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XXIV: Scherzi del Destino

Spesso il destino gioca brutti scherzi, cerchiamo in tutti i modi di evitarlo ma alla fine riesce sempre a prenderci e a giocarci una scelta che può essere fatale.

Di solito una scelta può essere sia cruciale che liberatoria, inutile dire che sia la prima ad essere più importante, è quella scelta che forse ti porta a prendere una decisione drastica sul proprio futuro.

Questa storia è iniziata con un umano trasformato in Pokémon che è caduto dal cielo.

La sua trasformazione in un Froakie gli ha permesso di conoscere una compagna di viaggio che ormai è diventata inseparabile per lui, qualcuno su cui si può sempre contare.

Nel buio della notte si rimembra il passato ed è quello che voglio fare prima di continuare il racconto, solo per farvi capire quanro può esseee beffardo il destino. Il tutto forse collegato all'esplorazione del Gran Ghiacciaio

Insieme, i due Pokémon che si erano appena conosciuti, avevano intrapreso un viaggio attraverso il monte saliscendi, liberandosi un passaggio dopo che il ponte di collegamento era crollato. Sembra quasi che i due si conoscessero già da un bel po', lavoravano in armonia.

Il primo obiettivo era quello di costruire una cosa con cui vivere. Era il primo passo per poter arrivare a realizzare un sogno ancora più grande, in un mondo dove la fiducia fa la baratro nella disperazione totale, dove i Pokémon litigano e non si fidano l'uno con l'altro.

I due decisero comunque di rivolgersi verso il carpentiere di Villaristoro, un Gurdurr che li mandò a racimolare delle pietre azzurre con la promessa di costruire loro una casa in caso di successo.

Quello che i due non sapevano, è che stavano per essere truffati come la maggior parte dei clienti del Pokémon di tipo lotta. In breve dopo aver recuperato le pietre, esse gli venivano rubate da uno scaltro Pokémon si nome Scraggy, la cui collaborazione con il carpentiere era con l'unico scopo di guadagnare vendendo le pietre.

Orin e Luna, questi i nomi dei due avventurieri se così li Vogliamo chiamare, riuscirono a sventare i piani di Gurdurr e a convincerlo a costruire loro una casa dopo aver saputo del suo passato. Quello era solo l'inizio di quella che, di lì a poco, sarebbe diventata una grande e immensa avventura.

Ma per il momento fermiamoci qui con il recap. Dunsparce rimase con Virizion a chiacchierare fino a tarda notte, questo spinse Emolga a tornare a casa ormai tranquillo. Il Pokémon di tipo normale era riuscito ad avere una chiacchierata confidenziale con colei che gli aveva rifiutato l'amicizia ma lui non era mai stato arrabbiato con lei. Dunsparce era solo arrabbiato della sua debolezza, di come non riuscisse a fare nulla senza l'aiuto di qualcuno. Voleva diventare più forte.

Ma quella chiacchierata notturna gli aveva aperto gli occhi su un nuovo modo di pensare della vita che forse non era poi così male. I ricordi però non sparivano, continuava a pensare a quel momento in cui aveva deciso di seguire quei due Pokémon cattivi, per il solo obiettivo di raggiungere una forza maggiore, non voleva molto, voleva solo quello. Anche a costo di pagare.

Eppure più seguiva quei due Pokémon, più capì che si stava gettando in un bel guaio, comprese che non esistono vie esterne per diventare più forte e di certo non seguendo Pokémon sconosciuti ambiziosi di soldi. Fortunatamente quando se ne rese conto non fu tardi, ben presto arrivarono gli altri e a, sorpresa, anche Virizion seguita da Gurdurr e i due Timburr che di certo che non volevano perdere coloro che avevano cambiato la loro vita.

Da quello ne derivò uno scontro che fu proprio Dunsparce a salvare in un momento in cui le cose si stavano mettendo abbastanza male, in quel momento aveva preso abbastanza coraggio per poter entrare in azione e quello convinse Orin e Luna a chiedere proprio al tipo normale e al suo amico Emolga, di entrare a far parte della squadra per realizzare il paradiso dei Pokémon.