Secret 6 - greci e romani di nuovo insieme!

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Il taxi delle vecchie pazze era movimentato come Percy se lo ricordava: spericolato e privo di ogni singola legge della fisica. A bordo, sui sedili di dietro, stavano lui, Jason, Jake e Grover (il satiro che lo aveva tanto assistito durante le sue prime cinque imprese).
- E' un modo come un'altro per dirmi che sei arrabbiato con me?? - grido' Grover, mentre si trovavano ancora sul taxi diretti al campo giove.
- Arrabbiato per cosa?! - urlo' in tutta risposta Percy, tenendosi stretto al sedile come meglio poteva. - Beh, per non averti assistito molto durante la battaglia contro Gea! -.
- Non mi sono mai arrabbiato con te, amico! - insistette il figlio di Poseidone. - Ti ho portato insieme a noi perche' fino a prova contraria, tu sei ancora il mio custode! -. Jason si teneva la mano davanti alla bocca da quando erano partiti e Jake non era certo messo meglio, anzi. Si chiedeva persino come facessero quei due a parlare senza vomitare. - Quando si a-a-a-a-r-ivva?? - riusci' a biascicare, mentre il taxi passava sopra a una spiaggia di ghiaia che Percy non aveva mai notato in quella zona. - Manca poco, figlioli! State tranquilli! - rispose la vecchia al volante: l'unica ad avere ancora l'unico occhio buono nei bulbi oculari. - Ancora qualche minuto e ci siamo -.
- Questi minuti di cui parla potrebbero essere fatali - disse Jason a voce bassa, poco prima di vomitare sul tappetino.
Un'ora dopo, Percy e gli altri membri del gruppo, stavano gia' camminando per le strade di nuova Roma in compagnia di Reyna e Frank, il nuovo pretore indetto da Jason.
- Spiegatemi dall'inizio questa faccenda - disse Reyna incredula. - Magari mi e' sfuggito qualcosa -.
- Uff. Ti basti sapere questo - si quasi rassegno' Jake, mettendosi le mani nei capelli. - Mask e Bad stanno per mettere su il piu grande esercito oscuro con le contro palle della storia. Probabilmente, se la giochera' solo con quello di Sauron a livello di epicita'. Ergo: se voi in primis non ci aiutate, noi tutti faremo una tremenda fine! -.
- Uhm, chiaro - farfuglio' Reyna, rivolgendo lo sguardo a Jason con fare malinconico. Scosse il capo e disse -ma anche se unissimo campo Giove e campo mezzosangue, immagino saremo sempre in minoranza numerica...-
- Di questo non ci dobbiamo preoccupare - assicuro' di improvviso Percy, battendosi una mano sul petto. - L'importante e' che anche voi siate dei nostri. Al resto ci pensiamo io e un amico di vecchia data, spero... -

Percy Jackson e gli dei dell'olimpo: il figlio di hermesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora