ADELAIDE(seconda parte)

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-Metti dell'acqua, cibo, tanto cibo, poi prendi la videocamera, la cartina e tecnicamente ci siamo.-
Urlò lei a Calum cercando di farsi sentire anche se stava nel bagno affianco alla camera.

-Il telefono?- chiese Calum.

-Prendi solo il mio per le emergenze e mettilo nella tasca piccola- urlò -che ore sono Cal?- continuò con lo spazzolino tra i denti.

-Le nove e trenta.-

Sputo nel lavandino, si sciacquò e corse il camera.
Prese lo zaino e la mano di Calum.

-Corri amore siamo in ritardo!- iniziò a tirarlo per farlo camminare più veloce.

-Ehi ma non ci corre dietro nessuno.- disse ridendo.

-Si amore, il tempo ci sta correndo dietro e ci sta per raggiungere.-

Uscire no velocemente dalla porta e arrivarono al primo Starbucks della strada.
Presero un cappuccino e corsero fuori.

-Evie dove hai intenzione di andare?-

-Conosco un posto qui. Mi aveva portato mia nonna quando ero piccola. Non so bene come arrivarci ma dovrebbero esserci le indicazioni- rise - ti avviso che bisogna camminare.-

-Se per camminare intendi stare mano a mano con la mia ragazza allora non mi dispiace.- si allungò è le prese la mano.

-Si, intendevo proprio questo.-

Si fermarono a una fermata dell'autobus per chiedere.
Una ragazza di circa diciassette anni li accompagnò.
Anche lei stava per andare lì.
Durante la ragazza spiego il significato di quel posto.

In origine era una collina abbastanza grande per passare pomeriggi tranquilli con amici o famiglia.
Con gli anni prese sempre di più un significato profondo.
Era la collina dell'amore.

Arrivarono e camminarono per venti minuti per arrivare alla cima più alta.
Si stesero e guardarono Adelaide.

-Volevo scappare da quel posto e ci sono riuscita per due giorni. La parte migliore è che l'ho fatto con te- lo guardò -non vorrei essere da nessuna altra parte con nessun altro.-

-Ti prego non partire Evie.-
Disse Calum abbracciandola.

-Non posso.-

-Sei stato il mio grande amore, perdere te sarà come perdere tutto.-

-Non mi hai persa.-
Abbassò lo sguardo.

-Ma ti perderò tra pochi giorni.-
Evie cominciò a piangere.

-Calum mi hanno sempre detto che per trovare l'amore bisogna cercare se stessi, appena troviamo noi stessi abbiamo trovato l'amore.
Ed è vero, tu fai parte di me, ne hai sempre fatto parte, ed ora eccoti qui. Ti ho trovato.
Succedono cose meravigliose quando teniamo il cuore aperto.-
La guardò e le asciugò le lacrime.

-Tu mi hai completamente aperto il cuore e ci sei saltata dentro senza che ti dessi il permesso, ed è stata la cosa migliorie che mi fosse mai capitata.-

Calum si alzò e prese un foglio e una penna dallo zaino.

-Facciamo una cosa, visto che siamo sulla collina dell'amore io scrivo una frase che rappresenti tutto quello che c'è stato e tu fai lo stesso, poi, alla fine, li lanciamo.-

-Ci sto.-

Scrissero e poi lo lanciarono contando fino a tre.
Non si dissero la frase.
Rimase una cosa segreta.

- - - -

Erano le otto della sera ed erano in aereo.
Le si addormento sulla sua spalla.
Lui scrisse la frase che aveva lanciato in un foglio e lo mise nei suoi pantaloni sperando che lo leggesse un giorno, magari in America.

Sei stata il mio grande bang, quello che mi ha reso buono e ha ucciso il mostro che ero prima.

Good Or Bad || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora