Capitolo 11

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Sarebbe da stupidi, non credi? Passare una vita intera a desiderare qualcosa senza mai agire.
Dal film Blow

Quando arrivai in spiaggia la festa era già cominciata così mi diressi al chiosco delle bibite per salutare velocemente Dylan.
Quest'ultimo di molto felice di vedermi e mi offrì un sex on the beach.

-Sei sola anche stasera?- mi domandò notando come fossi arrivata da sola.

-Pensavo che avrei trovato qui gli altri, invece sembrano essersi smaterializzati- asserii, guardandomi intorno.

Dei miei amici e mio fratello nessuna traccia.
Pensai che fosse perché era una festa organizzata da alcuni kook e che quindi avessero preferito non partecipare, ma non sarebbe stato in stile pogues e soprattutto in stile Jj.

-Mi spieghi cosa c'è tra te e Rafe?-

La domanda di Dylan mi colse completamente alla sprovvista. Strabuzzai gli occhi mentre sorseggiavo il mio drink senza neanche fare una pausa.

-Che cosa?!-

-Andiamo, lo vedo come vi guardate anche se non vi parlate più di tanto. In pubblico- sottolineò le ultime due parole.

-Ti assicuro che non c'è niente- risposi biascicando poiché il drink stava già facendo effetto dal momento che non avevo cenato.

-E allora perché poco prima che arrivassi ha picchiato Topper gridandogli di non toccarti mai più e ha urlato a Kelce di non avvicinarsi a te?-

-Cosa?!-

Non potevo neanche immaginare che Rafe fosse capace di fare una cosa simile e soprattutto senza alcun motivo.
Poi mi ricordai che anche Dylan mi aveva chiesto di uscire e io lo avevo detto a Rafe mentre provavo a farlo ingelosire senza grandi risultati.

-Ehm...- farfugliai guardando il ragazzo che mi stava di fronte e che capì al volo.

-Sì, stava venendo anche da me, ma prima che aprisse bocca gli ho detto che non saremmo usciti assieme. Mi dispiace ma non voglio essere tirato in mezzo se tra voi c'è qualcosa.-

Tirai un sospiro guardandomi intorno ma senza vederlo e, come se mi leggesse nel pensiero, Dylan mi disse che era andato verso l'interno della spiaggia per stare da solo, lì non l'avrebbe di certo visto nessuno.
Lo ringraziai e mi decisi ad affrontarlo una volta per tutte, mi doveva delle spiegazioni e se non me le avesse date io avrei insistito affinché lo facesse.

Non appena arrivai dietro a delle erbe alte vidi la sua sagoma china e seduta sulla sabbia che guardava il mare.
Lo raggiunsi da dietro e mi sedetti accanto a lui.
Il suo volto si girò verso di me e nei suoi occhi lèssi tanto dolore da farmi stare male.

-Che ci fai qui Jenny?-

-Volevo parlarti.-

Rimase in silenzio per un momento senza saper bene come reagire, ma poi un un ghigno si dipinse sul suo bellissimo viso.

-Sei qui solo perché sei ubriaca o perché ti diverti a prendermi in giro. Vattene.-

Strisciai più vicino a lui tanto da far sfiorare le nostre mani, provocando una scossa che si propagò per tutto il corpo facendomi venire la pelle d'oca.

Palpiti | Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora