Secret 9: fuoco, acqua, fulmini e saette

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Jake tentava in tutti i modi di ferire il più possibile Mask, menando colpi con la spada e lanciandogli contro sfere di fuoco magico, ma il nemico pareva avere una riserva inesauribile di resistenza. Alle sue spalle, Percy travolgeva i vari soldati dell'esercito di non morti con vortice mentre Jason gli bersagliava di saette. Annabeth e Reyna, invece, si limitavano a mozzare teste, braccia e gambe degli opponenti che si ritrovavano davanti. Mask, tutto intento a schivare le sfere di fuoco magico, si fermò di colpo e scattò poco dopo in avanti, riuscendo a offendere Jake allo stomaco con una possente gomitata. Il ragazzo cadde a terra e, improvvisamente, un lampo di luce irreale gli appannò la vista e la mente. Di colpo, si ritrovava in un tunnel. Un tunnel nero come la pece. Dal soffitto, di tanto in tanto, gocciolava qualche goccia d'acqua che andava a schiantarsi senza possibilità di scampo al suolo con un sonoro 'plik'. - Questa è la fine che potresti fare, ragazzo - disse una voce che rimbombò nel lungo e oscuro corridoio. - Oppure, potresti semplicemente applicarti e sfoderare il tuo vero potere. Credimi. Se solo ti concentrassi, tutti i tuoi problemi sparirebbero così come i tuoi avversari -.
- È da molto tempo che ci provo - disse piano Jake, con un tono di voce che lui stesso fece fatica a udire. - Ma non ci riesco mai. Ogni volta che mi sento a un passo dalla realizzazione...mi sfugge tutto di mano...-.
- Aaah, ma di questo non ti devi preoccupare, figliolo. Adesso ci sono qua io -.
- E tu chi saresti...? - domandò il ragazzo, alzando un sopracciglio e cominciando guardarsi intorno. Purtroppo, l'unica cosa che vide fu una tremenda e opprimente tenebra unica.
- Tuo padre...e non è una citazione a star wars. Non questa volta - assicurò. - Forza. Devi solo portare una mano al tuo petto e gridare: io voglio i miei ricordi! -.
- Non credo funzioni così...ehm, papà-.
- Ma adesso ci sono qui io, il dio della dimensione dell'Element! Ergo tuo padre! Prima avevo perso il mio collegamento con te e ho temuto ciò che è successo. Per fortuna sono arrivato in tempo. Avanti, dillo! -.
- Voglio..voglioi miei ricordi...- borbottò Jake, facendo come il fantomatico padre gli aveva detto.
- Piu forte. Non riesco a sentirti!-.
-Voglio i miei ricordi. VOGLIO I MIEI RICORDI! -.
- UN ULTIMA VOLTA, RAGAZZO!-.
-VOGLIO I MIEI RICORDI!-.
Altro flash da appannamento vista-mente, altra sorpresa. Quando Jake tornò in se e riportato alla realtà, si ritrovò al centro di un vero e proprio tifone di fuoco. Dei fulmini cremisi scoppiettavano di tanto in tanto e il cielo si era ratto limpido, sereno e privo di nuvole. I non morti soldati sell'esercito nemico ne vennero attratti e, una volta sfiorate le fiamme del tifone, questi si riducevano in cenere. Mask fece un passo indietro, cercando di mantenere comunque il suo solito fare tranquillo. Ma era evidente che la cosa gli stava sfuggendo di mano. Di colpo, il tifone e i fulmini scomparvero.
Jake, ora, aveva la pelle completamente rossa e un'aura dorata gli volteggiava intorno. -Non capisco bene cosa sia effettivamente successo...ma ora ricordo tutto!-.
Dopo essersi dato un rapido sguardo, scoppiò sadicamente a ridere. Jason gli mise una mano sulla spalla e chiese - sei sicuro di sentirti bene? -. I suoi amici lo guardavano con fare strano. Confuso. - Beh...se sei ancora pienamente in te, direi che possiamo continuare lo scontro - tentò di sorridere Annabeth, mentre Mask scattava in avanti contro il ragazzo dalla phyro flame. Percy e Reyna, però, avanzarono a loro volta e conficcarono le rispettive lame delle spade al petto dell'avversario. Seguì un poseroso fulmine di Jason che partì dal cielo per poi schiantarsi contro Mask. Poi, Jake si fece sotto a sua volta e, chiedendo ai presenti suoi compagni di fargli spazio, cominciò a colpire ripetutamente Mask con la spada a una velocità scioccante. Il custode delle tenebre non riusciva a stargli dietro e continuava a incassare ogni singola offensiva. - TUTTI INSIEME! - gridò Jake, conficcando la spada nella spalla destra di Mask. Percy la conficcò in quella sinistra, Jason colpì il ginocchio, Annabeth l'altro ginocchio e Reyna colpì al collo, mozzandogli la testa di netto. Il corpo di Mask esplose, lasciandosi dietro di se solo un nuovolone nero come le tenebre. Tutto sembrava finalmente finito. Però, fu solo pace apparente. Infatti, il nuvolone oscuro lasciato da Mask, cominciò a penetrare nel terreno. Da questo, fuoriuscirono almeno cinquemila morti viventi. I ragazzi del campo mezzosangue e del campo giove che fino ad allora avevano combattuto a valle, erano giunti ora in loro soccorso insieme a Rick, Kaly e almeno un migliaio di figli di Hermes in più.
- CARICA! - gridò Jake, cominciando così a scontrarsi contro l'esercito delle tenebre. La battaglia durò poco, ma nulla di così intenso era mai accaduto sulle colline del campo mezzosangue dove si erano svolti i fatti.

Percy Jackson e gli dei dell'olimpo: il figlio di hermesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora