Un azione, una conseguenza nefasta.
Mani impregnate di sangue.
Un umano, che ormai aveva perso tutto, viene chiamato a sorpresa nel mondo dei pokemon. Una richiesta di aiuto da parte di un Pokémon Rosa che sembrerebbe essere inseguita da un immenso...
Questa Storia è per SVGARWINGSche mi ha supportato e mi sta supportando e darà inizio alla carrellata di storie per voi fan. Non avete idea di quanto mi ha richiesto fare questa storia. Ma vedrete che tornerà una pubblicazione normale, si spera.
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Camminare nella notte, al ritorno verso la propria famiglia per annunciare una svolta per la propria vita.
Un'occasione per diventare qualcuno, per avere la possibilità di salvare, di essere utile, di riuscire a farsi valere.
Sentimenti che si albergano nel cuore di una Pokémon che correva nella notte, dopo aver attraversato il monte Saliscendi. Poter vedere il sorriso di un Pokémon salvato, sicuramente non aveva precedenti, la consapevolezza di essere riuscito a salvare qualcuno, regalava molta autostima.
Stava attraversando una foresta e non temeva l'oscurità, era cresciuta in quel modo, capace di esserne avvolta senza sofferenza. Improvvisamente si fermò, non per emergenza o altro ma per stendersi vicino a un albero per poter mangiare una bacca.
Era il suo modo di recuperare le energie, nel mentre i suoi pensieri genuini e dolci, andavano ai Pokémon che aveva conosciuto durante quella giornata.
Il Pokeparadiso, un progetto meraviglioso, che lasciava la possibilità ai Pokémon di ricostruirsi una vita con il sorriso, ignorando le difficoltà del passato. La Pokémon conosceva Gurdurr o almeno, ne aveva sentito parlare. Al di fuori di Villaristoro tutti lo definivano come un doppiogiochista malvagio, in grado di sfruttare i Pokémon per il proprio tornaconto personale.
Invece avevano avuto una discussione normale, anzi il Pokémon Forzaimmane si era rivelato davvero gentile e disposto a soddisfare ogni cosa a cui corrispondeva il suo lavoro.
Aveva capito che qualcosa era accaduto, qualcosa era cambiato quando aveva incominciato a parlare con quel Froakie, che la faceva sentire come la benvenuta in quel luogo, cosa che le era stata concessa solo nel luogo in cui era cresciuta. E dire che aveva viaggiato così tanto, forse non riusciva a trovare un vero e proprio senso di appartenenza.
Non era mai stata considerata più di tanto ma in quel momento era diverso, qualcosa era accaduto, qualcosa stava cambiando. Una buona sensazione? Solo il destino poteva dirlo, il destino sapeva tutto, il destino calcolava la tua vita fregandosene di tutto.
Salvare è un qualcosa che si può fare per migliorare anche la propria vita, per poter vedere il sorriso, la speranza e tutte quelle sensazioni che magari non erano comuni. Sono cose da ripetere e ripetere, anche un milione di volte.
Eppure la mente della Lopunny, era sempre rivolta al luogo in cui era cresciuta, in mezzo alle ballate sotto la luna piena. Movimenti delicati che facevano parte di un rito speciale, come se fosse una vera e propria religione.
