preoccupato.
<<Oh ragazzi! Venite qui.>> li abbracciò entrambi.
<<Undici?>>
<<Mi sa che l'ha capito prima di me.>>
<<È una ragazza speciale>>
<<Si lo è>> confermò Mike.
<<Hopper è l'unico che non lo sa, gli altri in un modo o nell'altro l'hanno scoperto>
<<Bhe diciamo che non siete il massimo della riservatezza>> disse Hopper sul ciglio della porta. <<Devo rifarti il discorrsetto Wheleer?>>
<<No signore>>
<<Bene così, ora rientrate.>>

Fù una bella serata. Stava andando tutto per il verso giusto. Anche se incombeva su di loro una vera e propria catastrofe erano riusciti a risolvere tutto quello che si poteva risolvere.

La mattina dopo si svegliarono presto per andare al municipio. Non tutti erano certi che fosse un bene coinvolgere i cittadini ma tutti convenivano sul fatto che avessero bisogno di aiuto.
Erano tutti stressati, ripercorrere i propri traumi non era proprio la perfetta idea di mattinata.

Robin in particolare sembrava non riuscire a stare ferma, si aggiustava freneticamente i capelli e contorceva le mani.
<<Dio mio>> le disse Steve <<Sembri una ragazzina delle medie, rilassati>> Robin inspirò.
<<Ridimmelo>> Steve era confuso ma poi capì
<<Le piacciono le poppe, lo so. È così fottutamente chiaro. Il mio gay radar non sbaglia un colpo, ci ho preso con Mike e Will>>
<<Steve...>> Non finì la frase ma il ragazzo capiva bene a cosa alludeva.
<<Un piccolo inceppo capita>> risero entrambi.
<<Saremmo potuti essere felici>> disse lei.
<<Già>> rispose lui <<Ma a te piacciono le poppe, a Viky anche e sarete più felici di quanto noi non lo saremmo mai stati>>

Dustin e Erica si preparavano per spiegare al meglio tutte le parti scientifiche che gli altri avevano a malapena capito.
<<Andrà bene.>>
<<Non ci crederanno se non saremo abbastanza convincenti>>
<<non possiamo dire nient'altro che la verità>>
<<E allora diremo la verità>> Dustin le prese la mano, lei arrossì leggermente. Dustin provò una strana sensazione. Susy lo stimolava mentalmente, lo rendeva più produttivo e lo faceva sentire compreso ma non aveva mai sentito il brivido che sentì con Erica. Lasciò andare la mano della ragazza che con una scusa uscì dalla cucina.
<<Cosa era quello?>> Dustin si girò di scatto, Mike era lì che lo guardava.
<<Ha tredici anni>>
<<So quanti anni ha, non ci stavo mica provando>>
<<Se lo dici tu>> disse l'altro non troppo convinto <<Lucas ti ucciderebbe>>

<<Will>> lo chiamò Lucas <<mi dispiace se ti sono sembrato stronzo ieri sera. Voglio davvero che tu sappia che non ho niente in contrario, è solo che...Mike, non pensavo che sarebbe mai successo, stava con Undi e ho pensato che fosse confuso e che ti avrebbe fatto soffrire. Invece credo che sia abbastanza sicuro di questo>> Will sorrise.
<<lo spero>>

N.A.
Rieccomi, per ora dovrete accontentarvi di questo.



Ci Sei Sempre Stato Solo Tu ~ BylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora