Il mattino seguente mi svegliai con il braccio di Zaccaria che mi cingeva i fianchi, senza essercene manco accorti avevamo dormito sul divano.
A svegliarmi fu proprio Giulia che si preparava il caffè, come non riconoscere quel buon odore.
"Già sveglia?"le chiesi abbassa voce.
"Purtroppo si,ho lezione all'università"
"Scusami per stanotte, quel ragazzo è un folle!"
La mia amica si giró verso il divano dove trovò Zaccaria dormire beatamente.
"Tranquilla"mi rispose, "Ma quando inizi a lavorare?"mi domandó poi.
"Credo la settimana prossima, tra l'altro dovrebbe arrivare anche la mia macchina"
"Te la portano i tuoi?"
"Nono, farli venire di già qui sarà davvero straziante, preferisco ambientarmi prima un po' e poi farli venire.Comunque credo chiameranno un trasposto"
La mia amica annuii solamente poi andò in camera sua a prepararsi.
Nel frattempo iniziai a pulire un po' casa e fare colazione poi decisi di fare qualche chiamata rapida sia alle mie amiche che i miei genitori.
Giulia scese ed io rimasi sola insieme a Zaccaria che dormiva ancora.
Avrà davvero avuto una giornata molto stancante ieri, mi avvicinai a lui e presi il suo cellulare, mi ricordai che lo aveva scaricato e così mi
lo caricai.
Poco dopo decisi di andarmi a preparare anche io così entrai in doccia e mi lavai per bene.
L'acqua calda mi rilassava tantissimo e un brivido mi percorse per tutto il corpo.
Eravamo ormai giunti a Novembre e sembrava ieri quando conobbi Zaccaria qui a Milano, erano ormai passati due mesi ed io ancora incredula a tutto quello che mi stesse accadendo.
Devo ammetterlo però, tutta questa volontà me l'ha data solo ed esclusivamente lui.
Come ho già detto, trasferirsi non è semplice ma quando ormai hai già conosciuto le persone giuste, lì sì che ti viene la grinta.
Uscii dalla doccia e mi avvolsi nel mio accappatoio rosso fuoco poi andai in camera a vestirmi.
E proprio mentre mettevo la biancheria intima una voce molto forte e rauca mi risveglió.
"Buongiorno"disse fissandomi dalla testa ai piedi.
"Dormito bene?"gli chiesi scherzosamente.
"Beh dormire sul divano non è proprio una bella cosa, ma non fa nulla almeno la giornata non poteva iniziare meglio di così con questa vista"
Ero diventata ormai rossa come un pomodoro,mi faceva uno strano effetto farmi vedere solo in biancheria.
Si avvicinò a me e mi lasciò una marea di baci sparsi per tutto il corpo.
Mi toccò i fianchi e mi morse il labbro inferiore, poi disse "Forse appena sveglio non sarà la cosa migliore, aspetterò stasera"
"Perché, che facciamo stasera?"chiesi curiosamente.
"Ieri ti avevo detto che ti avrei portata a festeggiare, credo andremo a cena fuori e se dopo hai voglia possiamo andare a ballare anche se non è da me andarci"
"E se non ti piace perché mi ci devi portare?"
"Ci saranno i miei amici assieme alle loro tipe quindi non sarai sola. Stasera ti farò conoscere anche Gaia, ormai vive nelle discoteche di Milano"
"Chi è Gaia?"domandai anche se già sentii questo nome.
"La ragazza di Rondo, Gaia bianchi non la conosci? Eppure è ben conosciuta su tik tok"
Mi ricordai di una certa Gaia bianchi ma non vado appresso ai social come tik tok.
"Comunque in tal caso decidi tu"mi disse poi Zaccaria dopo avermi dato uno schiaffo forte sul sedere quanto da farmi saltare, poi tornò in cucina a mangirsi qualcosina.
Mi vestii velocemente e lo raggiunsi.
"Dov'è il mio telefono?"domandó.
"Te l'ho messo in carica sapendo che lo avevi scarico"
Sorrise e poi se lo andò a prendere.
"Bimba comunque devo andare, Marilson mi sta aspettando devo andare a San Siro"
"A fare?"chiesi.
"Devo vedermi con quel mio amico che ti presentai, Neima.Ha voluto fare un featuring con me per il suo pezzo che metterà nell'album"
"Vedo che parecchi di voi dovranno far uscire i dischi"
"Si, ci diamo da fare"disse per poi addentare l'ultimo boccone della merendina, poi prese il borsello della Gucci che adorava tanto e mi lasciò un enorme bacio.
"A stasera" e uscii.
E da allora rimasi sola, con la speranza che Giulia ritorni presto.Si erano fatte le otto di sera ed io mi stavo preparando.
"Sicura che non vuoi venire dopo?"chiesi a Giulia dove era in cucina a prepararsi da mangiare.
"Amo tranquilla, sarei venuta volentieri ma domani mattina rivado all'università"rispose la ragazza.
"Zaccaria arriverà a momenti, ed io mi sto ancora vestendo!"dissi ormai ansiosamente.
Mi ero appena provata tantissimi abiti ma nulla faceva al caso mio, e Giulia mi diede una mano.
"Così stai una favola!"disse la mora.
Infondo ero vestita semplice ma d'effetto.
Una tutina nera a lunghe maniche alquanto aderente con dei tacchi alti.
Poi beh, il trucco ovviamente sempre con l'aiuto della mia make-up artist che avevo in casa.
E giusto in tempo arrivò Zaccaria.
"Fai la brava, domani mi spiegherai tutto"disse Giulia dopo avermi lasciato un bacino sulla guancia.
Scesi e me lo ritrovai difronte a me.
Aveva una camicia di Burberry con un jeans nero e stranamente non indossava le sue amate ciabatte.
Appena mi vide un piccolo sorrisetto malizioso apparve tra il suo volto.
"Dopo dovrò farti da bodyguard secondo me"disse scherzosamente ed io risi.
Iniziò a guidare e con la mano sinistra teneva il volante mentre con la destra afferrava sempre di più la mia gamba sinistra.
Ma dopo un po' arrivammo al ristorante che era stra bello e devo dire anche un po' lussuoso, certo che non mi aspettavo da lui una cosa del genere.
Ordinammo solo ed esclusivamente a base di pesce dato che il ristorante era tipico di quello, ed era tutto molto fresco e buono.
"Allora dopo andiamo a fare serata?"mi domandó.
"Si, va bene"risposi mentre prendevo il calice di vino bianco.
"A noi,e questa nuova vita"disse poi dopo aver preso anche esso il calice contenente il vino.
Passammo un paio di orette in quel bel ristorante poi andammo in macchina dritti dritti verso il locale.
"Gli altri?"domandai.
"Sono già tutti dentro"disse, mi prese per mano ed entrammo per il retro.
Il locale era ben affollato e Zaccaria mi disse che il Fabrique assieme al Tocqueville erano le sue discoteche preferite per fare serata.
Una ragazza ci accompagnò al privè dove vi erano tutti tra cui anche uno dei suoi migliori amici, Mohamed.
Mi salutarono tutti quanti, compreso lei, la famosa Gaia bianchi.
Era lì che twerkava davanti al suo ragazzo, Mattia.
E quest'ultimi appena videro Zaccaria corsero subito per salutarlo.
"Tu devi essere Nicole!"mi disse il ragazzo vestito totalmente di blu.
"Sì"risposi.
"Piacere Gaia"e subito dopo mi porse la mano mentre l'altra l'aveva occupata dal suo bicchiere contenente la vodka.
Mi presentai anche io e devo dire che inizialmente Gaia mi stava alquanto antipatica, poi conoscendola meglio si era ritenuta davvero una ragazza generosa e molto amichevole.
Come dire, mai giudicare il libro dalla copertina!
"Com'è Napoli?"mi chiese la biondina.
"Bellissima, ci sei mai stata?"domandai.
"No, ma ci vorrei troppo andare"
"Appenna avremo l'occasione vieni con me"
La ragazza sorrise e mi abbracció poi mi diede il suo numero di telefono, mi disse che saremo rimaste in contatto perché infondo sapeva della mia nuova situazione qui a Milano e voleva dunque far parte della mia vita.
"Comunque vedo che Zaccaria non ti leva gli occhi di dosso!"mi disse poi mentre eravamo ormai sedute da un bel po' sui divanetti a parlare.
Infondo aveva ragione, il mio ragazzo vi era difronte a me accumulato insieme ad altri e parlava con Mattia, ma devo dire che ogni tanto mi buttava qualche occhiatacce.
"Mai visto così!"concluse poi Gaia.
"In che senso?"chiesi curiosamente.
"Amo quelle poche volte che abbiam fatto serata insieme si metteva seduto con il drink in mano e parlava per qualche oretta con dei suoi amici e poi se n'è andava"
A quelle parole devo dire rimasi molto fiera del ragazzo che avevo, e subito dopo mi alzai con la speranza di far incrociare i nostri sguardi.
Mi ero scocciata e volevo tornarmene a casa, anzi, avevo una voglia matta di lui!
Ma in un batter d'occhio il ragazzo mi intravide e venne subito vicino a me.
"Gaia ci vediamo presto allora"dissi per poi salutare la biondina.
"Certo amo, anche in settimana possiamo scendere insieme se ti va"
Annuii e ci salutammo con due baci, salutai anche il resto del gruppo e andammo via.
"È successo qualcosa? Perché sei voluta andartene?"mi domandó Zaccaria mentre camminavamo verso l'auto.
"Non è successo nulla, anzi, Gaia è super simpatica infatti credo che uscirò spesso con lei"
"Bimba guarda che devi chiedermi prima il permesso per uscire con certa gente"
Lo fulminai con uno sguardo serio anche se stavo scherzando, poi entrammo in macchina.
"Quella cazzo di musica mi ha stordito tutte le orecchie"
"Ed è questo il motivo per il quale non ti piace la discoteca?"chiesi mentre iniziai a ridere.
"Nono, non lo so ma non sono posti che preferisco stare"
"E quali sarebbero?"
"C'è ne sono tanti, ma sicuramente non sarà una discoteca dove ci sono solo puttane che non si levano più di dosso"
Da allora mi posizionai con il viso difronte il suo e iniziai a baciarlo.
Quante volte l'avrò detto che lo amo?
Un bacio il quale le nostre lingue si intrecciavano l'una con l'altra.
"Nana mi fai impazzire"
Mi morsi il labbro e lui subito accelerò, sia io che ormai lui avevamo voglia entrambi dei nostri corpi.
E non era solo attrazione fisica, ma era una sorta di fiducia di noi stessi.
Un po' come quando fai un regalo a una persona speciale e dopo rimani soddisfatto di averlo fatto.
Quel ragazzo mi provocava sempre la pelle d'oca, in ogni situazione.
Ma una volta arrivati giù casa mia, salimmo all'istante.
Giulia dormiva, e subito entrammo in camera mia.
Lo baciai senza mai fermarmi e lui toccava ogni singola parte del mio corpo.
Mi spogliò, rimanendo solo in intimo.
"Non c'era una sorta di regola?"disse scherzosamente il ragazzo pensando all'accaduto della sera precedente sul divano.
"Fanculo le regole"risposi solamente.
"Non urlare però"mi disse poco dopo tappandomi la bocca.
Accennai con la testa e iniziò a spingere.
Da spinte dolci e lente passava a quelle forti e decise.
"Sei tutta mia Nana!"
"Ti amo"riuscii a rispondere.
Ed infine, ormai sfiniti per il tutto rimanemmo abbracciati l'un l'altro a letto.
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"LEI" BABY GANG
RomansaLui di Milano, lei Napoletana. Zaccaria e Nicole due giovani ragazzi così tanto similI ma con uno stile di vita completamente diverso. "In quel locale dove ci siamo visti la prima volta"