Capitolo 15

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Era arrivato ormai Sabato, e la mia famiglia arrivò da qualche oretta ormai.
Visitarono la casa e conobbero anche Giulia che gli stava anche molto simpatica, specialmente a mia sorella.
Eravamo in centro da un po' ed eravamo super felici di stare di nuovo tutti insieme.
Zaccaria? Beh, io e Zaccaria da quella litigata non parlammo per qualche giorno, o vero, non avevo intenzione di rispondergli.
Una sera si presentò anche sotto casa dove io, non aprii manco la porta.
Posso essere diffidente lo so, ma il mio carattere mi impedì di vederlo. Infondo sapevo che mi amava, ma avevo bisogno del tempo per concentrarmi solo ed esclusivamente a me stessa e al mio lavoro il quale ero appena la benvenuta.
Ci sedemmo fuori a un bar e nonostante l'inverno era sempre più vicino, l'aria di Milano era fresca e soleggiata.
Mi arrivó uno dei tanti messaggi, probabilmente di Zaccaria. Ed infatti...

Da Zaccaria
Nana posso avere una tua risposta?
Non c'è la faccio più a non sentirti, ti prego parliamone
Oggi arrivano i tuoi giusto? Ci vediamo

Ed ecco.
Mia madre appunto mi domandò del mio ragazzo ed era super curiosa di conoscerlo, le accennai di qualcosina ed infatti mia sorella scleró male quando ha saputo che fosse proprio lui...Baby Gang.
"Quando viene Baby Gang?"
"Si chiama Zaccaria Giorgia, comunque credo nel pomeriggio"
"Ma non è Italiano giusto? Per chiamarsi così"domandó poi mio padre.
"No, ha origini Marocchine"
"È che genere di canzoni fa?"domandó sempre quest ultimo.
"Il rapper Papà"disse prima di me Giorgia.
"È fortissimo, tu adesso ti sei fatta uscire che ti fidanzi con un rapper! Ti prego fammi conoscere anche Rondo"continuó
I miei risero nel vedere mia sorella contenta e devo dire che la situazione non mi dispiacque.
Infondo doveva conoscere il Baby di adesso, no quello del passato.

A Zaccaria
Oggi pomeriggio stiamo a casa, vieni. Poi quando andranno via ne parliamo.

"Come l'hai conosciuto Nick?"mi domandó mia madre mentre beveva il suo amato Spritz.
"Era in un bar con dei suoi amici, e alcuni di loro Giulia li conosceva" mentii.
Non potevo mai e poi mai dirle la verità, tutta la storia di quando venne a Napoli ecc...
Ma la mattinata poi passó in fretta ed eravamo giunti ormai tutti a casa mia nel pomeriggio.
Stavamo parlando tutti insieme compresa Giulia fin quando bussarono al citofono, arrivó.
"Buonasera"disse entrando dalla porta sotto lo sguardo di tutti.
Giorgia era super felice mentre mia madre lo squadró dalla testa ai piedi, solito suo che tra l'altro chissà da chi avrò preso...
Devo ammetterlo che si aspettavano un altro tipo di ragazzo, lo so, ma le cose cambiano crescendo.
"Tu devi essere Zaccaria?"domandó mia madre.
"Si, Signora molto piacere"e porse la mano.
"Chiamami Antonella non preoccuparti"
Nel frattempo feci finta di essere alquanto felice perché ricordo che fino a qualche giorno fa io e il ragazzo qui presente litigammo di brutto.
Ma arriviamo al dunque, iniziarono a parlare del più e del meno, la situazione iniziale non era delle migliori fin quando si sciolse del tutto.
Mia sorella iniziò a farsi foto, e mia madre era sempre pronta lì ad ascoltarlo riguardante la musica.
Il passato?
Zaccaria accennò qualcosina, ma non del tutto.
Lo avvisai che riguardante queste cose, ne avrei parlato poi io com calma tra un altro po' di tempo.
"Vabbè io credo che sia arrivato il momento di andarcene"disse poi mia madre mentre si alzò dalla sedia.
"Di già?"domandai.
"Amore il viaggio è stato fin troppo lungo, ci vediamo domani mattina tranquilla"e mi diede un bacio.
"Avete bisogno di un passaggio?"disse poi Zaccaria.
"Tranquillo caro, camminare ci fa bene" si salutarono e dopodiché andarono via.
"Stasera pizza?"chiese Giulia.
"Amo non ne ho voglia, prenditela però se vuoi"dissi.
"Stasera mangiamo fuori"esclamó il moro rivolgendosi a me.
Lo guardai "Non ho voglia di uscire"
"Nana dobbiamo parlare ancora io e te"
Giulia capii all'istante ed infatti andò in camera sua mentre rimasi nel salone con Zaccaria.
"Comunque sono parecchio simpatici i tuoi"
Sorrisi sprucidamente, andai fuori a fumarmi una sigaretta e anche egli fece lo stesso.
"Nana io credo che sia un litigio piuttosto inutile"
"Inutile? Zac ti sei visto con la tua ex e perlopiù non vuoi parlarmi di ciò che stai passando!"
"Nana io non mi sono visto con Jasmine, mi ha seguita in macchina ed era mezza ubriaca ma non l'ho manco pensata o toccata!"
"Come faccio a crederti allora?"
"Devi e basta! Io non dico bugie, non sono per me. Se avevo ancora la mie ex in testa non andavo avanti e indietro per l'Italia solo ed esclusivamente per te!" e mi strinse le mani.
Feci un sospiro profondo a sguardo basso "E la seconda invece? Perché non vuoi essere sincero con me Zac!"
"Nana, vorrei parlarti ma non posso anche perché non vorrei pensarci anche io certe volte"
"Ti sei messo nei guai?"chiesi guardandolo poi dritta negli occhi.
"No, sono cose vecchie. Ma che si aggiusteranno, spero"e mi lasciò un bacio sulla fronte.
"E perché proprio adesso ti fanno questo?"
"Perché non vogliono che faccia musica, gli sbirri mi vorranno sempre e solo in quella cazzo di cella per tutte le cose ho fatto in passato"
Continuai a guardarlo negli occhi, i suoi occhi parlavano tanto e solo io potevo capirlo all'istante.
"Da oggi in poi niente più segreti ti prego, ormai faccio parte anche io della tua vita e devo sapere tutto! Dall'inizio fino alla fine!"
E mi baciò.
Ero sempre triste quando litigavamo, perché senti sempre quel bisogno come se mancasse un pezzo nel tuo cuore.
"Hai fatto qualcosa in particolare in questi giorni?"chiesi poi.
"Nulla! Puoi chiederlo anche a Mohamed che è stato con me sempre presente"
Mi iniziai a calmare del tutto, ormai ero al caldo tra le sue braccia ed eravamo a fumare.
"Mi sei mancata cazzo, non farlo più okay?"
"È il mio carattere non posso farci nulla"
"Perché sei così allora?"
Mi sedetti in braccio a lui, feci un tiro di sigaretta e buttai tutto giù.
"Ho avuto abbastanza delusioni Zac, a scuola, in amore e in amicizia. È come se non mi fidassi più di nessuno per questo crescendo sto cercando di non legarmi troppo alle cose"
"Nana tu ora puoi fidarti di me come puoi fidarti dei miei amici e sul lavoro che hai. E ricorda che quando le cose andranno male dopo ci sarà sempre e solo la rivincita per ognuno di noi, ed io ne sono la prova!"
Lo abbracciai.
Un abbraccio che valeva più di mille parole.
L'umiltà di Zaccaria mi faceva capire sempre più che al mio fianco avevo un ragazzo da un cuore d'oro.
Tutti sbagliamo nella vita ma sappiamo che tutti quanti infondo non siamo criminali, anche lui!
Spensi la sigaretta ed entrammo dentro.
Ero felice che finalmente mi ero aperta mentalmente una volta è per tutte con una persona che mi sappia capire, ero felice perché non mi piaceva stargli lontano dato che mi trasmetteva calma e tranquillità in qualsiasi momento.
La gente è molto cattiva, so per certo che in questo momento ci saranno tante ragazze che mi invidieranno per tutto l'amore che ottengo dal mio ragazzo.
Ma il punto è proprio questo, la fama non esiste.
Baby Gang è solo un nome, ma la vera e semplice persona che vi è dietro si chiama Zaccaria Mouhib.
Ragazzo marocchino venuto dal niente ma che adesso pian piano si prenderà tutta Milano e altro, ne sono sicura.

"LEI" BABY GANGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora