Capitolo 19

1.4K 35 2
                                    

Erano ormai passati svariate settimane da quando tornammo da Parigi e rimasi super felice per tutto.
Ero appena uscita da lavoro, il mio turno finiva di pomeriggio, ed ero stanca morta.
E ovviamente ero intrappolata nel traffico di Milano, che rottura!
Dovevo comprare anche da mangiare per la sera così la mia tappa fissa fu proprio il supermercato dietro l'angolo.
Non avevo voglia di cucinare anche perché stasera sarei rimasta da sola in casa.
Giulia usciva con la sua famiglia ad un cena importante, così non mi preoccupai più di tanto e comprai un umile hamburger accompagnato da l'insalata.
Zaccaria rimase a mangiare a casa della madre come ben giusto che sia, però mi avrebbe assicurato che nel tarda serata sarebbe venuto a casa.
"Nicole!"mi sentii urlare mentre parcheggiai l'auto sotto casa.
"Sami! Che ci fai qui?"
"Sono venuto a salutare un mio vecchio amico che abita da ste parti. Tu ora stai tornando da lavoro?"
"Si, è stata una giornata davvero pesante, da poco ho fatto la spesa e adesso salgo su"
"E il tuo fidanzato?"
"Zaccaria è in studio, ormai la sua vita è questa. Dopo va dalla madre e poi viene a trovarmi"
"Ah si me l'aveva detto che stava finendo un altro pezzo, non vediamo tutti l'ora"
Annuii dolcemente
"Vuoi salire? Ti offro qualcosa da bere"dissi poi al ragazzo.
Ci pensò su poi mi disse "Devo ammettere che mi fa strano salire in casa della fidanzata di un proprio amico, ma devo dire che la tua coinquilina non è niente male per quelle poche volte che l'ho vista"
Risi, dopodiché accettò l'invito.
"Giulia sono in compagnia"dissi urlando non appena sbucò dalla sua camera tutta preparata.
Sami la guardò dalla testa ai piedi, prima o poi nascerà qualcosa tra loro, me lo sento, poi si salutarono.
"Nick mi sono presa la tua giacca celeste tanto so che non ti garba"
"Tranquilla, lo sai puoi metterti quello che vuoi dal mio armadio"
Poi dopodiché andai fuori al balcone a fumarmi una sigaretta e mandai qualche messaggino alla famiglia.
Zaccaria nessuna traccia, sarà impegnato.
Vedevo Sami che mangiava con gli occhi la mia amica, e così continuarono a parlare per un bel po' fin quando la ragazza dovette andare via.
Io mi misi subito ai fornelli data la fame che avevo.
"Vuoi cenare qui?"domandai al ragazzo che rimase di fianco a me seduto in cucina.
"No tranquilla, tra poco vado via. Comunque prima o poi uscirò con la tua amica"e mi fece l'occhiolino.
"Tranquillo ci penso io, parlerò con lei"dissi poi stando al suo gioco.
Sami era diventato come un fratello per me, è un ragazzo che fin da subito si è rivelato dolce e simpatico nei miei confronti, senza alcuna malizia o altro.
Continuammo a parlare del più e del meno fin quando mi chiamò poi Zaccaria.
"Nana dobbiamo parlare, dopo cena arrivo da te"
Era preoccupato e serio percepii.
"Zac che è successo?"
"Te lo spiego dopo" e staccò la chiamata.
Sami mi guardò sbalordito, sapevo per certo che si trattasse di qualcosa che anche lui ne era al corrente.
Mi guardò e disse solamente "Non preoccuparti, non si tratta di ragazze"e rise, ma io in quel momento ero diventata abbastanza seria e non avevo per niente voglia di scherzare.
"Sami non è come penso vero?"
Il ragazzo non rispose.
"Si è cacciato nei guai vero?"domandai poi ancora.
"Nicole non so come sono andate più le cose, ma qualsiasi cosa sia successo, Zaccaria se la caverà come ha sempre fatto"
Ero preoccupata.
Fin troppo.
"Adesso ti lascio cenare, nel caso aggiornami"si mise il giubbotto ed uscii.
Finii di cucinarmi anche se la fame iniziò a svanire e dopo poi un'oretta circa bussò il campanello ed aprii.
Il volto del ragazzo era alquanto preoccupato fin quando mi vide e iniziò subito a diventare sereno per poi lasciarmi un bacio.
"Allora? Che è successo?"domandai non appena si sedette sul divano.
Sospirò e iniziò a parlare.
"Questa cosa dovevo dirtela da un bel po', ma ho voluto aspettare. Qualche mese fa mi fecero denuncia per una vecchia rapina che feci qualche anno fa per un video, e mi dissero che fra due-tre mesi massimo, avrei fatto il processo"
E ovviamente quei mesi passarono in fretta fino ad arrivare ad ora...
Non rimango qui a spiegarvi come stavo in quel momento.
Non ero arrabbiata, per niente, perché in fin dei conti era una cosa passata...lui ancora non era cosciente come lo è ora.
Il mio Zaccaria non si metterebbe mai nei guai adesso.
Ma sono delusa, delusa del fatto che Zaccaria fin da subito non si sia confidato con me e di tutti i suoi problemi del passato, era sempre da scoprire.
E adesso?
Che si farà?
"Tra due giorni andrò in tribunale e vedremo"disse poi dopo avermi dato la mano.
"Lo so dovevo dirtelo prima ma non volevo che poi mi lasciassi per questo. Sono cose vecchie Nana e tu lo sai bene come sono adesso."
"Io sono con te"risposi solamente per poi abbracciarlo e zittirlo.
Eravamo solo noi due, e mai niente potrà dividerci.

"LEI" BABY GANGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora