Who's afraid of little old me?
Well you should beChi è spaventato della piccola me?
Tu dovresti esserlo
(Taylor Swift, Who's Afraid of Little Old Me, 2024)'Alla persona che ha disegnato stelle intorno alle mie ferite...', il mondo crolla, il respiro manca.
Un abbraccio, una corsa instabile verso lo stanzino del frigo della sala affittata, la porta chiusa.
Scivola contro la porta.
Dolore, paura, rabbia.
Inadeguatezza.
Forse per colpa dell'alcol il peso del mondo si fa insopportabile.
Pugni contro il pavimento, 'Posso farcela, non importa quanto il mio cuore sia spezzato,'.
Il cuore che si spezza, dolore puro.
Il desiderio di bere fino al come etilico.
Odio, gelosia, dolore.
Dolore, solo dolore.
Assordante, sebbene ci sia un sorriso.
Abbracci, un bacio sulla guancia.
'Ti voglio bene' al posto di 'Ti amo, mi sta consumando'.
Non abbastanza, solo troppo da gestire.
Il cuore che batte.
Non abbastanza alcol.
Dolore.
Dolore, dolore, dolore, dolore.
'Cosa ti ho fatto, Afrodite, perché mi odiassi tanto?'
Mai abbastanza.
Mai.
Abbastanza.
Grazie, sorrisi, auguri, risate, abbracci.
Non abbastanza.
Dolore, ancora e ancora.
Ipersessualizzazione, perché è l'unico, fottuto modo grazie al quale le persone possano prenderti in considerazione.
Non lo capisci, vero? Sei troppo stupida, troppo romantica, troppo sognatrice, troppo, per capire che non lo meriti.
Non importa quanto tu lo creda, hai perso l'amore della tua vita.
Ti sei messa con qualcuno che ti ha tradito, e l'hai perdonato solo perché speri di poterti innamorare, speri di poter ritrovare quell'amore.
Lei non ricambierà.
Potresti diventare un ragazzo, non ricambierebbe.
E loro? I ragazzi?
Ah. Ah. Ah.
Irraggiungibili, non ti considerereranno mai, sei una stupida illusa.
Sei troppo incasinata, troppo problematica, troppo complessa, troppo insicura, troppo esagerata, troppo sensibile, troppo spaventata, troppo ferita.
Troppo distrutta.
Semplicemente troppo.
Bevi, bevi che è meglio.
Taglia senza tagliare, ridi fino a che le voci spariscono.
Sorridi, 'tutto bene', anche se vorresti morire, anche se ormai l'unica ad accettarti è la morte.
Silenziosa e costante, da anni.
Sorpresa di essere arrivata a diciotto anni, vero?
Ma lei è sempre lì, perché è la sposa di una vita.
Ballate un valzer solo vostro, sul filo teso tra vittoria e sconfitta. La tua.
Ballate e ballate, perché altrimenti vincerebbe lei.
Lei non può vincere, giusto?
No, sei troppo codarda.
Codarda.
CODARDA!
Pensi ancora che un principe verrebbe a salvarti, stupida infantile.
Diciotto anni, pfff, non essere ridicola.
Sei ancora una bambina, spaventata, solo vogliosa di ricevere amore da suo padre.
Basta una dedica per farti crollare.
Stupida.
Bevi, bevi che passa.
Bevi che la mente sta in silenzio.
Bevi che ti senti meglio.
Bevi che ti senti normale, adeguata.
Non un buco nero che inghiotte ciò che ha intorno.
Perché è ciò che sei.
Un buco nero.
Le ferite sono talmente tante che ormai non si contano più, come fai a stare in piedi con tutto quel sangue perso?
Ah, vero, non sei un essere umano.
Ma ti sei sentita quando ti sei offerta come puttana, solo per sentirti amata?
Vergognati, sei disgustosa.
Ora vorresti così tanto attaccarti a quella bottiglia di vodka alla pesca - il tuo unico vero amore, vero? Non ti tradirà mai, vero?
Certo, perché è un essere inanimato.
Silenzierà la mente, i pensieri, le allucinazioni.
Ma non durerà.
Farà male.
E te lo meriti, perché vuoi scappare, ma quale diritto hai di scappare dal dolore?
D'altronde è l'unica cosa che ti fa sentire viva.
Qualcosa di simile a Fra - l'amore della tua vita, a Rebecca - il tuo angelo, vero?, a Ric - che ha ballato ed era una visione, a Stefan che nonostante tutto resta, anche se come amico.
Illuditi, non sarai mai come loro.
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RandomO cose a caso, su cose a caso che mi vengono in mente durante il giorno. O, ancora, la mia scusa per poter scrivere quello che non riesco a produrre in one shot.