Capitolo 11

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Baghra
Siamo in viaggio per trovare l'uccello di fuoco al laboratorio di Morozova, io, alina e il tracciatore
"Conosco quello sguardo. Intendi ucciderlo."
"Genya pensa che stia già morendo."
"Si, avvelenato dal merzost. Il prezzo della creazione di quei mostri. Il potere comincia a piacerti."
"Non lo nego. Voglio l'uccello di fuoco. Il potere di tutti e tre. Kirigan non morirà con la Faglia ma posso arrivare a lui solo distruggendo i nichevo'ya. Nikolai ha fatto cercare una spada che taglia le tenebre."
"La spada Nasheyer. Si? Bene."
"Se creassi un'armata come la sua, ma di luce."
"Per crearla dovresti usare il merzost. Sciocca. Giura che non lo farai."
"Lo giuro."
"Sul serio. Il merzost crea materia dal nulla è magia non Piccola Scienza. Quando conoscerai il prezzo, sarà già troppo tardi."
"Mi serve un'arma. Se non il merzost, il taglio ma ci ho provato."
"Vuoi ucciderlo nello spazio che vi lega."
"Ma lo colpiró con più forza. Se sarà lui a venire da me, si fiderà..."
"Ti ucciderà insieme alla speranza di salvare Ravka. Non c'è niente da insegnare sul Taglio. Puoi usarlo quando vuoi. Ma richiede allenamento. Dopo l'Uccello di Fuoco. Inoltre sembra che tu possa infliggere danni anche senza."
"Di che stai parlando?"
"Ragazza non sono stupida. Ieri sera eri felice e sorridevi come una ragazza alla prima cotta quando sei tornata dal tuo incontro con mio figlio."
"Non è successo niente" dice ma so benissimo che sta mentendo.
"Eppure siete rimasti in contatto per parecchio e ripeto non sono stupida"
Ci fermiamo per mangiare qualcosa.
"La zampa di coniglio era solo un osso, privo di qualsiasi potere. E' assurda. L'idea degli amplificatori. Senza Morozova e la sua idea rapace, forse avrei ancora il mio mignolo. Hai catturato subito il coniglio."
"Mal è un grande cacciatore."
"Sei un bravissimo tracciatore. Di conigli e creature più miracolose. Il Cervo, la Frusta Marina."
"Già ma non sto avendo molta fortuna con l'Uccello di fuoco, vero?"
"Lo troveremo al laboratorio di Morozova. Non so dove sia l'amplificatore, ma è strano pensare che fosse una persona reale, non solo un mito."
"Vi racconterò una storia che raccontavo a un bambino pieno di tenebre. Morozova è stato il più grande Fabrikator mai vissuto. Ossessionato dai limiti dei poteri dei Grisha. Usò il merzost e le sue falangi per resuscitare il Cervo e la Frusta Marina come amplificatori per i Grisha che li avrebbero trovati e ne avrebbero preso il potere uccidendoli."
"E completò il trio creando l'Uccello di fuoco."
"No. E poi sua moglie rimase incinta. Mentre progettava l'Uccello di Fuoco, sua figlia iniziò a mostrare poteri fino ad allora sconosciuti. Poteva evocare le ombre."
"Morozova era tuo padre?"
"Il Fabbro delle Ossa?"
"Nella Istorii Sankt'ya, è conosciuto come Sankt Ilya, incatenato e affogato nel fiume per i suoi peccati dopo aver resuscitato un bambino tagliato a metà da un aratro. E' la versione che insegnano a tutti. E' vera solo in parte. Ogni famiglia ha dei segreti. Alcune più di altre."
"Proseguiamo finchè c'è luce."
"E la tua famiglia, ragazzo? Cosa ne sai?"
"Non ho più una famiglia. La guerra a Dva Stolba mi ha reso orfano."
"Sei passato da Caryeva e dai suoi tre orfanotrofi."
"Ho continuato a peregrinare finchè non mi sono sentito a casa."
"La casa. Definisci quello che diventi."
"Si è vero. Avevo una sorella più piccola di dieci anni. Una bambina otkazat'sya che avrebbe vissuto una vita noiosa. Mio padre aveva fatto un piccolo cigno di terracotta per me, quando pensava ancora a me, prima che lei nascesse. Adoravo quel cigno come mio padre adorava lei. Quando aveva sei anni, lei spezzò il collo del cigno. La attaccai con il Taglio. Spezzai in due il suo corpicino."
"Fu un incidente."
"Che importanza aveva? Il danno era fatto e fui bandita. Non è un ritorno a casa. E' un ritorno sulla scena del crimine."
"E' abbandonato dalla morte di Morozova. Pensi che le catene lo abbiano tenuto nel fiume? Pensi che sia sopravvissuto?"
"Sono partita da qui. Altri diari sono emersi. Insegnamenti merzost con cui mio figlio ha creato la Faglia. Un'eredità di torti mai riparati. Ragazzo aprici la strada."
"Spingo o..."
"Aiutami a salire. Dammi la daga. Solo un Morozova può aprirla. Passami la lanterna."
Entriamo dentro.
"Accendi le torce ragazzo."
"Tua sorella?"
"E mia madre. Morta di peste prima che fossi bandita. Mia madre mi temeva. Mi diceva che ero uno degli abomini di mio padre."
"Si sbagliava."
"Aveva ragione. Non sei stata attenta? Morozova era corrotto dal merzost. Penetrava in ogni sua creazione."
"L'Uccello di fuoco è stato creato qui? Sentivo la frequenza del Cervo e della Frusta Marina. Qui non sento niente."
"Seguimi. Tu resta qui. Cerca citazioni dell'Uccello di fuoco nei suoi diari. Aprila. Devo accettare ciò che c'é qui dentro. Mi ha fatto guardare mentre costruiva questa bara. Le sue lacrime, la sua crudeltà e sapeva che non l'avrebbe usata."
"Ha portato via il suo corpo?"
"Niente ossa, mia sorella non è mai stata sepolta. Lo sospettavo da secoli. Sankt Ilya non ha mai salvato un bambino. C'era solo mia sorella. E niente uccello di fuoco. Almeno non la versione che stai cercando."
"Pensi che l'abbia resuscitata?"
"Qualcosa di più. L'aveva già fatto due volte. Usando il merzost e le sue falangi. Perchè non usare la tecnica che aveva usato con il Cervo e la Frusta Marina? Lei era il terzo amplificatore. Una ragazza otkazat'sya che tramandato ciò che era attraverso le generazioni. Non capisci ragazzo? Per questo sei qui."
"Ho sbagliato tutto. Stiamo cercando una persona."
"Non la stiamo cercando, non più. Come mai hai trovato il Cervo e la Frusta Marina ma non l'Uccello di fuoco? Perché non ti sei fermato in altri orfanotrofi per trovare quello in cui ti sentivi a casa? Quello in cui viveva l'Evocaluce? Colei che è il tuo destino? Vieni. Chiudi la porta. Come troverai te stesso se non ammetti chi sei ragazzo? Dammi la daga. Fallo. Non senti quella frequenza perchè sei tu."
"Menti. Non sono un Morozova."
"E' la verità. Siamo la progenie maledetta di un pazzo e tu, Malyen Oretsev, sei l'Uccello di Fuoco. Devi accettare quello che sei. Devi sacrificarti alla sua lama, o la Faglia resterà intatta. E la ragazza morirà per salvare tutti."

Alina
Sto cercando qualcosa sull'uccello di fuoco ad un tratto sento la sua presenza alle mie spalle ma faccio finta di non averlo sentito, si avvicina e mi sfiorare con le dita le mie braccia, si avvicina fino a sentire la mia schiena contro il suo petto.
Mi sfiora il collo con il suo respiro e involontariamente appoggio la mia testa sulla sua spalla.
"Mia Alina" dice al mio orecchio, non mi tolgo, mi lascio andare tra le sue braccia perché con lui mi sento a casa.
Mi bacia il collo e gli metto una mano tra i suoi capelli per attirarlo ancora di più a me. Lui continua con la sua scia di baci a salire e cercare le mie labbra che bacia poi mi stacca da lui e mi fa girare verso il suo viso mi bacia e mi fa indietreggiare fino al muro dove mi bacia con passione, mi alza e mi fa allacciare le gambe alla sua vita.
"Mi sei mancata mia Alina" dice
"Mi sei mancato anche tu Aleksander"
si fionda sulle mie labbra che bacia con più passione scende con le mani mi accarezza il corpo. Con i baci passa al collo che tormenta
"Aleksander"
"Continua a dirlo, dillo sempre" dice io gli metto una mano tra i capelli tirandolo ancora di più a me.
"Non fermarti, voglio rimanere tra le tue braccia sicure per sempre Aleksander sei la mia casa"
"Anche tu sei la mia casa Alina" dice baciandomi le labbra.
Ad un tratto sento dei passi ma non ci facciamo caso.
"Alina hai trovato qualcosa sull'uccello di Fuoco?" mi chiede Mal
Mi vede al muro. Ma io continuo a baciare Aleksander.
"Perché sta così?" Chiede a Baghra.
"È in connessione con mio figlio, chiudi la porta quando esci"
"Cosa vuoi fare?"
"Voglio spezzare il loro legame. Una volta ucciso mio figlio, il mio tempo qui sarà finito. Tutto questo se ne andrà con me. "

Aleksander
Mia madre mi stacca da Alina.
"Come?!"
"Non ricordi chi ti ha insegnato questi trucchi? Amplificatore o sangue, è sempre un legame."
"No, aspetta" dice Alina.
"Scappa."
"Abbiamo vissuto un'eternità insieme. Non è necessario. Abbi un pò di fiducia in me!"
"Non può continuare ragazzo."
"Allora la farò finita. Dimmi dov'è l'uccello di fuoco. "
"E' troppo tardi per l'uccello di fuoco e per gli accordi."
"Non minacciarmi. Sarà peggio per te."
"Sappi che ti ho amato Aleksander. Sappi che non è bastato."
"NO! Non avrei mai voluto che finisse cosi lo giuro."
"Silenzio, piccolo. Silenzio. Ormai è finita" muore tra le mie braccia.

Alina
"Non era una creatura, ma una persona. La sorella di Baghra. Era il terzo amplificatore. Morova la resuscitò con il merzost. E quel potere è stato tramandato per generazioni fino ad arrivare a me. Sono l'ultimo pezzo del pazzo."
"No."
"Si Alina è così. Io ti amo. Voglio passare la notte con te"
"non me la sento Mal"
"Sei innamorata di lui vero?"
"Vi amo entrambi"
"Dovrai scegliere"
Lui se ne chiudendo la porta alle sue spalle.

Aleksander
Con le ossa di mia madre alla mia mano mozzata ne metto una nuova se così si può dire e ricordo ì suoi ultimi momenti e il mio caro tracciatore Mal è mio cugino. Non vedo l'ora di vedere la sua faccia quando gli dirò di me e Alina.

Angolo Autrice
Buonasera! Spero che il capitolo vi piaccia.
Purtroppo settimana prossima non credo che aggiornerò perché non ho il tempo di scrivere il capitolo quindi se riesco se ne parla o in la settimana prossima in settimana oppure il lunedì successivo ancora.
Godetevi il capitolo ❤️

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