VI: Il Team Paradise

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Una notte piacevole e silenziosa è quella che passarono Orin e Luna dopo quella lunga missione per il salvataggio di Dunsparce. Certamente non era un tipo coraggioso ma era stata proprio la sua determinazione a convincere la Ralts a farlo unire al team.

Il Terraserpe aveva accettato senza neanche pensarci troppo, galvanizzato dalla possibilità di poter aiutare Pokémon in difficoltà. Era il suo più grande desiderio e finalmente poteva essere avverato. Erano successe tante cose durante quella battaglia e non si può dire che fosse stata facile ed erano arrivati stremati a casa.

Dunsparce e Emolga ne avevano subito approfittato per prendere una stanza da Swanna, almeno per quella notte. Si sarebbe occupato di trovare casa il giorno dopo, probabilmente grazie proprio all'aiuto di Gurdurr che ormai si era messo al servizio di tutti coloro che riguardavano il pokeparadiso e aveva altro in mente per aiutare.

La zona che circondava l'area della casa era bloccata da numerosi ostacoli che non permettevano la costruzione di strutture. Andava trovata una soluzione al più presto altrimenti non si andava avanti.

Per quanto riguarda Virizion...

Beh lei aveva già una sottospecie di casa, di solito passava per Villaristoro per poco tempo per poi ripartire subito, andava sempre alla ricerca di Dungeon per trovare qualcosa che soddisfacesse la sua voglia di esplorazione ma spesso risultava un fallimento e girava un po' tra le varie città, pagando varie locande per poche notti.

Era tormentata dal suo segreto, il suo obiettivo era di andare in un luogo ben specifico che non aveva mai rivelato a nessuno, tranne a suoi lontani conoscenti che aveva conosciuto tempo prima. Conoscenti e non amici. Aveva deciso di unirsi al team dei due neo arrivati di Villaristoro per provare a potersi fidare di nuovo. Ma era difficile, le parole fanno male all'anima e lei non riusciva a dimenticate quelle orribili cose che aveva letto.

<<La nostra amicizia è finita!>>

Quella frase la turbava ma chi le aveva detto cose del genere? Da quel momento non si era fidata più di nessuno, rifiutava tutti con il suo tono freddo e distaccato ma l'aver messo in difficoltà un Pokémon debole fisicamente e mentalmente, le aveva detto quella spinta. Inutile dire che anche l'intervento di Gurdurr l'aveva aiutata nella sua decisione di provare a fidarsi.

Le sue parole su Orin e Luna le erano state molto d'impatto. La Pokémon prateria conosceva il Forzaimmane e non credeva che qualcuno sarebbe stato in grado di cambiarlo. Eppure qualcuno ci era riuscito. Che sarebbero riusciti a cambiare anche lei? Solo il tempo poteva rispondere a questa domanda. La fiducia che mostrava fino a quel momento, era quasi nulla. Certe volte neanche riusciva a dormire per la tristezza che provava nel profondo nel cuore ma, tutto quello, aveva lasciato spazio al senso di colpa di aver rischiato di mettere in pericolo qualcuno di debole, ma dalla gentilezza immensa. Eppure, caso volle, che quello stesso essere debole l'abbia salvata nella brutta situazione in cui si era messa con i suoi compagni di battaglia.

Il giorno arrivò lentamente, quella dormita ci voleva per tutti, così da essere pronti a passare all'azione. Inutile dire che tutti erano curiosi di scoprire cosa il destino avesse in serbo per il loro ruolo di avventurieri ma nessuno ne avrebbe mai parlato, soprattutto per scaramanzia.

Orin fu il primo a svegliarsi, guardando dormire la Pokémon sensazione. Era lì da poco tempo ma ormai sembrava essere definitivamente la sua casa. Pensava a cosa rappresentava nel mondo degli umani, perché non ci voleva tornare? Eppure era la sua casa primaria, perché si sentiva così bene in mezzo ai Pokémon? Una cosa era certa, dentro di sé non aveva nessuna voglia di tornare indietro, come se volesse continuare a vivere in quel mondo per tutto il resto della sua vita.

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