13.

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Mike rientrò. Dormivano tutti tranne Will, quando sentì i suoi passi si mise a sedere e lo guardò in faccia. Aveva pianto e non era stato abbastanza bravo da cancellare le prove, anzi, non si era proprio preoccupato di farlo.
Ora guardava Will, nella penombra della stanza con gli occhi che luccicavano per le lacrime, come per comunicargli quello che aveva appena fatto.
Will l'aveva capito, sin dal primo istante in cui era rientrato senza la ragazza, aveva capito che piangeva ancora prima che lo vedesse in viso, semplicemente dal modo in cui camminava. Mike non poteva nascondergli niente. Aveva passato troppi anni a conoscere ogni sua piccola cosa per non accorgersi di una cosa del genere, e proprio perché lo conosceva aveva capito quello che aveva fatto.

Gli occhi vennero lucidi anche a lui, era quello che desiderava, quello che aveva sempre sognato eppure ora che era accaduto era entrato nel panico.

Corse fuori non preoccupandosi nè di Mike nè delle persone che dormivano.

Trovò Undici in piedi proprio davanti all'ingresso, aveva gli occhi sbarrati come se nonostante tutto non avesse ancora realizzato quello che era appena sucesso o non lo ritenesse possibile. La tipica espressione che si ha quando si viene a coscienza della morte di una persona.

Era morto il loro amore e con quello anche una parte di lei. Will si considerava l'assassino, o peggio, il movente. Undici si buttò tra le sue braccia ed entrambi si strinsero forte. Quando si separarono, la ragazza si asciugò gli occhi e cominciò a parlare.
<<Voglio che tu sappia che non ce l'ho con te assolutamente. Come potrei Will? Ho fatto la stessa cosa a te dopotutto e tu sei sempre stato zitto. Non hai mai detto niente, non hai reagito minimamente per proteggere la mia felicità.
Non è colpa tua, non è colpa mia e nemmeno di Mike>>
Will non si mosse.
<<Non ho chiesto a Mike di lasciarti, nè mai lo avrei fatto. Non accadrà mai nulla tra di noi. Mai.>>
<<non importa. L'unica cosa rilevante, rilevante, non so da dove mi sia uscita, devo usarla più spesso. Comunque dicevo, l'unica cosa rilevante è che...Mike non mi ama e non voglio accanto a me qualcuno che non mi ami>>
Will sorrise.
<<Ti meriti qualcuno che ti ami e lo troverai. Sono sicuro.>>
Undici sorrise ma si rabbuiò subito.
<<Io, io ho bisogno di dirti una cosa. Non mi importa se Mike mi ha tradito o no...>> Lui arrossì.
<<Perchè io invece l'ho fatto.>>
<<Cosa?!>>
<<Ho baciato Lucas>>
<<Cosa?!>>
<<non lo volevamo. Nessuno dei due, lui ama Max e lo so. È sucesso e basta.>>
Will era scioccato, Undici e Lucas? Non pensava che sarebbe mai potuto succedere e invece...
<<Wow>>
<<Sul serio? Non hai nient'altro da
dire?>>
<<Speravi che ti dicessi che anche Mike ti ha tradito per sentirti meno in colpa?>>
<<Una cosa del genere, si. Ma il vero problema è Max. La mia migliore amica è in coma e io ho baciato il suo
ragazzo!>>
Will non sapeva che dire, aveva capito che Undici non voleva farlo e che era stato lo sconforto a prendere il soppravvento, sperava che lo avrebbe capito anche Max.
<<E lui?>>
<<Lui cosa Will? Lui ama Max e siamo due stronzi.>>
Undici guardava ancora Will con aria interrogativa, se lo sentiva che era successo qualcosa e pensava che sentirselo dire avrebbe alleviato il peso che la schiacciava da quel giorno.

Ma non era assolutamente pronta a Will che scoppiava a piangere e la pregava di perdonarlo.
<<Lui non c'entra niente è tutta colpa mia. Gliel'ho chiesto capisci? Sono una persona orribile, non so cosa mi sia preso. Ti prego perdonami, sei troppo importante per me. Ti ho odiata all'inizio, ma non potrei immaginare una vita senza di te. Lo dimenticherò, non succederà più ma non odiarmi>>

<<Non voglio che rinunci alla tua felicità Will. Mi passerà, mi passeranno i sentimenti per Mike e tornerà tutto come prima. Fino ad allora non voglio più sentirti parlare di questo.
Ti voglio bene anche io Will, moltissimo, ma credo che sia meglio se mi state lontani entrambi>>

Non poteva fare niente, Undici aveva ragione. Voleva i suoi spazi.

Tornarono dentro e ognuno andò nel proprio giaciglio.

La mattina dopo nessuno dei tre si rivolse la parola. Undici ignorava i due ragazzi e Will tentava di evitare Mike.
Undici non si mostrava sconvolta, appariva serena, come tutti i giorni, con l'eccezione che si teneva alla larga da Mike.

Mike invece non sapeva che fare. Si era lasciato con Undici, non stavano più insieme e non ci sarebbero più stati. Era stato principalmente per Will, il ragazzo aveva detto di amarlo e Mike si era reso conto di provare lo stesso. Allora perché non era cambiato niente?
Era un giorno come gli altri eppure era tutto diverso. Né Will né Undici gli rivolgevano la parola. Non sapeva neanche lui che cosa pensare.

<<Non so, forse pensavo che una volta lasciata Undici, io e Will saremo stati felici e invece nemmeno lui mi rivolge la parola>> confessò quella mattina a Steve.
<<È comunque sua sorella Mike! E ora sicuramente è arrabbiata anche con lui. Si sente in colpa ed è sicuramente spaventato. Non è così semplice. Non è facile per quelli come voi>>
<<lo so. Ma tutti sanno che lui è gay! apparte il fatto che l'ha confessato tutti in città lo dicono. Almeno saremo felici no?>> disse Mike.
<<La gente può dire quello che vuole, credo che ormai ci sia abituato, ma tu, tu non hai idea di cosa significhi vivere la vita che ha vissuto lui. Hai sicuramente avuto una vita più facile, meglio per te ma non sai a cosa stai andando incontro. Ti credevi etero fino a qualche giorno fa!>> Steve pensava che Mike non capisse, ma lui capiva eccome. Non al cento per cento e quel poco che sapeva era terrificante, ma era ancora più terrificante vivere nell'ombra.
Avrebbe combattuto e se avesse perso delle battaglie avrebbe combattuto ancora di più, ma non si sarebbe mai abbandonato ad una vita prestabilita.

Non avrebbe mai sposato una bellissima donna giovane, non avrebbe comprato una casa in periferia né avrebbe tirato su una perfetta famiglia di sconosciuti. Non sarebbe stato suo padre.
Mike voleva essere felice e basta, amare la persona che amerà, sposarla se possibile e poi chissà, sicuramente il resto l'avrebbe scoperto in seguito.

<<E se decidessi che ne vale la pena?>>
<<Mike non so cosa dirti, la vita è tua e sei in grado di prendere le redini>>

<<E se decidessi che ne vale la pena?>> chiese a Will qualche ora dopo appena essere riuscito a stare qualche minuto solo con lui.
<<Mike, io...io non so che dire.
Ho sempre pensato che sarei rimasto ad amarti in segreto tutta la vita! E ora questo e io non so più cosa sia giusto.>>

Mike si guardò intorno, poi si allungò verso di lui e posò le labbra sulle sue.
Un solo secondo, un solo istante, Will rimase stupito.
<<Allora? Ti è sembrato sbagliato?>>
Will rise, era una cosa stupida che avrebbe potuto fare solo il suo Mike.
<<Non so, forse dovresti riprovare>>
Si stupì del suo stesso coraggio.
<<Sono serio Will, mi piaci, forse anche più di quello che penso.>>
Will sorrise, come poteva non farlo? Si stava realizzando il suo sogno.

Eppure il mondo stava ancora per finire.

N.A.
Come state?
Finalmente ho aggiornato

Non so, a me non convince un granché, sento che manca quel qualcosa che...bho non so.
Voi che ne pensate?

Ci Sei Sempre Stato Solo Tu ~ BylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora