1.

471 17 17
                                    

Will era seduto nel tavolo della cucina, da quando il mondo era andato a rotoli, il gruppo stava sempre unito. La maggior parte delle volte si riunivano a casa Byers, ovvero la vecchia casetta nel bosco in cui un tempo vivevano Undici e Hopper.
Non era molto grande, perciò era costretto a condividere la stanza con la sorella. Non la trovava una compagnia fastidiosa, voleva un mondo di bene a Undici, tuttavia, non poteva ignorare la fastidiosissima sensazione di doverla tenere alla larga.
Undici non aveva idea di cosa Will avesse passato, né di quanto avesse sofferto per causa sua.
Gli aveva portato via tutto quello che aveva, gli amici, la famiglia e...Mike.

Undi non aveva idea di cosa Will provasse per Mike, e il fratello non gliene faceva una colpa. Ma non riusciva a vederla dormire serenamente in quel letto, quello stesso letto in cui probabilmente aveva baciato LUI.

In quei pochi giorni, i rapporti tra Mike e Undici erano strani, se ne accorgevano tutti, dondolavano avanti e indietro tra momenti di pura felicità e momenti di imbarazzante distaccamento.

Non era imbarazzante solo per loro, era imbarazzante per tutti quanti quando la ragazza veniva completamente ignorata da Mike. Una volta, aveva provato a baciarlo e lui non si era mosso da dov'era. E più questo accadeva più il ragazzo si sentiva in imbarazzo. C'erano dei momenti in cui andava in totale blackout, non riusciva a pensare ad altro se non alla piega che aveva preso la sua vita. Era nella stessa casa con la sua ragazza e il ragazzo che...Will. E mentre il mondo fuori andava a puttane, Mike non riusciva a pensare ad altro che al suo disastro sentimentale.

Ogni giorno era peggio, si perdeva ad osservare Will disegnare senza nemmeno accorgersene ma quando incontrava gli occhi del ragazzo distoglieva immediatamente lo sguardo.

Era la terza riunione che facevano tutti insieme. Insieme a Will seduti sulle sedie c'erano Joice e Hopper si tenevano per mano così come Nancy e Jonathan, erano felici, perché nonostante il mondo stesse per finire erano insieme, potevano contare sulla persona che amavano.

Automaticamente lo sguardo di Will ricadde su di lui.

Mike era seduto sul pavimento, con la schiena appoggiata al divano, aveva la testa ribaltata all'indietro e questo metteva in risalto il pomo d'adamo, i suoi capelli ricci ricadevano all'indietro, gli occhi socchiusi. Era sexy da morire pensò Will. Ciò che non era sexy per niente, era la ragazza che gli si sedette immezzo alle gambe con naturalezza, Undici, appoggiò la testa su petto del ragazzo e non trattenne un leggero sospiro.

Quanto agli altri, erano sparsi per la cucina. Dustin, Steve e Robin parlottavano di qualcosa, ma Will non sentiva, non sentiva le parole, non sentiva il respiro irregolare di Lucas mentre si torturava le dita pensando probabilmente a Max. Si sentiva un estraneo, si sentiva un estraneo a casa sua con i suoi amici.

Voleva scappare, andare via, lasciarsi tutto alle spalle, dimenticarsi di tutto, si era stancato di vivere tutti i giorni lo stesso tormento. Ma non poteva, sua madre non avrebbe retto, non dopo tutte le perdite che aveva dovuto subire.

I suoi pensieri furono interrotti da Undici che si alzava e si metteva al centro della stanza, aveva indetto lei quella riunione di emergenza e ora tutti gli occhi erano puntati su di lei.

<<non possiamo sconfiggere Vecna, non così, ho recuperato i miei poteri, ma non posso sconfiggerlo da sola, non sono abbastanza potente>>

La tensione era palpabile, "non può arrendersi" penso Will, Undici era la loro unica speranza, e in quel momento la speranza era l'unica cosa a cui potevano aggrapparsi.

Tutti abbassarono lo sguardo, era come se avessero avuto una conferma, di una cosa che sapevano già.

<<Quindi ci arrendiamo?! Ci deve essere qualcosa che possiamo fare! Non possiamo lasciare semplicemente che Henry prenda possesso del mondo>>

Ci Sei Sempre Stato Solo Tu ~ BylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora