Prima di essere generale del secondo esercito di Ravka, prima di dare origine alla faglia, e molto prima di diventare l'oscuro e Re delle Ombre, essere un ragazzo con un ritratto dannato e un ex marine. Era solo un ragazzo in fuga con la madre, con...
"Ha parlato?" chiedo a Zoya. "Solo bugie. Con lui c'è Ivan" dice Zoya. Arriviamo davanti al prigioniero. "Sono stato ingannato. Raggirato." "Le mie guardie l'hanno beccata mentre fuggiva dalla scena del crimine." "Vengo dall'altra parte della Faglia." "Ha attraversato la Faglia da solo" dice Ivan confermando le parole dell'uomo. "Sa che teniamo traccia di chi attraversa la Faglia? Per la festa sono passati gli ambasciatori da Kerch, Novyi Zem e dall'Isola Errante, ma lei non era con loro. No lei ha usato un'altra strada." "Non so a cosa si riferisce. Io..." "Invece lo sa" risponde Ivan. "Sono un intrattenitore. Oskar Krepkov." Vado verso di lui e giro il gomito verso di me e vedo come delle cicatrici sul braccio. "Di certo mi stai intrattenendo. Lei è il Conduttore, Arken Visser, non è vero? Fa uscire i Grisha di nascosto dal mio palazzo! Li aiuta a sottrarsi alla guerra." "No, mi occupo di risorse legali, non di Grisha." "Menzogne" risponde Ivan. "Non serve che me lo dica lui. Avevo una spia. Nina Zenik. Le dice niente?" "Nina?" "Nel suo ultimo rapporto ci ha detto che avrebbe attraversato la Faglia con il Conduttore. Non conosceva la missione. Stava aspettando di incontrarti. Ora, la povera Nina non si è più fatta viva. Forse lei ne sa qualcosa, signor Visser?" "No. Non ne so niente." "Davvero?" chiedo a Ivan. "Si" risponde lui. "Visto? Non so cos'è successo." "Lei ha rapporti molto più forti con un generale di Ravka Ovest che vorrebbe governare il proprio Paese almeno fintanto che la Faglia lo separa da noi. Ci ha fatto un'accordo. Si è travestito e ha giocato a fare l'assassino." "Già. Zlatan mi ha offerto un milione di Krughe per uccidere l'Evocaluce. Perciò, me ne dia la metà e mi vendicherò per lei. Posso avvicinarmi a Zlatan." Mando via Zoya e Ivan. "No. Me ne occuperò io stesso." "Ma io posso aiutarla. Mi dica solo come." "Mi ha già aiutato." Dico uccidendolo con l'oscurità.
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Siccome non riesco a dormire vado nelle cucine del palazzo e vado a farmi un caffè amaro nero come il mio umore in questo momento e la mia anima e sono le 4 del mattino e ormai questo è l'orario a cui mi sveglio. Dopo averne bevuto una tazza me ne verso un'altra che mi porto nel mio ufficio nel quale qualche ora dopo entra Fedyor. "Generale, ho una pista su di lei." "Dov'è la mia Evocaluce?" dico con speranza. "No. Nina Zenik. Aveva chiesto..." Maledizione! "Si. Parla." "L'hanno rapita i Fjerda. È con altri Grisha su una nave diretta alla Corte di Ghiaccio." "Qualcuno deve averla tradita. Zlatan." "Beh, c'è un cacciatore di streghe tra loro. Matthias Helvar. È stato bravo a trovare i Grisha. Lo voglio morto quanto voglio lei viva." "Ciò che vuoi tu non conta. Ora dove sono?" "Abbiamo perso le tracce della nave dopo che una tempesta l'ha investita." "Andate a ovest, più a nord che potete. Ad Arkesk se possibile. Portatemi qui tutti i Grisha che trovate e inoltre portatemi uno di loro." "Si, generale. Io e Ivan non la deluderemo." "Ivan deve venire con me, mi dispiace." "Signore se è viva la troverò." Lui va via e io mando a chiamare Zoya per informarla della missione per stasera. "Volevi vedermi?" dice Zoya arrivando. "Si. Stasera guiderò una squadra per cercare Alina e ti voglio con me." "Ma certo." "Voglio anche Ivan, la gemella Inferno Polina e David." "David? Il Tempratore?" "Si. Mi serve per ciò che verrà dopo, ma ora dobbiamo raggiungere Alina prima che superi la Faglia." "Cosa sappiamo di lei?" "Cosa cerchi di dirmi Zoya?" "Per me è fuggita." "L'evocaluce sarebbe fuggita?" "Non andava d'accordo con nessuno qui. La kefta non le è mai stata bene. Il peso di salvare tante vite..." "So bene come si sentiva. I soldati del re mi hanno trattato così. Perché sapevano, sapevano che ero più importante di loro. Oggi non sono in me." "Un tempo mi chiamavi in momenti così." "Davvero?" "Se avevi il tavolo in disordine e il letto in ordine, ti aiutavo a ribaltare la situazione. Ti rilassavi." "Mi rilasserò quando avrò Alina." Me ne vado per prepararmi per stasera e sento una folata di vento, io non mi impegno con nessuno. La sera arriviamo nel luogo in cui hanno visto Alina e dalla carrozza scendiamo io, Ivan, Zoya, Polina e David che fa per scendere anche lui lo fermo. "Resta lì. Non mi servi qui fuori." Ci dividiamo e io dopo aver avuto una conversazione con un ragazzo con un bastone ho capito che Alina è per conto suo. Torno alla carrozza ma è sparita dannazione ci sono troppi ladri in questo periodo. "Hanno preso.." dice David dopo essere aiutato ad alzarsi da terra va da Ivan. "Lo so. È per conto suo. La nostra priorità è trovarla al più presto. Si David?" dico guardando il ragazzo con un dito alzato. Ma siamo all'asilo la mia pazienza sta per iniziare a venire meno. Faccio un respiro profondo per non esplodere. "Genya le ha dato un anello. Di puro iridio, non di Ravka. Perciò quando saremo a un chilometro da lei, saprò dove andare." "Benissimo. Confermi quanto è utile un Tempratore. Andiamo." Chiediamo informazioni alle guardie che si trovano qui. "Si era una Shu. Ha usato il fosforo e ha accecato il mio amico." "E sa dov'è andata?" "I vicini dicono che è fuggita a nord, nei boschi. È una spia, vero?" "Perché lo dici?" chiedo. "Prima è venuto anche il Primo Esercito a cercarla." "Chi precisamente?" "Un Tracciatore. Un caporale." "Non è uno come tanti. Neanche lei lo è. Gli orfani di Keramzin. Riuniti. Che bella storia.