Capitolo 12

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In quel sorriso c'era il senso di tutto quello che stavo cercando.
Alessandro D'Avenia

Quando mi svegliai mi sentii incredibilmente in imbarazzo.
L'alcol che mi aveva resa coraggiosa la notte precedente ormai non sortiva più alcun effetto, e io mi ritrovavo nel letto di Sarah con Rafe nella camera poco più in là.

Mi alzai dal letto silenziosamente e indossai i miei vestiti che avevo appoggiato su una sedia, poi mi fiondai sulla porta per andarmene via il prima possibile.
Non ero abituata a dover fuggire la mattina così presto pur di non farmi vedere da un ragazzo, un ragazzo che con ogni probabilità mi piaceva anche.

Stando attenta a non fare alcun rumore, mi accostai al primo gradino, tirai un sospiro di sollievo, e pregai che il legno sotto i miei piedi non scricchiolasse.
Quando arrivai alla porta principale la mia mano si appoggiò sul pomello e la aprii fiondandomi fuori.
Non appena mi ritrovai all'esterno della villa affrettai il passo, respirando l'aria fresca che mi circondava e senza voltarmi indietro proseguii lungo la mia strada.

Riposi la maglia di Rafe sul mio letto e mi soffermai a guardarla. Perché l'avessi presa prima di scappare a gambe levate proprio non riuscivo a spiegarmelo, ma mi piaceva l'idea di poterla indossare per dormire e di poter sentire il profumo di quel ragazzo che tanto volevo odiare ma che non riuscivo più a farlo.
La porta di casa si aprì e poi venne chiusa sbattendo con forza.

-Merda, merda, merda!-

Andai in soggiorno dove c'era mio fratello, mi sembrò un poco agitato mentre si passava le mani sul viso.

-Che ti prende?-

-Sono un coglione madornale Jenny.-

Alzai gli occhi al cielo avviandomi verso la macchinetta del caffè per prepararmene una tazza piena fino all'orlo.

-Questo già si sapeva, ma ora dimmi qualcosa di nuovo.-

-Tu ridi ma non sai che cagata ho fatto...-

-Sicuramente meno cagata di quella che ho fatto io ieri sera- esordio, ma vedendo come lui si fosse fatto curiosa cambiai subito discorso. -Forza dimmi che hai combinato stavolta.-

Mio fratello socchiuse i suoi occhi azzurri facendo un lungo respiro. Il re del melodramma.

-Ho baciato Kiara.-

Mi sforzai di non scoppiare a ridere ma non riuscii a trattenermi a lungo come avrei voluto invece fare.

-Era anche ora direi! Ormai mancavate solo voi due a capirlo quanto vi piaceste!-

-No smettila! Sono stato da lei ieri notte e stamattina sono scappato perché avevo paura delle conseguenze, insomma non saprei affrontare un discorso con lei.-

Mi sorpresi nel constatare quanto io e mio fratello fossimo davvero simili, ci era successa la stessa identica cosa ed entrambi avevamo reagito allo stesso modo.
Sorrisi debolmente alla sua affermazione, ma il sorriso mi sparì completamente quando sentimmo bussare alla porta e soprattutto quando Jj la andò ad aprire.

-Che ci fai tu a casa nostra?-

Il tono di mio fratello era forte e chiaro e manifestava tutto il suo orrore nei confronti del ragazzo che si trovò davanti.

Palpiti | Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora