"Auguri" è la prima cosa che ho sentito stamattina, ma non è stata la tua voce, né un tuo messaggio a mezzanotte che la mia mente ha letto con il tuo tono.
È stata mia mamma, e io ero talmente in ansia per questo giorno che per un momento mi sono dimenticata che oggi faccio diciotto anni.
Mamma e nonno mi hanno chiesto non so quante volte cosa voglio come regalo, Haru e Nikolai mi hanno fatto gli auguri,
ma l'unica cosa che vorrei sei tu.
Tu e ancora tu.
Tu che hai reso Natale un po' migliore, tu che mi hai fatto sentire davvero festeggiata in un giorno che ho sempre odiato.
Tu, che sei l'unica di cui mi importi qualcosa ora, l'unica di cui vorrei sentire un "auguri", l'unica che vorrei abbracciare.
Tu.
Sei ciò che vorrei per il mio compleanno, l'unico regalo che mi renderebbe davvero felice.
Non una festa, non un viaggio, non dei soldi, non libri.
Tu.
Tu e il mio cuore tornerebbe a battere con vitalità e gioia e il mondo tornerebbe a colori e non mi sembrerebbe di muovermi a rallentatore.
Sei l'unico motivo per cui potrei essere felice oggi.
Più del solito,
vorrei tu fossi qui.
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RandomO cose a caso, su cose a caso che mi vengono in mente durante il giorno. O, ancora, la mia scusa per poter scrivere quello che non riesco a produrre in one shot.
