Cinquantaseiesimo giorno.

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Cinquantaseiesimo giorno.

capitolo diciotto.




"Jade." Il mio sogno sta prendendo una piega strana, questa voce non ha niente a che fare con il contesto.

"Jade, svegliati." Questa volta la voce è più alta e insistente, ma non voglio che la scena del mio sogno cambi, perciò cerco di ignorarla.

"Jade!" Uno scossone mi sveglia del tutto, riportandomi nel mondo reale.

"Eh? Che c'è?" Chiedo confusa, ancora intontita dal sonno. Davanti a me vedo Rachel, il suo zaino in spalla e un'espressione divertita sul volto.

"Bel sonno pesante, eh? Forza, tra cinque minuti arriviamo alla stazione di Washington."

Mi guardo intorno nel nostro scompartimento, ma non c'è traccia di Jared e Justin.

"Sono già andati, ci aspettano alla fine della carrozza," dice Rachel quasi leggendomi nel pensiero.

Io annuisco per poi alzarmi dal mio posto, con i muscoli doloranti e la testa che mi gira.

Vedo che Rachel non ha intenzione di raggiungere gli latri, perciò le chiedo il perché, dato che non siamo mai state grandi amiche.

"Davvero non te ne sei accorta? C'è una tensione palpabile tra di loro. Non so se sia per cosa ti ha detto Jared o per come si comporta." La vedo abbassare lo sguardo, come se la cosa la mettesse a disagio. Mi allungo per recuperare il mio nuovo zaino e me lo metto in spalla, cercando poi di sistemarmi i capelli alla bella meglio. Improvvisamente vengo colta da un terribile dubbio, tanto che non riesco a trattenermi e ne parlo subito con lei.

"Rachel, ti piace Justin?"

Inutile negare il feeling che c'è tra di loro, li ho sempre visti scherzare, ridere, sorridersi. Non mi sono mai preoccupata di prendere in considerazione questa ipotesi, ma ora mi sembra più che plausibile, e mi sembra terribile. E se fosse successo qualcosa tra di loro? Sarebbe quello il motivo del perché Justin sia così restio nello stare con me.

Lei alza velocemente lo sguardo su di me, guardandomi sorpresa.

"Jade, quanto sei..? No, non mi piace Justin, tienitelo tutto, non avrebbe occhi per nessun'altra neanche volendo."

A quelle parole il mio cuore si alleggerisce. Mi accorgo di aver trattenuto il respiro fino alla sua risposta. In un secondo momento, quando sto aprendo la porta del nostro scompartimento, la verità mi giunge improvvisa, come uno schiaffo.

"E' Jared."

"Zitta!" Mi dice lei, mentre usciamo. In effetti mi accorgo che i due ci stanno aspettando qualche metro più avanti, perciò non faccio più il suo nome.

"E' così, non è vero?" Mi limito a chiederle. Lei esita prima di rispondermi.

"Sì, ma non importa."

"Come, non impor-"

"Siete bellissime così spettinate," ci interrompe Jared, ormai di fronte a noi.

"Fottiti," risponde Rachel, tirandogli un pugno sulla spalla, facendolo ridere. Contro ogni mia aspettativa, anche Justin ride, per poi spostare lo sguardo su di me, come se non gli importasse dei capelli e delle mie condizioni. Mi porta una ciocca dietro l'orecchio, sfiorandomi la guancia.

"Sei bellissima in qualunque modo."

Arrossisco immediatamente, spostando lo sguardo, chiedendomi che cosa gli passi per la testa. Un gesto carino di fronte a Rachel e Jared? Di fronte alle altre persone che stanno per scendere?

Lennox - 0127Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora