Undicesimo Giorno.
Incendio al S.T. Insitute.
Justin riprende la sua corsa portandomi con sé, nonostante il fumo sia sempre più denso e soffocante.
"Sei impazzito?! Vuoi andare dritto tra le fiamme?", urlo io, sovrastando il rumore degli allarmi.
Non sento la sua risposta, vengo trascinata in un corridoio laterale, più stretto e con meno fumo.
"Justin!", lui sembra non sentirmi più, mentre io mi preoccupo sempre di più su ciò che stiamo facendo. Possibile che mi sia sbagliata? Che sia davvero pazzo?
Neanche questa volta riesco a darmi una risposta, inciampo sui miei stessi piedi, fermando la nostra corsa. Che idiota.
Justin si ferma solo un attimo per aiutarmi a rialzarmi e io ne approfitto per vedere la sua espressione. È talmente concentrato che si potrebbe pensare che abbia pianificato ciò da mesi, fa quasi paura.
Dovrei ribellarmi e tornare indietro? Dovrei tornare nel giardino principale in mezzo a tutti quei malati? Se torno là, morirò sicuramente prima o poi, devo almeno fare un tentativo.
Assecondo il piano folle di quel ragazzo, correndo tra i corridoi e fermandomi quando mi dice di farlo. Evitiamo psicopatici in fuga, guardie allarmate impegnate ad evacuare l'edificio.
Il fumo aumenta e così la nostra andatura, fino a quando non arriviamo all'ingresso dell'istituto, completamente in fiamme.
"E adesso?", riesco a dire tra un respiro affannoso e un altro. La sua mano stringe ancora la mia saldamente, credo quasi che mi possa fermare la circolazione, ma non importa.
"Di qua", svolta improvvisamente a destra, prendendomi alla sprovvista. Aggiriamo l'incendio sempre più esteso, il calore è insopportabile.
"Vuoi farci ammazzare?! Era questo il tuo piano?", sbraito non appena ci fermiamo davanti alla porta d'ingresso; è in acciaio e con un codice di sblocco.
"Vuoi stare un attimo zitta, porca puttana?!", detto questo si gira dandomi le spalle.
Ha una crisi d'isteria e vuole stare da solo? Be', che gli piaccia o no, questo non è il momento.
Sto per scuoterlo quando mi accorgo che se la sta vedendo con il display su cui lampeggia il codice di sblocco della porta.
"Lascia perdere e andiamocene!"
"Fidati!"
Lo vedo risolvere il primo codice e poi il secondo, sono tantissimi numeri. Ora, sul display, compaiono cinque cerchi neri. Li posiziona esattamente come le cinque dame vincenti della nostra partita. Posso solo rimanere sbigottita, fissando ciò che ha appena fatto Justin.
La porta si apre senza il minimo rumore, lui mi prende la mano ancora una volta mentre mi trascina sul viale d'ingresso del S.T. Institute.
"Che ci fate qua?! Il punto di ritrovo è dall'altra parte dell'istituto! Come siete usciti?"
E' finito tutto.
Una guardia compare da sinistra, un manganello in mano.
"Siamo rimasti intrappolati, abbiamo rotto una finestra e siamo usciti per evitare le fiamme", risponde Justin.
"Be', ora dovrete seguirmi, qui non è sicuro", ci guarda male. Ci fa cenno di andare avanti e, così, quel piccolo squarcio di libertà che avevo visto scompare di nuovo nell'oscurità.
"Faccia un respiro profondo"
Jade ubbidisce, anche se a metà dell'atto non riesce a non tossire.
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Lennox - 0127
Fanfiction"Come posso vivere non sapendo se un giorno uscirò da questa pseudo prigione? Come posso vivere sapendo che tutti mi credono mentalmente instabile? Mi chiamo Jade Lennox, per l'istituto 0127." Arrestata e poi rinchiusa al S.T. Institute per disagiat...