Lola si era sentita ripetere per tutta la vita che nessuno l'avrebbe mai amata se in primo luogo lei non si fosse amata per prima, e forse per questo crescendo, pur odiandosi, aveva cominciato a fingere di amarsi.
Aveva imparato un ruolo e se l'era cucito addosso senza lasciare possibilità che questo si strappasse, tanto che il mondo la conosceva come la ragazza sicura di sé e con alta autostima, quando dentro non sopportava neanche questo suo fingere qualcuno che non era: aveva smesso di avere fiducia in se stessa da quando sua madre aveva smesso di supportarla non dandole tempo e possibilità di diventare indipendente, e a diciassette anni era completamente smarrita sul suo futuro.
Era stato solo grazie a Nico se nei mesi era migliorata la sua salute mentale e con essa la sua visione di sé: per merito della fiducia che provava nei suoi confronti, per il supporto incondizionato e i costanti complimenti che le faceva Lola aveva iniziato a riuscire a vedere i suoi punti di forza e ad amarsi.
Era il sostegno sempre presente di quel ragazzo, che le aveva insegnato l'amore vero, ad averle permesso di amarsi, e forse per questo aveva avuto la forza di ribattere a sua madre dicendole che amare qualcuno ed essere amati a propria volta era ciò che ti faceva amare te stesso, e che a volte è impossibile riuscire ad amarsi, se una persona non ci mostra le ragioni per cui lo meritiamo.
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RandomO cose a caso, su cose a caso che mi vengono in mente durante il giorno. O, ancora, la mia scusa per poter scrivere quello che non riesco a produrre in one shot.