right person, wrong time

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scusa.

vorrei potertelo dire a voce,
vorrei potertelo sussurrare
protetti dal silenzio della notte,
vorrei che quando leggerai queste parole tu potessi credermi.

ma scusa.

scusa per averti annullato,
scusa per non aver capito,
scusa per averti ferito,
scusa per averti soffocato,
scusa per averci permesso di farci male
quando sapevo benissimo che ci siamo incontrati nel momento sbagliato.

non fraintendermi:
ci siamo incontrati nel momento giusto,
conservo il nostro primo incontro come il tesoro più prezioso del mondo.

ma l'una per l'altro
siamo stati veleno e medicina.

parlavamo due lingue diverse
e provavamo a imparare quella dell'altro
ma questo creava altri nodi.

scusa.

perdonami,
perché io non riesco.

non riesco,
tanto quanto non riesco a smettere di amarti,
di volerti con me.

anche con lui,
che è il secondo "unico" nella mia vita,
i pensieri corrono a te.

sono felice,
smetto di sentire voci
e sento di poter essere me,
di poter parlare ed essere compresa.

ma il mio cuore vuole ancora te.

scusa.

anche se non mi aggrappo più al nostro fantasma,
credo,
voglio credere con tutta me stessa che domani,
vicino o lontano,
ci incontreremo per caso, perché il caso,
l'universo,
chi per loro,
ci ha dato un'altra possibilità.

il mio cuore vuole ancora te.

le mie labbra desiderano ancora solo le tue.

pensare che qualcuno possa prendere il tuo posto-
bada, non come tuo sostituto, nessuno potrebbe sostituirti.

ma pensare che qualcuno possa, a un certo punto, diventare importante come lo eri tu,
no, non può succedere.

lo sento come ho sentito la nostra prima rottura,
e la riunione
e la seconda rottura,
sento che tu sei la mia persona.

sei la mia Meredith.

e non amerò più nessuno come ho amato te.

mi innamorerò, probabilmente,
amerò, magari,
ma nessuno saprà farmi ridere,
piangere,
arrabbiare,
sorridere,
come facevi tu.

nessuno sarà capace
di farmi voler prendere il suo dolore
pur di vedere un sorriso,
come lo sei stata tu.

scusa.

e se un giorno la tua mano sarà nuovamente
tesa verso di me
la stringerò
ti tirerò a me
e piuttosto di perderti ancora
sanguinerò a morte.

se un giorno la tua mano sarà nuovamente
tesa verso di me
la stringerò
e ti pregherò in ginocchio
di restare.

se un giorno la tua mano sarà nuovamente
tesa verso di me
la stringerò
e ti ascolterò urlare;
e ti ascolterò essere arrabbiato;
e ti ascolterò mentre piangi.

se un giorno la tua mano sarà nuovamente
tesa verso di me
la stringerò
e pregherò
per il tuo perdono
e perché la terza occasione
sia l'ultima
e la definitiva.

scusa.

tua,
perché il mio nome non ha più importanza
se non detto da te,
e perché ormai sono tanto tuo
che un nome non serve più.

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