All The Young Dudes - Sirius' perspective (italiano)

Quinto anno: fine

Appunti:

nessun avviso specifico di attivazione, ma continui pensieri oscuri in questo capitolo: si prega di essere consapevoli

Lean love

All you give to me is lean love

I’m like a beggar in the sand

With the sky in his hand

And I’m blue

Lunedì 15 giugno 1976

Remus è stato via per due giorni.

Domenica James è andato in infermeria per raccontargli cos'era successo. Sirius era troppo codardo per dirlo lui stesso – e inoltre, era abbastanza sicuro che sarebbe stata l'ultima persona che Moony avrebbe voluto vedere una volta scoperto. Quando James tornò, Sirius esitò prima di chiedere,

"Sta... sta bene?"

James scrollò le spalle, sospirando mentre si sedeva sul letto.

“Più o meno come ci si può aspettare. Ha Pomfrey che si prende cura di lui; Non preoccuparti."

Ma Sirius si preoccupava. Non poteva fare altro che preoccuparsi—era preoccupato per come Remus si era preso cura delle lune piene quando le aveva trascorse da solo, nuove cicatrici e nuovi lividi. Si preoccupava di cosa avrebbe fatto Remus al suo ritorno, di cosa avrebbe potuto dire. Si preoccupava di come Remus lo avrebbe guardato.

Te lo meriti, ricordò a se stesso, Qualunque cosa dica, qualunque cosa faccia. Lo prenderai e te lo meriterai.

Lunedì si trascinò, tortuosamente lento. Sembrava irreale che la vita dovesse continuare normalmente a Hogwarts, i loro coetanei beatamente inconsapevoli di ciò che Sirius aveva fatto – ciò che aveva quasi causato. Mary lo abbracciò e sorrise come se non avesse quasi ucciso due persone, alzando lo sguardo confuso quando lui mormorò delle scuse e la spinse via.

Quando arrivò la sera e Remus non era ancora tornato, Sirius iniziò a rilassarsi appena un pochino, pensando che almeno avrebbe avuto un'altra notte prima di doversi sforzare di guardare Moony in faccia, con la consapevolezza di quello che aveva fatto come il sangue versato tra di loro. Ma non doveva essere.

La porta si spalancò proprio mentre stavano per andare a letto, e Remus entrò. Non li guardò, andò dritto al suo letto e prese il suo pigiama, poi si chiuse immediatamente in bagno. Sirius si sedette dritto, battendo appena le palpebre mentre fissava la porta. Il cuore gli si contorceva nel petto.

Quando Remus uscì, si costrinse a parlare.

"Moony, io..."

Ma Remus non lo guardò nemmeno, si voltò deliberatamente verso James e disse,

"Grazie per aver fermato Severus, James", con voce piatta e morta, "Hai salvato entrambe le nostre vite."

“Ehm…” balbettò l'altro ragazzo, colto alla sprovvista, ma Remus non aspettò una risposta. Strisciò sul letto, chiudendo le tende e lasciando dietro di sé solo un pesante silenzio. Sirius si sentiva come se fosse entrato in una tomba.

 

* * *

 

Martedì 30 giugno 1976

 

Sirius si era aspettato la rabbia. Si era aspettato rabbia, collera, vetriolo. Si era aspettato di urlare, o imprecare – si era persino aspettato che Remus tirasse un pugno.