"Mai, mai, mai
arrendersi"
WINSTON CHURCHILLÈ venerdì mattina ormai, il fatidico giorno è arrivato.
Sposto lentamente lo sguardo, soffermandomi sulla mia donna.
Le lunghe ciglia si posano come petali alla base dei suoi zigomi, i capelli neri ricadono morbidi sulle sue spalle mentre un'espressione serena le dipinge il volto.
Ha le sembianze di un angelo, il più bell'angelo del Paradiso sceso sulla terra per salvare me.Osservo ammaliato il suo viso; la debole luce del sole si schianta su di esso illuminando la sua pelle candida e priva di imperfezioni.
È così dannatamente bella.Questi giorni accanto a lei sono stati aria preziosa.
Ore passate fottutamente veloci in cui l'ho resa mia, con il corpo e con l'anima.
Mi sono cibato delle sue emozioni, ho respirato a pieni polmoni il suo dolce profumo, le ho concesso di accarezzarmi il cuore e, accecato dalla mia dea, ho deciso di aprire uno spiraglio nella mia anima.
Ho lacerato con forza quei lembi infuocati, tutto questo per farle prendere possesso di ciò che le appartiene dalla prima volta in cui le nostre labbra si sono trovate.Il telefono vibra nella mia tasca sinistra, segnalando l'arrivo di un messaggio da parte di Edoardo.
"Alle quattro, al capannone.
Il tuo compito ti attende.
Andreas ti consegnerà ciò di cui hai bisogno"Leggo attentamente quel testo per poi scagliare rumorosamente il cellulare sul comodino in legno.
«Tutto bene?» domanda Miriam, stropicciandosi gli occhi.
«Si, piccola.
Scusa non volevo svegliarti» prendo posto sul bordo del letto, sfiorandole dolcemente la guancia.
«Come mai sei già sveglio?» domanda ancora, cingendomi in vita con le sue esili braccia.
«Non riuscivo più a dormire.
Prepara un borsone, Gianluigi sta venendo a prenderti» esclamo, portando una Philip Morris alle labbra.
«Cosa?»«Ho detto, prepara un...» si alza rapidamente a sedere, facendomi segno di stare in silenzio.
«Ti ho sentito ma mi dispiace.
Io non vado da nessuna parte, Axel» biascica, incastrando le sue iridi color smeraldo nelle mie.
«Miriam, ti prego.
Non complicare ulteriormente le cose.
Ho bisogno che tu faccia come ti dico, devi prendere un borsone e andare via con Gianluigi.
Domani sera verrò a prenderti» sussurro, stringendo i pugni.«Io non voglio lasciarti qui da solo, Axel» sbuffa rumorosamente, annullando la distanza tra noi.
«E io non voglio che ti accada nulla.
Devi fidarti di me, piccola Met» strizzo le sue guance tra le mani, sfiorandole in maniera rude le labbra rosee.
«D'accordo» balbetta, concentrandosi sul mio tocco malsano.«Quando verrai a prendermi, però, dovrai raccontarmi cosa cazzo sta succedendo.
La verità, Axel» afferma, bloccando la mia mano.
«Promesso» ingoio il groppo che mi serra la gola, cercando di non pensare a ciò che dovrò fare tra qualche ora.«Gianluigi è quasi arrivato, piccola.
Domani sera sarò da te, ok?» la attiro a me, respirando il suo profumo letale.
Mi piacerebbe regalarle un altro mondo, un mondo privo di problemi, di rischi, di dolore.
Un pianeta nostro.«Sta' attento, occhi blu.
Ricorda, tu sei più forte di loro» sussurra, poggiando delicatamente le sue labbra sulle mie.
Ho bisogno di divorarle la bocca.
Poso una mano sulla sua nuca, strattonandole leggermente i capelli.
Schiude quel paradiso permettendo alla mia lingua di sottomettere la sua, di dominarla con forti scoccate.
Le rubo il respiro, mordo il suo labbro inferiore stringendolo con morbosità tra i denti.«Usa questo tempo che hai per far riposare quella piccola fica.
Perché, ti giuro, domani sera la scoperò fino a consumarla» alito sulla sua bocca mentre, con la mano, scivolo fino al fondoschiena strizzandole il culo sodo.
«Così non vale» balbetta, lasciando morire un gemito soffocato sul mio collo.
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L'inferno in noi 2 {CAOS}
Romance"Senza te è il caos. E ora dimmi, credi si possa sopravvivere nella confusione della propria mente?" Axel riuscirà a vivere senza la sua Miriam? Cambierà per lei? Miriam invece, troverà un modo per riscattarsi? Che ne sarà di loro due? E del loro a...