11.

230 8 48
                                    

Erano entrati dentro e l'atmosfera era talmente dolce da far venire la nausea, soprattutto a Luke.
Lui non aveva mai trovato l'amore una cosa di molta importanza. L'amore per la sua famiglia gli bastava. Da ragazzino, però, non la pensava così, a 13 anni prese la sua prima cotta, era fuggito dal laboratorio qualche anno prima e da allora viveva dove la natura gli permetteva. Era inverno e il bosco di Hawkins era freddo, molto freddo. Non importava quante magliette lui portasse, il freddo si insinuava dentro le sue ossa e gli pizzicava la pelle.

Fu allora che lo vide, un ragazzo, forse un anno più grande di lui. Era alto moro con dei lunghi capelli ricci che fuoriuscivano da un berretto di lana. Aveva le labbra arrossate dal freddo, gli occhi lucidi. Il suo intero corpo era inghiottito da un larghissimo cappotto marrone con qualche toppa color crema qua e là. Sembrava vecchissimo, eppure il piccolo Luke avrebbe fatto qualsiasi cosa per averlo.

Ma si sorprese nel notare che non era solo il cappotto a risvegliare in lui desiderio. Si sorprese nel notare quanto desiderasse essere notato, quanto desiderasse che quel ragazzo lo guardasse e lo riscaldasse col suo corpo, ma non fece alcun tipo di rumore, rimase solo ad osservarlo, nascosto dentro ad un cespuglio.
Arrivarono altri due ragazzi più grandi, Luke ne era terrorizzato ma il ragazzo riccio non sembrava averne paura, si frugò nelle tasche dal cappotto marrone e ne estrasse due bustine contenenti una curiosa polvere bianca. Le mise sulla mano di uno dei due ragazzi più grandi e questo gli consegno una busta. Il riccio vi sbirciò dentro e fece segno al ragazzo di andarsene.
Una volta che i due se ne furono andati, finalmente rivolse il suo sguardo a Luke.
<<Da quanto tempo guardi?>> chiese e Luke si innamorò della sua voce.
<<i..io>> balbettò sia per il freddo che per l'imbarazzo.
<<Sai che c'è? Non importa. Ognuno ha il suo modo di sopravvivere e mi sa che siamo messi male entrambi.>> rise e Luke si innamorò della sua risata.
<<hai freddo?>> il riccio liberò la sua chioma e diede a Luke la cuffia di lana.
Luke sorrise grato dopo essersela infilata, il ragazzo gli sorrise a sua volta e poi se ne andò.

Per anni Luke aveva ripensato a quel momento, al suo primo amore. Gli aveva dato la forza di reagire. Si era alzato e aveva camminato per giorni fino al deserto. Lì finalmente aveva trovato delle persone che lo avevano preso con sé, gli avevano dato una casa, un lavoro e tutto l'amore di cui aveva bisogno.

Non aveva mai dimenticato il ragazzo, aveva conservato il berretto e ogni tanto lo rivoltava per leggere le lettere scritte a penna sull'etichetta solo per sentire il brivido del suo nome sulle labbra.

EDDIE.

Dopo di lui non aveva amato nessun'altro, qualche scopata, qualche bacio ma niente di serio.
Accalappiava uomini nel deserto cazzo, loro non l'amavano e lui certo non amava loro.
Neanche i suoi nuovi genitori si amavano molto, non si vedevano quasi mai, il padre lavorava in officina e la madre al baretto, si vedevano solo durante i pasti e quando si vedevano litigavano.

Perciò, tutto l'amore che albergava in quella stanza Luke non l'aveva mai visto.
Joice abbracciava Will mentre Hopper abbracciava lei da dietro.
Nancy sorrideva e parlava con Steve seduta sulle gambe di Jonathan.
Undici non si era staccata da Mike nemmeno un secondo e il ragazzo non sembrava entusiasta. Luke era arrabbiato, vedeva quanto la sorella amasse Mike, chiunque lo vedeva ma aveva visto anche la sua gelosia per Will e il modo in cui si occupava di lui. Le avrebbe spezzato il cuore e Luke non poteva permettere che accadesse.

Si avvicinò alla coppia e interrompette il contatto.
<<Senti riccio sparisci, devo parlare con mia sorella>>
Parlarono tanto di quello che era sucesso quando si erano separati.

Intanto Mike si allontanò e andò da Will.
<<Possiamo parlare?>>
Will lo guardò e annuì.
Uscirono fuori e si sedettero sulle gradinate all'ingresso della casa.
<<Senti Will so che non vuoi parlarne ma mi sento davvero uno schifo.>>
<<Tu ti senti uno schifo?>>
<<Non riesco nemmeno a guardarla in faccia cazzo>>
<<Cosa vuoi che ti dica Mike. Digli la verità se ti fa sentire meglio! Digli che mi hai baciato per pena, perché in un momento di follia te l'ho chiesto e tu non hai potuto dire di no perché stavo male>> sputò Will. Mike lo guardò.
<<Se c'è una cosa in cui è capace Undici e capire chi mente.>>
Will arrossì fino alla punta delle orecchie.
<<Ho paura Will. Ma so che la cosa migliore è lasciarla. Non lo faccio per te o per me è meglio per lei>>
<<NO>> era impazzito? Era il suo più grande desiderio.
<<Cosa?>> Mike guardò Will stupito.
<<Non puoi. Non ora. Lei ha bisogno di te e noi abbiamo bisogno di lei.>> Mike non capiva.
<<Intendo dire che lei ti ama davvero e che se tu le spezzassi il cuore ne soffriremo tutti le conseguenze>>
<<La prenderei in giro, sarebbe peggio>>
<<No, tu...tu sei solo confuso, non buttare tutto al vento per uno stupido bacio, puoi avere un futuro>>
<<Non voglio avere un futuro basato su una bugia>> Mike era serissimo ma Will rise ugualmente.
<<Mike cresci. Sai quante sono le famiglie felici? Poche, veramente poche. Ma almeno hai la possibilità di viverla serenamente Mike, la tua vita. Non buttarla al vento.>>
Mike guardò Will, i ragazzo era serissimi e anche con gli occhi lucidi continuava a battersi per la sua tesi.
Non è giusto, un ragazzo di 15 anni non dovrebbe preoccuparsi di cose del genere, dovrebbe pensare a vivere l'attimo non cominciare a programmare la più grande farsa della sua vita, ovvero la vita stessa.
Mike e Will dovevano vivere e basta e invece erano costretti a pensare troppo e ad avere paura del loro stesso futuro.

Will sapeva che per lui non c'erano possibilità, non riusciva nemmeno a concepire l'idea di sé stesso con una ragazza, si era rassegnato all'idea di una vita passata a nascondersi ma Mike, Mike secondo Will aveva una possibilità. Secondo Will poteva vivere una vita felice, doveva.
Mai e poi mai avrebbe chiesto a Mike di rinunciare alla sicurezza che gli offriva la vita.
<<E la tua di vita, non ti importa della tua?>> Mike era preoccupato per Will ma il ragazzo ormai era abituato ad avere quei pensieri.
<<Starò bene se tu starai bene>>
Poi si alzò e tornò dentro lasciando Mike all'ingresso. Non l'aveva fermato, era rimasto immobile con le lacrime che irrimediabilmente gli scorrevano sulle guance. Era quello il futuro che avrebbe avuto Will? Che avrebbero avuto tutti quelli innamorati di una persona del loro stesso sesso? Era quello il futuro che lo attendeva?

N.A.
Che dire amo con tutta me stessa incasinare le coppie, dopo quell'orribile bacio tra Undi e Lucas, scopriamo importanti dettagli sul passato di Luke.

Ho già alcune idee per la sua vita sentimentale, si accettano scommesse.

Che ne pensate del nuovo capitolo?
Lo so è un po' cortino.

Ci Sei Sempre Stato Solo Tu ~ BylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora