Desiderio

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Una volta sistemate tutte le mie cose mi viene un'idea: è sabato e dovremmo decisamente uscire a divertirci invece che marcire in casa con una vaschetta di gelato davanti a netflix. Così chiedo a Marco se può andare fuori con noi la sera e portarci in qualche bel localino per distrarre Emma dalla questione Andrea e lui accetta di buon grado, anzi dice che porterà un amico da farle conoscere; io tengo tutto segreto ovviamente.

"Emma, fatti bella stasera, usciamo!"
"Ehi! Perché non vengo mai resa partecipe di queste decisioni?"
"Dai su, ti piacerà! Corriamo a prepararci"

Detto ciò, con il tramonto fuori dalla finestra sul bel paesaggio milanese, io e la mia rossa preferita ci dirigiamo verso il bagno con in mano i vestiti da mettere e le borse dei trucchi.
Io metto 'ma stasera' e iniziamo a piastrarci i capelli e a sistemarci a ritmo di musica, ballando e ridendo un sacco.
Dopo 1 ora trascorsa nel bagno sento suonare il campanello, sarà Marco.
Gli urlo di aspettare un momento, mi infilo rapidamente un vestitino nero, semplice ma sempre di effetto, e vado ad aprirgli la porta mentre mi tiro su lo spallino del vestito trafelata.

"Eccole!"

Lui è stupendo, indossa una camicia aderente bianca leggermente sbottonata, che lascia intravvedere un fisico da urlo, e dei pantaloni neri di pelle. Sembra un dio, una statua greca, un bronzo di Riace! Ha anche sistemato i capelli un poco cresciuti e regolato la barba, per non parlare del profumo che emana. Cavolo! Faccio fatica a mantenere un atteggiamento normale davanti a questa specie di sogno che mi trovo davanti.
Mi limito a un
"Come stai bene stasera!"
"Grazie Chiaretta, anche tu stai benissimo"

E finalmente noto di nuovo uno di quegli sguardi profondi e intensi che solo lui sa darmi, mi squadra da capo a piedi, dalle scarpe col tacco, al vestito, al viso e mi sembra che mi stia mangiando con gli occhi.
Per togliersi dell'imbarazzo mi dice
"Con i tacchi non vale, sei quasi alta come me"
"Già, mi manca pochissimo" gli dico soddisfatta

Emma compare alle mie spalle
"Ah ma non siamo sole vedo"
"Eh già"
"Entra Marco, non stare ad aspettare lì sul pianerottolo"
"Ok ok ma sbrigatevi che c'è una persona che ci aspetta in macchina"

Emma ci guarda storto ma sembra apprezzare il nostro sforzo.
Dopo poco scendiamo tutti insieme e in auto un ragazzo sui 25 ci aspetta nel sedile posteriore.

"Piacere ragazze, io sono Fabio, voi?"
Ci presentiamo e chiacchieriamo con il nuovo conoscente per tutto il tragitto in macchina, visto che Marco è impegnato alla guida.
Fabio è un suo amico, si sono conosciuti molto tempo addietro: Marco ha vissuto con lui per alcuni mesi in Spagna, quando Fabio stava facendo uno stage lavorativo appena finito il liceo.

Questo Fabio mi sembra un ottimo ragazzo, buono oltre che bello. Certo è un tipo molto diverso da Marco: biondo e con gli occhi azzurri, sembra una specie di svedese o simili, ma ha il suo fascino. Emma sembra contenta e quindi non posso che esserlo anche io per lei. La nostra socializzazione finisce quando Marco ci annuncia l'arrivo a destinazione.

Ci ha portato in una specie di bar con musica, una sorta di discoteca meno affollata delle altre e popolata da soggetti più raccomandabili del solito. Mi sembra la scelta perfetta!
Entriamo e iniziamo tutti quanti a ballare insieme, poi io ed Emma ci stacchiamo per un minuto.
Modestamente è sempre stata una mia capacità quella di muovermi bene, pur non essendo una ballerina ho le mie mosse d'effetto e vedo che anche lei non scherza.
"Dovremmo farlo più spesso di venire a ballare insieme, siamo uno schianto amica mia" mi dice Emma nell'orecchio.
Io annuisco e poi provo a tastare il terreno
"Allora che te ne pare di questo Fabio?"
"Beh per ora ho solo impressioni positive, ed è pure bello"
"Evvivaaa, Emma si fidanza, Emma si fidanza!"
"Zitta, non corriamo, ho ancora una questione in sospeso io. Però diciamo che mi fa piacere conoscere un altro ragazzo, poi si vedrà "

Due vite|| Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora