Capitolo 20

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Ormai siamo alla fine purtroppo, manca veramente poco e poi passerò ad una storia su JJ.
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Mi svegliai a ora di pranzo, bere così tanto stava iniziando a rincoglionirmi parecchio

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Mi svegliai a ora di pranzo, bere così tanto stava iniziando a rincoglionirmi parecchio.
Quando scesi al piano di sotto trovai la stanza completamente deserta e sospirai. Rafe doveva essere fuori e sparai con tutta me stessa che non stesse facendo niente di illegale.

Mentre stavo mangiando lo yogurt la porta di casa si aprì e fece il suo ingresso Topper, con un sorriso a 32 denti. Mi guardò un po' perplesso, ma poi venne a sedersi al tavolo insieme a me senza comprendere cosa stesse succedendo.

"Non capisco" cominciò "che ci fai qui?"
"Sempre un signore sei" lui in tutta risposta mi guardò con aria interrogativa, di sicuro non si immaginava che io e il suo amico avessimo risolto così velocemente.

I suoi occhi mi osservarono un po' troppo a lungo, soffermandosi in particolar modo sulla maglietta di Rafe che avevo addosso. Mi copriva abbastanza ma le mie gambe erano completamente nude e non indossavo i pantaloncini.

"Per caso tu e Rafe...?"
Annuii godendomi la sua espressione piuttosto stupita, chissà che non si aspettasse che io e lui potessimo concludere quello che avevamo iniziato.

"E quando?"
Cristo stava iniziando ad essere insistente.
"Ieri sera alla festa" mi alzai per pulire la tazza e il cucchiaino "ma tu mi sembri dispiaciuto"
Avevo deciso di provocarlo non so neanch'io per quale motivo.

Si appoggiò con i gomiti al bancone della cucina senza smettere di guardarmi. Forse aveva capito che volevo metterlo alla prova e avrebbe cercato in tutti i modi di non abboccare.

"Io ora devo proprio andare" lo salutai lasciandogli un bacio sulla guancia che lo colse parecchio alla sprovvista, poi salii in camera di Sarah, dove avevo le mie cose, e mi vestii pronta per uscire.

Anche se faceva dannatamente caldo avevo deciso di camminare fino alla chateau di John B sulle mie gambe, la mia bici era ancora mal funzionante e non avevo una moto a disposizione.
Tra le tante cose da fare dovevo anche avvertire Barry che avrei liberato nuovamente casa sua, anche se non pensavo di essere più di tanto un peso per lui.

Palpiti | Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora