Capitolo 5

5.3K 140 73
                                    

Eppure, spesso, chi sembra essere un mostro è solo un essere umano che si è sentito così solo a lungo, che ha perso la speranza e si è arreso alla propria oscurità.
Tahereh Mafi

La mattinata trascorse come al solito, niente di nuovo in vista se non un'amicizia consolidata più che mai.
Il trio si era ricomposto, Sarah, Kiara ed io, finalmente potevamo dire di essere di muovo amiche.
Una sensazione migliore penso di non averla provata mai.

«Chi è quello che ti fissa?»

Seguii lo sguardo di Sarah per arrivare a scorgere Dylan.
I suoi occhi scuri si illuminarono e mi rivolse un sorriso mentre si allontanò una ciocca di capelli castani dagli occhi.

«Oh, è solamente Dylan.»

«E a me sembra stracotto di te» aggiunse Kiara lanciandogli un saluto che lui ricambiò.

«Lo pensa anche mio fratello.»

Sarah sorrise. «E tu cosa pensi? Intendo anche di lui.»

Il terzo grado era appena cominciato, mi maledii per aver scelto di andare in spiaggia e sedermi così vicino al chiosco delle bibite.

«Penso che sia un buon amico e che voi dovreste farvi gli affaracci vostri» dissi sorridendo per cercare di farle desistere, ma invano.

«Perché non vai lì e parlate un po'? È molto carino.»

Guardai la mia amica bionda e scossi la testa. «Vediamo poi cosa ne pensa John B.»

«Oh no ti prego!» mi supplicò ridendo anche ad entrambe sapevamo che non c'era competizione tra i due, Dylan avrebbe perso in partenza.

Con mia grande fortuna persero l'interesse in pochissimo tempo, forse anche perché avevano intuito che a me lui non interessasse e che forse sarebbe stato meglio concentrarsi su altri soggetti.
Kiara non mancò di ricordarmi che lui però era un kook e avrei potuto sfruttarlo a mio favore per qualsiasi cosa. La ringraziai per il suggerimento anche se l'idea non mi piacque affatto, ma non glielo dissi per evitare di fare la moralista.

«Devo andare o i miei mi metteranno in punizione» ci salutò la mora.
Noi ricambiammo il saluto rimanendo distese sui nostri teli.

«Jenny?»

Voltai la testa verso Sarah. «Sì?»

Tirò un sospiro come a cercar di trovare le parole giuste prima di riprendere.

«Non trovi che Rafe sia strano?»

«Intendi più di quanto non lo sia normalmente?» scherzai e lei abbozzò un sorriso.

«Sì okay, ammetto che non sempre sia normale, ma non lo so ha qualcosa.»

Riflettei per un attimo e mi tornò in mente la scenetta a cui avevo assistito.
Tuttavia non sapevo se avessi dovuto metterla al corrente o meno, così decisi di raccontarle di come suo fratello e Barry si fossero picchiati senza tralasciare un minimo dettaglio.

«Dici che si sia indebitato?»

La guardai negli occhi e lessi tutto il dolore che stava provando in questo momento.
Poi pensai che se Jj fosse stato al posto di Rafe avrei provato esattamente la stessa cosa.

Palpiti | Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora