Il tempo si ripete

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Tempo dopo...

Ormai è una settimana che Marco non si vede e ho perso qualunque speranza di vederlo di nuovo. Questa settimana l'ho passata quasi tutta con Emma tra gelati e film a casa sua: ormai siamo inseparabili!
Ora è di nuovo lunedì e sono nello stesso posto di 7 giorni fa, aula B4, davanti al portone che aspetto quella ritardataria di Emma... sono già le 8.00 e so che non arriverà prima delle 8.10.

Il corridoio è già deserto, si sentono solo bassi brusii provenienti da alcune delle aule.
La porta principale si apre ed indovinate un po'... è di nuovo Marco. Cazzo.
Mi era quasi uscito di mente e la canonica settimana di sogni su di lui era giusto giusto finita! Quest'uomo ci tiene a farmi impazzire.

Si guarda intorno per cercare l'aula e quando mi vede capisce che la direzione è quella giusta.
Gli dico
"Allora anche i morti tornano ogni tanto"

Lui sorride un poco imbarazzato e mi raggiunge
"A quanto pare... come va?"
"Non c'è male, sto aspettando Emma, se intanto tu vuoi entrare prendi posto anche per noi, anche se saranno rimaste le solite tre sedie"
Voglio sembrare il più rilassata possibile mentre lo dico anche se dentro sono tutta un fermento. Non so se voglio picchiarlo o abbracciarlo.

"Aspettiamola insieme a questo punto, o il gruppo ritardatari assenteisti non mi comprende più? "
"Qui l'unico assenteista sei tu in realtà, noi siamo sempre venute e a volte anche in perfetto orario!" gli dico fiera.

"Cavolo, sai io avevo impegni improrogabili perché sto registrando un nuovo disco"
"E me lo dici così? Fai tutte le assenze che vuoi allora!"

Ops, la fan che è in me ha preso il sopravvento. Marco storce il naso alla mia battuta, non capisce, mi guarda con occhi interrogativi.
"Non so se questo tuo commento vada interpretato positivamente o negativamente... e io che pensavo di esserti mancato"
Purtroppo il mio malcelato rossore rivela che è proprio così.

Emma per fortuna interrompe la conversazione con il suo ingresso affrettato. Al suo arrivo tutti e tre entriamo e sembra di essere tornati a un settimana fa, tutti ricongiunti nei tre posti dell'angolino.
Passano le ore ma non ci parliamo perché siamo tutti intenti a scrivere sui nostri quaderni, e io noto con piacere che Marco ha recuperato gli appunti che gli avevo passato la settimana prima, ricopiandoli religiosamente.
Vuol dire che in qualche modo deve avermi pensato anche lui durante questa settimana, e questo mi distrae. Inizio a fare dei disegnini a bordo pagina: il divanetto di casa di Emma, gli occhiali di Marco...
Lui nota la mia distrazione
"Prendi gli appunti che se no devi metterti a decifrare la mia calligrafia per recuperarli"
"Scusi signor cantante famoso, torno subito a fare il mio dovere" gli dico in tono scherzoso.

Finita l'ora Emma ci lascia per "andare in bagno" ma io sapevo benissimo che voleva solo lasciare me e Marco da soli nel solito angolo del corridoio, quindi le lancio un'occhiataccia mentre lei se ne va con la sua coda rossa ondeggiante.
Marco si passa una mano fra i capelli per sistemarli e si appoggia al muro con un braccio. "Rieccoci, sembra passata una vita e io ho di nuovo bisogno dei tuoi appunti"
"Ah giusto, faccio le foto e te le mand...ah no niente, le faccio con il tuo cellulare"
Mi sembrava la cosa più normale del mondo ma mi ricordo che non ho il suo numero e non mi va di chiederglielo

"No va bene, ti do il mio contatto a patto che non diffondi, al massimo alla tua amica se le serve, ma so che posso fidarmi."
Mi sorride a 32 denti, non penso di averlo mai visto così bello come in questo momento, nemmeno nei servizi fotografici, nemmeno ai concerti, mai.
Ora Marco si appresta ad inserire nella mia rubrica il suo numero e il mio cuore batte all'impazzata. Guardo le sue mani scure e il suo viso illuminato dalla luce del telefono.

"Sei sicuro? Non c'è bisogno se non vuoi"
"Figurati, può essere utile se serve qualcosa a uno dei due"
"Tipo se a te servono i miei appunti di nuovo?" gli dico sghignazzando

Stavolta è lui ad essere rosso
"Beh diciamo che è il punto di partenza"

Cosa intende? Sempre guardando verso il basso aggiunge

"E' di disturbo se ti chiedo di stare a pranzo con te ed Emma domani? Così nel caso non dovessi capire qualcosa te lo chiedo direttamente. E poi devo recuperare una settimana di amicizie non strette...voi ragazze sembrate amiche da una vita"
" Si, è strano ma ci siamo trovate bene quindi io ormai sono praticamente la seconda abitante di casa sua"
"Che bello sentirtelo dire! Sono contento per voi"
Emma torna dal bagno e dopo brevi aggiornamenti sulle cose successe in settimana Marco si allontana e ci saluta e io posso snocciolare ad Emma tutto quello che ci siamo detti in sua assenza

"Chiara non provare più a dirmi che non è interessato a te, è palese!"
e si mette a saltellare di gioia per me mentre io cerco di farla smettere.
Allora lei aggiunge che il pranzo avremmo potuto farlo da lei cucinando qualcosa da soli, se poteva essere di gradimento del signor Mengoni.
Io non smetto di ringraziarla e la saluto per andare a casa visto che è una settimana che mi faccio vedere poco dai miei.

Tornata a casa infatti vengo riempita di domande sulle mie sparizioni continue, ma ho di meglio a cui dedicarmi, così liquido i miei dicendo che posso fare quel che voglio dei miei pomeriggi e che Emma è un'ottima persona con cui stare.
La sera mi lancio sul letto a una piazza e mezza della mia camera e afferro il telefono, riapro la chat con Marco che contiene solo le foto del mio quaderno e proprio in quel momento leggo "sta scrivendo..." nella parte alta dello schermo. Perdo un battito e fatico a deglutire.

Grazie 🥰 

e io mi copro la faccia con il piumone come se lui potesse vedermi in quello stesso momento. Poi mi ricordo di avvisarlo

Domani pranzo da Emma dopo l'uni, cuciniamo noi

e lui risponde dicendo che andrà benissimo.
Io sono in estasi, mi sembra così surreale tutto ciò che temo di stare vivendo in un'altra sequenza settimanale di sogni su Marco, ma dopo essermi data un pizzicotto mi rendo conto che è tutto vero.

ps
finalmente un po' di felicità per questa povera ragazza!

Due vite|| Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora