Esami

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Il mese di maggio passò lento, le voci su di lei si erano spente del tutto e i maggiori argomenti erano il regime "rosa", come alcuni chiamavano la presidenza della Umbrige, e l'uscita di scena dei gemelli Weasley, infatti pochi giorni dopo il ritorno di Artemisia i due avevano fatto irruzione in sala Grande a cavallo delle loro scope, e acclamati dai compagni avevano lasciato la scuola mettendola a soqquadro con fuochi d'artificio di tutti i tipi. Era stato un colpo per la preside.

Lei era tornata in classe il giorno successivo al suo ritorno, facendo arrabbiare Severus che preoccupato voleva si riposasse ancora qualche giorno. Lei invece aveva fatto come voleva e nonostante l'affanno e qualche giramento di testa aveva superato i primi giorni e ora si era ripresa completamente.

"Artemisia sto morendo dall'ansia!" le disse Kathrine come prima cosa la mattina del trentuno maggio. "Non parlarmene, uccidimi ti prego"
Era il primo giorno di esami e lei era prossima al suicidio. Quasi svenne quando una volta arrivata davanti alla bacheca trovo la verifica pratica di pozioni come primo esame. Duplicò una copia del calendario e se lo mise in tasca.

Piton era seduto al tavolo degli insegnanti e guardava la scena divertito, Artemisia stava con il naso nel libro e camminava verso il tavolo per mangiare qualcosa. Rischiò di scontrarsi con una decina di persone ma continuava a leggere e sfogliare convulsamente le pagine.
"La vedo nervosa Severus" gli disse Silente all'orecchio ridacchiando divertito
"No, sta solo per avere un infarto"

*

Dire che il ministero quell'anno non li aveva voluti aiutare era poco. La pozione scelta per l'esame era il veritaserum, pozione che in realtà nessuno conosceva se non nella teoria perché era un filtro illegale e la sua preparazione richiedeva giorni di lavoro. Neanche Artemisia l'aveva mai preparato.
Ebbe un attimo di panico, il respiro era esageratamente accelerato e il battito non era da meno. Oltre Piton, nella Sala c'erano due funzionari del ministero e la Umbrige stava girando nelle varie classi in quanto preside.

Quando fu dato il via alla prova subito Artemisia partì in quarta, andò a prendere tutti gli ingredienti e litigò anche con uno degli esaminatori "Scusi? Tra queste e quelle mandragole e queste c'è differenza?" chiese indicando due gruppi diversi di piante.
"Che ti cambia?" le rispose scostante e lei che era già nervosa di suo lo aggredì: "Cambia invece, a seconda del ciclo lunare si differenzia una pozione mediocre da una eccellente"
"Visto che sei così brava saprai distinguerle da sola".

Lei prese un profondo respiro pronta a rispondergli malamente ma una voce calda e fredda contemporaneamente la distolse: "Luna nuova e luna crescente", disse Piton indicandole prima un gruppo e poi l'altro.
"è evidente che non sia stato io il vostro insegnante" disse sprezzante ai funzionali ministeriali e poi se ne andò ma prima poggiò la mano sulla spalla dell'alunna come per rassicurarla, ci riuscì e da quel momento in poi la prova procedette senza intoppi.

Quando consegnò era a un punto molto avanzato della pozione, irraggiungibile in tre ore se si seguono le istruzioni del libro alla lettera. Lasciò l'ampolla di fronte alla targhetta col suo nome e se ne andò sollevata e soddisfatta.

*

I tre giorni successivi furono estenuanti anche più del primo e la sua sanità mentale vacillò quando, avendo avuto la sera prima la prova pratica di Astronomia, si era trovata a fare la scritta di trasfigurazioni la mattina alle 8 e il pomeriggio dopo pranzo quella di pozioni.

Per fortuna a spezzare le prove collettive da quella singola, tra cui vi era anche la libera, ci fu la domenica. Decisa a non ripetere più perché tanto non le entrava più nulla in testa chiuse i libri e raggiunse l'ufficio di Severus.
"Ciao" lo salutò una volta entrata e subito andò vicino a lui per dargli un bacio sulle labbra
"Come mai così dolci oggi?" le chiese ironico
"Gli scritti sono finiti. Hai qualche notizia per me?"
Lui sbuffò esasperato ma divertito: "Non posso dirti niente", lei ridacchio un po' e poi si andò a sedere al posto di fronte alla scrivania.

Mostrerò alla Vostra Illustre Signoria ciò che una donna può fareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora